L’autunno è il momento in cui preparare il terreno in vista della prossima stagione. In diverse regioni italiane arrivano le prime avvisaglie della neve ed è dunque importante riuscire ad organizzare i terreni in cui avverrà la semina entro la fine di novembre. In molti terreni l’autunno è l’occasione per la rottura e pulizia delle stoppie relative alla coltura precedente a cui segue l’aratura che invece accomuna tutti gli agricoltori che lavorano la Canapa. In questa occasione, riportando l’esperienza di EmilCanapa, si esegue anche una concimazione di fondo, vengono somministrati elementi nutritivi come “fosforo e potassio ed eventualmente sostanza organica. La canapa assorbe anche elevate quantità di calcio, ma raramente è necessario aggiungerlo nei suoli italiani, che in genere sono sufficientemente ricchi di questo elemento”. I quantitativi da somministrare sono in relazione alle esigenze ‘nutritive’ della pianta. A fine inverno cominciano i lavori di preparazione del letto di semina effettuati con mezzi quali frangizolle ed erpice, avendo cura di “sminuzzare” bene il terreno. Nel caso di sola concimazione minerale, segue la somministrazione di azoto che è importante sia disponibile alle piantine sin dai primi momenti di crescita. In Italia, l’epoca adatta alla semina inizia nel mese di Marzo nel centro-sud e si prolunga sino alla metà di Aprile nel centro-nord. Bisogna fare attenzione a non ritardare troppo perché in tal caso aumentano i rischi di mancanza di approviggionamento idrico, cui le piante sono particolarmente sensibili durante la prima fase di crescita. Concimazione La coltura della canapa veniva un tempo lautamente letamata ed ancora oggi la concimazione organica sarebbe di gran lunga preferibile perché, oltre ad apportare nutrienti nel suolo, migliora anche la struttura del terreno, evitando quindi l’asfissia radicale e permettendo alla radice fittonante della canapa di lavorare al meglio. Comunque, in termini di apporto chimico, alla canapa occorre il seguente contenuto: 100 kg/ha di N (azoto) 50-70 kg/ha di P2O 550 kg/ha di K2O La coltura è sensibile alla disponibilità di azoto e normalmente le colture scarsamente dotate si presentano ingiallite, con accrescimento stentato e disomogenee. Eccessi di azoto sono tuttavia negativi in quanto diminuiscono la quantità di fibra prodotta, aumentano la mortalità per effetto di un più intenso auto-diradamento ed accrescono le probabilità che la coltura si alletti in condizioni di forte vento. Epoca di Semina Tradizionalmente negli ambienti della pianura Padana la semina veniva effettuata alla fine dell’inverno (19 marzo, San Giuseppe). La temperatura minima di germinazione, 1°C, permette tuttavia di anticipare l’epoca di semina anche alla fine del mese di febbraio. Una emergenza rapida ed omogenea è garantita da una temperatura del terreno prossima ai 10°C. La densità di semina è particolarmente importante per poter ottenere una buona emergenza favorire lo sviluppo dello stelo della pianta e controllare le infestanti. Sono sufficienti quindi 40-50 kg7ha per ottenere una buona emergenza, steli di ottima qualità con un buon contenuto in fibra e buona produzione di seme. Operazione di Semina Profondità: 2/3 cmInterfila: 15-25 cm Distanza del seme sulla fila: 5-8 cm Vengono normalmente impiegate seminatrici meccaniche, da grano, o seminatrici pneumatiche. A cura dell'Associazione Toscanapa Fonti citate: EmilCanapa
Si è svolto nel weekend a Rovigo, presso la Fiera Campionaria, il Convegno “Aggiornamenti sulla Cannabis Terapeutica”, evento curato nell’organizzazione dal CREA di Rovigo, di cui Enecta è stato Main Sponsor. Medici, professionisti ed operatori che giornalmente lavorano nel settore della Cannabis ad uso terapeutico si sono confrontati ed hanno sviluppato Temi che indicano quanti passi in avanti sia stati compiuti in Italia sul Tema e quanta strada ci sia ancora da compiere. Gli interventi si sono sviluppati sui diversi Focus che riguardano oggi il mondo della Cannabis, da “quello che ancora non sappiamo della fitochimica della Cannabis” passando per la Legge sulla Cannabis Terapeutica approdata al Senato in attesa di essere votata, fino alla “preparazione industriale del CBD”, ma non solo. Era presente anche l’onorevole Margherita Miotto, relatrice della proposta di Legge sulla Cannabis Terapeutica approdata in Senato dopo il voto positivo raccolto alla Camera lo scorso 19 ottobre. L’esponente del partito democratico ha spiegato il percorso che ha compiuto la proposta di Legge e oggi anziché essere votata così come è potrebbe essere inserita nel Decreto Fiscale che approderà in Senato il prossimo 15 novembre. Secondo la Miotto è molto importante “portare il risultato a casa” quindi l’ipotesi che al momento prende corpo è quello di uno “spacchettamento” della Legge, in cui la parte relativa alle risorse economiche dovrebbe essere inserita nel Decreto, mentre per ciò che riguarda gli altri aspetti del provvedimento saranno presentati degli appositi subemendamenti. Cosa prevede la Legge passata alla Camera sull’uso della Cannabis con finalità Terapeutiche? Clicca Qui Nel corso della mattinata gli interventi del Professor Giovanni Appendino, che ha illustrato quello che “ancora non sappiamo della fitochimica della Cannabis”, l’attività di ricerca del Professore è documentata da oltre 300 pubblicazioni originali su riviste internazionali, 10 capitoli di libri, ed oltre 50 conferenze plenarie a convegni nazionali ed internazionali. Merita una menzione l’intervento del Dottor Massimo Nabissi del gruppo di ricerca di Patologia Generale ed Immunologia dell’Università di Camerino, il quale ha spiegato il lavoro che è stato svolto sulle attività anti – tumorali dei cannabinoidi e delle prospettive per sinergismi terapeutici. Senza illudere e/o dare false speranze, i Cannabinoidi non sono la bacchetta magica alla malattia tuttavia i primi risultati sono molto interessanti, perché il 50% dei casi esaminati durante gli studi preclinici hanno allungato la propria vita mediamente di quattro mesi grazie ad una giusta combinazione di THC e CBD. Tuttavia studi clinici non sono stati ancora compiuti ma, come ha sottolineato lo stesso Nabissi, maggiori investimenti, creare Report clinici, aumentare il volume degli studi, potrebbe portare nel prossimo futuro ad ottenere risultati molto importanti. Il Dottor Marco Bertolotto, ha parlato dell’efficacia della terapia a base di Cannabis medica e delle potenzialità future. Oltre a spiegare le attività compiute in ambito medico, Bertolotto si è soffermato anche sui temi della stretta attualità. In Italia oggi il 14.6% degli italiani ricorre alla Cannabis per curarsi, tuttavia oggi in Italia scarseggia la Cannabis e migliaia e migliaia di famiglie sono in attesa d i poter accedere a quello che per loro è un vero e proprio farmaco con cui contrastare dolore e non solo. Sono molti i pazienti che in assenza di Cannabis sono tornati a rivolgersi al mercato nero pur di approvvigionarsi della “sostanza” con tutti i pericoli del caso. “La Cannabis non è una sfida di trasgressione – afferma Bertolotto – ma di modernità. I prossimi cinque – dieci anni vedranno l’interesse di aziende private per il mondo della Cannabis Terapeutica”. Secondo Bertolotto le politiche di investimento sanitario e tecnologico che Israele sta facendo sulla Cannabis potrebbe rappresentare un punto di riferimento per molti partner europei. Il dottor Alberto Ritieni si è soffermato sulle metodologie avanzate per l’analisi dei prodotti a base di Cannabis, riportando l’esperienza campana, con i risultati dei lavori compiuti e delle prospettive future. Marco Ternelli, farmacista, ha raccontato di come il farmacista trasforma la Cannabis per le esigenze dei pazienti, quindi il prezioso lavoro svolto, Ternelli si è soffermato anche sui temi dell’attualità come quello che riguarda il prezzo di vendita imposto ai farmacisti sulla vendita della Cannabis, il che crea uno stato di passivo negativo, ed inseguito il ruolo dei medici, spesso la classe medica non è ancora preparata sul tema Cannabis e di conseguenza il rapporto medico – farmacista non è ad oggi ancora proficuo nell'ottica di supportare al meglio i pazienti. Prezzo imposto Cannabis Terapeutica: per approfondire il Tema clicca Qui Si sono susseguiti gli interventi di Giuseppe Nicosia, che ha parlato di Cannabis e alimentazione, il dottor Francesco Crestani che si è soffermato sulla Legge che debba regolamentare la Cannabis, la dottoressa Patrizia Roscilli, Università di Tor Vergata, che ha riportato casi pratici dal proprio osservatorio, impegnata in opera d'informazione e interscambio su tutto il territorio nazionale per ciò che riguarda la canapa sativa alimentare. I lavori sono stari chiusi da Giampaolo Grassi, che ha parlato delle prospettive future e dei passi da compiere con il Tema dal titolo “Quale Cannabis medica per l’Italia”.
Dopo aver parlato, negli articoli del nostro Blog, dei cinque buoni motivi per “svapare” Ambrosia analizziamo e suggeriamo i cinque momenti ideali in cui apprezzare l’eliquid a concentrazione variabile di CBD. 1 - A fine giornata, quando si torna a casa dopo diverse ore di lavoro in ufficio, o in qualsiasi posto voi lavoriate, e lo stress tocca uno dei suoi picchi massimi, Ambrosia può rappresentare un ottimo rimedio con cui rilassarsi. L’eliquid con tre diversi concentrazioni di CBD disponibile in tre gusti differenti è sicuramente un ottimo alleato con cui cercare un momento di relax dopo una lunga e faticosa giornata. 2 - Dopo un allenamento in palestra o dopo una partita di calcio, o una lunga uscita in bicicletta, svapare Ambrosia significa assumere CBD che contribuirà al rilassamento del sistema psicofisico, rappresentando un elemento in più con cui favorire il recupero fisico. Sei interessato al rapporto tra CBD e Sport? Clicca Qui per approfondire! 3 - Stai cercando di smettere di fumare? Ambrosia non è un rimedio per smettere di fumare ma sicuramente può essere uno strumento in più di cui avvalersi per cercare di non assumere più nicotina e le tradizionali sigarette, come racconta qualche utente nelle testimonianze da noi raccolte. 4 - Sei agitato/a per via di una problematica che ti genera uno stato ansioso? Svapare Ambrosia potrebbe crearti sollievo, grazie alle proprietà del cannabidiolo, su cui la Scienza sta conducendo studi per verificare quanto possa essere efficace nel contrastare l’Ansia. 5 - Se hai dolori muscolari legati ad una cattiva postura davanti al computer o per altre ragioni legate ad esempio al lavoro, oltre a fare stretching (!) l’utilizzo di Ambrosia con una concentrazione di CBD almeno media potrebbe aiutare a cercare sollievo! Hai trovato l’articolo interessato e vuoi saperne di più su Ambrosia? Scrivi una mail a info@enecta.com o contattaci attraverso i nostri canali Social, su Facebook e Instagram.
Davide Calzolari è un ricercatore, dottorando di ricerca all’ultimo anno della scuola Agrisystem dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Le sue attività di ricerca si concentrano sulla coltivazione della canapa a destinazione multiuso e noi di Enecta lo abbiamo intervistato per saperne di più sul raccolto della stagione trascorsa e delle prospettive future che riguardano il mondo della Canapa. Come è andato il raccolto di Canapa 2017? Avete operato un solo raccolto stagionale o più di uno? Quest’anno abbiamo raccolto la canapa al momento della maturazione del seme, tralasciando per necessità di tempo la raccolta che si effettua per la fibra a destinazione tessile. Per le condizioni climatiche di forte siccità e a causa di alcuni temporali molto intensi le varietà con una maturazione media hanno sofferto parecchio andando incontro ad allettamento e riduzione della resa in granella. Su quale varietà avete lavorato? Caratteristiche di questa varietà? In totale quest’anno abbiamo avuto 22 varietà registrate di cui 5 non ancora testate nel nostro campo sperimentale di Piacenza, tra queste si possono distinguere alcuni gruppi con differente epoca di maturazione, le precoci sono state raccolte attorno a fine agosto mentre per le tardive abbiamo aspettato fino al metà ottobre e nel mezzo sono state raccolte le varietà intermedie e medio tardive. Altre caratteristiche che contraddistinguono queste varietà sono la colorazione del fusto che può essere verde o gialla, caratteristica che influisce sulla qualità della fibra e sulla sua decorticabilità. Il profilo dei cannabinoidi principali è un altro parametro di grande interesse, sia da un punto di vista normativo per contenere i residui di THC nei prodotti della canapa sia per valorizzare le inflorescenze ricche in CBD e altri metaboliti secondari. Avete scelto questa varietà per un motivo ben preciso? La disponibilità delle sementi nei quantitativi necessari alle prove di campo ci ha costretto a rinunciare ad alcune varietà che abbiamo preferito conservare per altre prove che saranno condotte in ambiente protetto. Da un punto di vista qualitativo e quantitativo è possibile fare un confronto con il raccolto dello scorso anno? Molte delle analisi sono ancora in atto quindi dal punto di vista qualitativo possiamo ancora dire poco, sicuramente dal punto di vista quantitativo alcune varietà hanno sofferto delle condizioni climatiche avverse che hanno causato forte allettamento poco prima della maturità del seme. Parte del tuo progetto universitario si concentra anche sull’Olio, sia ad uso alimentare che cosmetico, come viene estratto e lavorato? A partire dai semi operiamo due tipi differenti di estrazioni, a caldo con solvente organico per determinare il contenuto totale di olio e a freddo con una spremitrice da laboratorio per determinare le caratteristiche qualitative dell’olio come l’attività antiossidante e il profilo degli acidi grassi. In Italia si registra un rinnovato e crescente interesse per il mondo della Canapa, cosa consigli ad un tuo coetaneo che vuole approcciare a questo mondo? La prima cosa che consiglierei è quella di coinvolgere gli agricoltori locali per la gestione dei campi che richiedono uno sforzo intenso soprattutto per la raccolta delle piante, scegliere la varietà in funzione della destinazione d’uso quindi per produzione di inflorescenze piuttosto che di alimenti o olio essenziale. Dal tuo punto di vista quali sono le criticità e i punti di forza del settore? E su cosa bisogna migliorare per il futuro? Una delle criticità maggiori è la limitata disponibilità di sementi che spesso costringe alla scelta obbligata tra 2 o 3 varietà per chi non le ha acquistate per tempo. La forza maggiore di questo settore è la qualità del prodotto che ha caratteristiche molto utili per la salute umana, animale e soprattutto ambientale. In futuro mi aspetto che verranno create varietà migliorate per la resa in granella e per migliorare le operazioni di raccolta meccanizzata.
Il Team Enecta quotidianamente cerca di fornire risposte ed informazioni rapide e concrete ai propri clienti – utenti affinché possano compiere acquisti consapevoli ed ottenere informazioni chiare sul mondo del CBD. Una delle domande più frequenti riguarda l’Olio di CBD, come prenderlo? Quanto prenderne? Il modo più comune per assumerlo è quello di rilasciare alcune gocce sotto la lingua e trattenerle per una manciata di secondi prima di ingoiare. C’è chi lo assume attraverso il cibo, una porzione di CBD passa dallo stomaco senza essere intaccata dagli acidi rendendo l’Olio un prodotto efficace e valido. La seconda domanda “Quanto prenderne” invece al momento non ha una risposta uniforme, le ragioni sono diverse: innanzitutto non parliamo di un farmaco su cui segue una profilassi ben precisa circa l’uso, due gocce o quattro gocce posso avere differenti effetti da soggetto a soggetto. Per cui al momento non esiste in Italia un’indicazione precisa su quante gocce assumere in mg di CBD. Il metabolismo del CBD essendo implicato in molti processi fisiologici come modulatore di altri sistemi, non solo quello endocannabinoide, è molto soggettivo. Ascoltarsi probabilmente è la risposta giusta, partendo da poche gocce e cercare così la dose necessaria per le proprie esigenze individuali. Ovviamente se viene usato per patologie specifiche è importante e consigliato consultare un medico. Una domanda che spesso arriva tramite i canali Social riguarda la possibilità di poter “fumare” il CBD, quindi un’alternativa all’Olio. Ebbene il CBD può essere assunto tramite un’apposita sigaretta elettronica per Eliquid grazie ad Ambrosia, un Eliquid senza nicotina disponibile con tre gusti differenti e tre diverse concentrazioni di CBD. Quindi è possibile scegliere il prodotto sulla base delle proprie esigenze o di quanto si svapi quotidianamente. Gli svapatori potremmo suddividerli in diverse categorie, c’è chi usa il Vape per mero relax apprezzando al meglio il CBD, un’altra categoria di svapatori riguarda gli ex fumatori, molti si rivolgono al Vape e quindi al CBD per cercare di combattere la dipendenza dalle sigarette. Un nuovo concetto che si sta affermando è quello del Vapeterapy, cioè coloro che usano il Vape per supportare un mal di testa, uno stato ansioso, stress generalizzato o lievi dolori come può essere un mal di schiena magari anche dopo una lunga uscita in bici o una sessione di trekking. Molti utenti chiedono invece come usare al meglio i Cristalli 99ONE. Per Svapare i Cristalli in maniera corretta ed efficace è necessario essere muniti di un buon vaporizzatore in cui è possibile tenere sotto controllo la temperatura. Per ottenere una performance ottimale è necessario vaporizzare i Cristalli tra i 160° e i 180° per non rischiare di bruciarli o di non vaporizzarli sufficientemente. Basta un quantitativo grande come un chicco di riso per ottenere un buon risultato. Per buon risultato si intende più svapate con l'ottenimento di una buona performance. Vuoi avere maggiori informazioni? Scrivi una mail a info@enecta.com o contattaci attraverso le nostre pagine Social, scrivi sulla nostra pagina Facebook o lasciando un messaggio sul nostro profilo Instagram.
L’Olio di CBD può essere utilizzato per curare la schizofrenia? E’ una domanda a cui ad oggi è impossibile dare una risposta concreta, tuttavia la Scienza ha cominciato ad investigare sul Tema cercando di capire l’efficacia del cannabidiolo in una patologia di questo tipo. Attualmente, l'unico trattamento clinicamente efficace per la schizofrenia comporta l'uso di farmaci antipsicotici, tuttavia, questi farmaci producono gravi effetti collaterali. Il Team di scienziati composto da Renard, Loureiro, Rosen, Zunder, de Oliveira, Schmid, Rushlow e Laviolette SR, hanno redatto uno studio pubblicato il 4 maggio 2016 in cui hanno evidenziato come il CBD potrebbe essere in futuro un elemento determinante per la schizofrenia. Lo studio è stato condotto su ratti affetti da piscosi. Scrivono gli scienziati nella relazione allo Studio “Le evidenze emergenti indicano il coinvolgimento di una specifica componente fitochimica della marijuana chiamata cannabidiol (CBD), che possiede proprietà terapeutiche promettenti per il trattamento delle psicosi legate alla schizofrenia. Tuttavia, i meccanismi neuronali e molecolari attraverso i quali la CBD possono esercitare questi effetti sono completamente sconosciuti”. E’ necessario sottolineare come lo Studio è stato condotto sui ratti e non è detto che lo stesso tipo di risultato possa essere ottenuto se lo studio fosse condotto su esseri umani tuttavia è un risultato importante. “I nostri risultati mostrano un nuovo meccanismo per le proprietà ipotipotiche simili a CBD nel circuito mesolimbico. Identifichiamo i percorsi di segnalazione molecolare attraverso i quali il CBD può ridurre funzionalmente la neuropsicopatologia come la schizofrenia”. La strada da compiere è ancora lunga ma è un primo passo molto importante per la Scienza affinché la Ricerca possa proseguire convintamente sul percorso intrapreso.
E’ nato a Pescara, in via Nicola Fabrizi 68, il primo Enecta CBD Store, non un ‘semplice’ punto vendita ma un luogo di conoscenza del Cannabidiolo e delle sue proprietà. Nel punto vendita è possibile ovviamente trovare tutti i prodotti Enecta, Premium Hemp Extract, l’Olio con CBD 10% e l’ultimo arrivato, l’Olio al 24%. Ambrosia, l’eliquid che ha rivoluzionato il mondo del Vape, presente con tre gusti differenti e tre diverse concentrazioni di CBD. Infine 99ONE Crystal, i Cristalli di CBD estratti da Cannabis Sativa L. successivamente purificati fino al 99%. “Nonostante sempre più persone fanno acquisti online, l’idea di un negozio ha una valenza importante – afferma Marco Cappiello, socio fondatore dell’Azienda - Enecta vuole sensibilizzare anche coloro che hanno maggiori difficoltà a raggiungere informazioni online, pensiamo ad una fascia di popolazione ben precisa, a coloro che non usano la Rete come mezzo primario per l’acquisizione di notizie e di conseguenza acquisti. Un contatto diretto per conoscere e provare il CBD, su cui cresce in maniera importante l’interesse da parte sia dei consumatori che della comunità scientifica, grazie alle sue potenzialità terapeutiche e alla capacità di rivelarsi un ottimo alleato nella vita di tutti i giorni. “Gli utenti avranno la possibilità di avere un rapporto diretto con una persona del Team Enecta che sarà in grado di indirizzarli per l’accesso alle informazioni e all’acquisto del prodotto, come le tante domande che quotidianamente ci giungono sulla nostra casella di posta elettronica e attraverso i canali Social”. Il primo Enecta CBD Store nato in Italia, come sottolinea lo stesso Marco Cappiello è uno “strumento per diffondere la nostra realtà, una realtà italiana che si diffonderà sempre e più e noi siamo molto orgogliosi di di portare avanti”. Conosci il CBD? - La Canapa fa parte della famiglia della Cannabis ed è proprio in questo gruppo di piante che troviamo diverse molecole/composti chimici chiamati Fitocannabinoidi. Tra gli oltre 100 Fitocannabinoidi finora identificati nella pianta, i più conosciuti e maggiormente usati con finalità terapeutiche sono il THC e il CBD. Il CBD però, a differenza del THC, non ha effetti psicoattivi. Vuoi saperne di più? Non esitare a contattarci, scrivi una mail a info@enecta.com o attraverso i nostri canali Social, lasciando un messaggio su Facebook o Instagram.
Il CBD grazie alle sue proprietà è un ottimo alleato per ogni sportivo. Nel nostro Blog spesso abbiamo parlato del rapporto tra CBD e Sport. Tuttavia per sfruttare la meglio le caratteristiche del Cannabidiolo al termine di una dura seduta di allenamento è necessario svolgere al meglio l'attività. Con Pierluigi Catalano, atleta Enecta di Spartan Race, abbiamo analizzato, attraverso la sua esperienza, quali sono gli errori da evitare durante gli allenamenti in palestra e quali invece i consigli utili per migliorarsi. Mi alleno da un minimo di 3 ad un massimo di 4 volte a settimana - racconta Pierluigi - i miei allenamenti durano massimo un ora e 15 minuti (inutile andare oltre) e la finalità dipende dal periodo di allenamento e dalla gara che bisogna fare. Puoi fare un esempio pratico di come si sviluppa un tuo allenamento? Se siamo a qualche mese dalle gare alterno sessioni di corsa a sessioni di forza. Man mano che mi avvicino alla gara il periodo dedicato alla corsa aumenta fino a diminuire gradualmente e terminare totalmente 10 giorni prima della gara, consentendo alle gambe di defaticare ed essere più leggere. Di solito la mia sessione di allenamento si sviluppa nel seguente modo: Riscaldamento, 30 minuti di corsa, allenamento forza/resistenza in palestra, defaticamento/stretching. Dal tuo punto di vista, quali sono gli errori più comuni che le persone compiono in palestra? L’esecuzione sbagliata di determinati esercizi fondamentali che a lungo andare possono portare a gravi problemi di postura e mobilità. E il tuo consiglio per evitare questi errori? Seguire sempre il consiglio dei propri istruttori, giocano un ruolo importantissimo sul vostro allenamento!. Quale ruolo gioca il CBD? Assumo il CBD due volte al giorno, la mattina prima di scendere di casa prima di recarmi a lavoro oppure prima di allenarmi e poi sempre prima di andare a dormire sia durante le giornate d’allenamento che non. Riscontro più produttività e attenzione durante la giornata, mentre per la fase notturna mi ha portato tantissimi benefici sul sonno. Hai trovato l’argomento interessante e vuoi approfondirlo? Scrivi una mail a info@enecta.com o contattaci attraverso i nostri canali Social, lasciando un messaggio su Facebook o Instagram. Sport, alimentazione e CBD, quale approccio adottare per ottenere risultati? (Clicca Qui). Il Team Enecta risponderà ad ogni tua domanda fugando qualsiasi dubbio o perplessità. credit photo: @profightingnapoli @profightingnapoliclub @pierluigicatalano @davidericciardi/@allinonelab
Oggi sul mercato abbiamo la possibilità di acquistare CBD in diverse forme, Olio, Capsule, Vape o Cristalli a svariati prezzi ed offerte. Soprattutto sul Web gli utenti - consumatori hanno una vasta scelta in cui orientarsi, tuttavia in un panel così ampio diventa altrettanto difficile scegliere un prodotto affidabile. Come scegliere un CBD di qualità? - In molti presentano certificazioni redatte da laboratori tuttavia l’elemento che spesso fa la differenza nella presentazione del prodotto al pubblico è la concentrazione di CBD e la garanzia di questa reale presenza del cannabidiolo. Reale concentrazione CBD - Se prendiamo un prodotto Enecta di riferimento come potrebbe essere ad esempio l’Olio, al suo interno troviamo 1000 mg effettivi di CBD, non parliamo di 1000 mg di estratto di Canapa ma proprio di 1000 mg di principio attivo. Piantagioni e Filiera del prodotto - Sul mercato esiste la possibilità di acquistare Olio di CBD da svariate aziende e quasi tutte dichiarano di aver “estratto” il proprio Olio da piantagioni biologiche con determinati processi. Un prodotto di qualità è frutto di ceppi di Canapa accuratamente selezionati che producono alte concentrazioni di CBD, le piante devono avere un buon terreno in cui crescere, un binomio inscindibile per trovare un risultato finale ottimale. Affidabilità Azienda - Verificare l'affidabilità dell’azienda e da quanto questa opera sul mercato, Enecta segue tutta la filiera dei propri prodotti, dalle coltivazioni della Cannabis Sativa, passando per l’estrazione del Cannabidiolo fino alla realizzazione finale dei prodotti che finiscono poi sul mercato. Enecta estrae il CBD e i cannabinoidi da Cannabis cresciuta su terreni organici e certificati, la Canapa cresciuta in maniera naturale, al contrario di altre coltivazioni, è la miglior materia prima possibile per l'estrazione di queste molecole. Tempi di consegna - Valutare l’affidabilità di un'Azienda dai tempi di consegna del prodotto, non solo tempi brevi ma anche le modalità e lo ‘stato’ del prodotto al momento della consegna. Prezzo - Una variabile su cui spesso entra in campo la soggettività nel momento della scelta, un prezzo troppo alto non è assolutamente indice di qualità così come un prezzo troppo basso non può essere interpretato come un buon affare anzi, quindi una volta valutate tutte le altre variabili si considererà il prezzo operando un confronto tra prodotti similari ma realizzati da aziende differenti. Comunicazione - Visitare il portale web dell’azienda, spulciare le informazioni che vengono messe a disposizione, verificare da quanto tempo opera sul mercato della Cannabis e se non si è soddisfatti contattare direttamente il Brand in questione per cercare un contatto ravvicinato e diretto con cui sciogliere i propri dubbi. Possiamo concludere la nostra analisi affermando che il prodotto presente sul mercato è quello che già dalla sua prima fase, quella della crescita della pianta, si caratterizza per la qualità del terreno in cui cresce fino agli step successivi che possano assicurare al consumatore un prodotto certificato, di qualità a cui si aggiunge la comunicazione che l’Azienda riesce a sviluppare con gli utenti – consumatori. Non sei soddisfatto e vuoi avere maggiori informazioni? Non esitare a contattarci, scrivi una mail a info@enecta.com o contattaci attraverso le nostre pagine Social, scrivi sulla nostra pagina Facebook o lasciando un messaggio sul nostro profilo Instagram ed il Team Enecta sarà pronto a rispondere alle tue domande e fugare ogni tuo dubbio!