Rapahel Mechoulam, è un biologo e chimico israeliano, colui che ha scoperto e sintentizzato nel 1964 il tetraidroccabinolo, il THC, il maggiore principio attivo della Cannabis. Oggi Mechoulam, 87 anni, vive a Gerusalemme ed è stato autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche. In un’intervista di Mario Catania Mechoulam affermava: “Molto probabilmente la cannabis terapeutica con vari rapporti di CBD/THC sarà una soluzione valida per molto tempo. Anche varietà mediche con terpeni meglio definiti diventeranno prodotti commerciali. Parallelamente anche il CBD puro sarà sul mercato e poco dopo composti sintetici di CBD saranno introdotti dalle compagnie farmaceutiche e probabilmente anche agonisti sintetici dei recettori CB2, che non si legano ai recettori CB1 e quindi non sono psicoattivi, ma hanno un effetto potente sui recettori CB2”. Nel 1999 l’International Cannabinoid Research ha istituito in onore del professore il “Raphael Mechoulam Annual Award in Cannabinoid Research”. Mechoulam ha studiato come il CBD possa essere efficace per la cura del Diabete di tipo 1. Di cosa si tratta? Il Diabete di tipo 1 si caratterizza per un eccesso di zucchero nel sangue. Nello studio condotto sui topi, partendo dal dato che il diabete si verifichi intorno all’età di quattordici settimane, secondo lo Studio, il cannabidiolo somministrato durante le prime 6-7 settimane ha diminuito la percentuale di topi colpita dal diabete. Solo il 30% aveva sviluppato questa malattia, mentre coloro che avevano ricevuto il placebo erano il triplo. Nel 2015 l’ISA Scientific, la cui mission è quella di migliora le salute delle persone fornendo terapie con prodotti a base di prodotti non psicoattivi, ha stipulato un accordo il Centro Medico Hadassah di Gerusalemme e dell’Università Ebraica di Gerusalemme, dove il Prof. Mechoulam opera. Come dimostrano le ultime ricerche del Prof. Mechoulam l’azione del cannabidiolo potrebbe acquisire un’importanza sempre maggiore, dimostrando che è possibile adattare ogni cannabinoide a seconda del ricevitore per rendere il sistema ancora più reattivo all’assorbimento dei prodotti a base di cannabinoidi. Chaim Lotan, ricercatore press l’Hadassah Medical Center ed il suo team, hanno testato il cannabidiolo su topi con attacchi cardiaci dovuti da un insufficiente apporto di sangue in alcuni tessuti. I topi che hanno ricevuto una dose di cannabidiolo hanno sofferto molto meno di infarto rispetto a coloro che non lo hanno ricevuto dimostrando con questo risultato l’azione antinfiammatoria del cannabidiolo. Le conclusioni del nostro articolo evidenziano come nel prossimo futuro la Cannabis Terapeutica potrebbe avere un ruolo sempre maggiore e fondamentale offrendo a milioni di cittadini un’opzione in più!
I Cristalli di CBD rappresentano sul mercato degli estratti una categoria di prodotto che si contraddistingue per una qualità molto alta. Con i Cristalli è possibile apprezzare il CBD nella sua forma più pura e salutare donando al sistema psicofisico un generalizzato senso di benessere, eliminando anche i processi di combustione, di cui sono ormai noti i problemi che potrebbero creare alla salute. Enecta nello specifico presenta un prodotto, 99ONE Crystal, Cristalli estratti da Cannabis Sativa L. successivamente purificati fino al 99%. Oltre al CBD nei Cristalli è presente anche una piccola quantità di terpeni naturali della pianta con l’obiettivo di dare al prodotto il sapore caratteristico di un estratto di Cannabis. Come si usano i Cristalli? In questo articolo cerchiamo di fornire informazioni essenziali e pratiche per un uso corretto del prodotto. E’ fondamentale usare i Cristalli in maniera corretta perché potremmo correre il rischio di non poter apprezzarne a pieno le caratteristiche ed i suoi potenziali benefici. Usando un Vaporizzatore probabilmente otterremo il massimo della performance dai Cristalli, soprattutto per chi li utilizza per la prima volta è probabilmente il modo con cui si avverte in maniera più evidente l’apporto del Cannabidiolo. Per ottenere una performance ottimale è necessario vaporizzare i Cristalli tra i 160° e i 180° per non rischiare di bruciarli o di non vaporizzarli sufficientemente. Basta un quantitativo grande come un chicco di riso per ottenere un buon risultato. Per buon risultato si intende più svapate con l'ottenimento di una buona performance. Sul mercato troviamo sia Bong che Vaporizzatori portatili di svariati prezzi tuttavia è consigliabile investire su un prodotto di qualità che esaltino le proprietà dei Cristalli. Enecta vende vaporizzatori per svapare CBD? No. Ma trovare un vaporizzatore è facile. Una volta che ne avete uno, scrivi a Enecta per provare i Crsitalli o gli eliquid a base, ovviamente, di CBD! Ci sono utenti che usano i Cristalli in cucina, nella preparazione ad esempio di un dolce, nella fase di preparazione dell’impasto aggiungeremo anche i nostri Cristalli che avranno una fase di interazione con il nostro organismo durante la fase di digestione. Vuoi avere maggiori informazioni sui Cristalli di CBD? Scrivi una mail a info@enecta.com o contattaci attraverso le nostre pagine Social, scrivi sulla nostra pagina Facebook o lasciando un messaggio sul nostro profilo Instagram.
Esistiamo dal 2013 e questo articolo è del 2017. Clicca sull'immagine qui sotto per leggere l'articolo sul dosaggio più aggiornato che abbiamo scritto. Una delle domande che maggiormente ci vengono rivolte dai nostri utenti che per la prima decidono di usare l’Olio di CBD riguarda le modalità di somministrazione, quanto prenderne? A “cosa serve”? Il metabolismo del CBD essendo implicato in molti processi fisiologici come modulatore di altri sistemi, non solo quello endocannabinoide, è molto soggettivo. Ascoltarsi è la risposta giusta, partendo da poche gocce e cercare così la dose necessaria per le proprie esigenze individuali. Ovviamente se viene usato per patologie specifiche è importante e consigliato consultare un medico, ci sono anche utenti che per i quali è necessaria una concentrazione maggiore di Cannabidiolo. (Per saperne di più Clicca Qui). A cosa serve il Sistema Endocannabinoide Il Sistema Endocannabinoide si basa su meccanismi intra-neuronali diversi da quelli dei normali neurotrasmettitori. Ecco perché è coinvolto sia nel controllo dell’appetito sia in molte altre funzioni fisiologiche correlate alla risposta allo stress e al mantenimento dell’omeostasi. Gli endocannabinoidi hanno proprietà neuro-protettrici, sono in grado di regolare l’attività motoria e della memoria. Inoltre, il Sistema Endocannabinoide è coinvolto nella modulazione della risposta immunitaria, infiammatoria, endocrina ed esercita anche un’azione antiproliferativa. Gli endocannabinoidi influenzano sensibilmente anche il sistema cardiovascolare e quello respiratorio, controllando il ritmo cardiaco, riducendo la pressione arteriosa e favorendo la bronco-dilatazione. Utilizzo dell’Olio L’Olio di CBD, come abbiamo avuto già modo di approfondire nei nostri articoli, è usato da una platea molto vasta di consumatori, sportivi, persone comuni con disparate esigenze fino a chi si rivolge al cannabidiolo per necessità terapeutiche, il CBD entra di fatto nella quotidianità delle persone. Olio di qualità Un Olio di Canapa di qualità è frutto di ceppi di Canapa accuratamente selezionati che producono alte concentrazioni di CBD. Le piante devono avere un buon terreno in cui crescere, un binomio inscindibile per trovare un risultato finale ottimale. Enecta estrae il CBD e i cannabinoidi da Cannabis cresciuta su terreni organici e certificati. La Canapa cresciuta in maniera naturale, al contrario di altre coltivazioni, è la miglior materia prima possibile per l'estrazione del cannabidiolo. E da qui che nasce un ottimo prodotto finale. Vuoi avere maggiori informazioni sull’Olio di CBD ENECTA? Scrivi una mail a info@enecta.com o contattaci attraverso le nostre pagine Social, scrivi sulla nostra pagina Facebook o lasciando un messaggio sul nostro profilo Instagram.
L’Olio di CBD è usato da una platea molto vasta di consumatori, dagli sportivi, dalle persone comuni senza particolari problematiche, ai bambini con patologie importanti come l’epilessia, su cui sono stati condotti studi medici approfonditi. Escludendo casi particolari possiamo affermare che l’Olio di CBD aiuta a regolare il metabolismo ed i suoi processi fisiologici. Come assumerlo? Il modo più comune e probabilmente il più efficace è di assumerlo per via orale, rilasciando alcune gocce sotto la lingua e trattenendole per una manciata di secondi prima di ingerirle. C’è chi assume l’Olio attraverso il cibo, rilasciando le gocce sul piatto che stiamo consumando, una porzione di CBD passa dallo stomaco senza essere intaccata dagli acidi rendendo l’Olio un prodotto efficace e valido. Molti sportivi assumono l’Olio nella preparazione di uno shake proteico, da assumere primo o dopo una sessione di allenamento. (Come preparare uno Shake proteico? Clicca Qui). Le gocce di Olio di CBD posso essere applicate direttamente sulla pelle, in casi di punture di insetti o psoriasi. L’assunzione del CBD in questa modalità ha un’efficacia localizzata in quanto penetra nell’epidermide ma raggiunge il sistema sanguigno con difficoltà. Il quinto modo di assunzione può essere quello di aggiungere alcune gocce di olio in acqua calda, l’inalazione produrrà effetti benefici. L’Olio di CBD non crea particolari controindicazioni sulla salute e al momento rappresenta un prodotto sempre più appetito dai consumatori. Quanto prenderne? Il metabolismo del CBD essendo implicato in molti processi fisiologici come modulatore di altri sistemi, non solo quello endocannabinoide, è molto soggettivo. Ascoltarsi probabilmente è la risposta giusta, partendo da poche gocce e cercare così la dose necessaria per le proprie esigenze individuali. Ovviamente se viene usato per patologie specifiche è importante e consigliato consultare un medico. Vuoi avere maggiori informazioni sull’Olio di CBD ENECTA? Scrivi una mail a info@enecta.com o contattaci attraverso le nostre pagine Social, scrivi sulla nostra pagina Facebook o lasciando un messaggio sul nostro profilo Instagram.
Si é conclusa nella giornata di ieri Canapa in mostra, La Fiera dedicata alla Cannabis che si è tenuta come tradizione presso la Mostra d'Oltremare di Napoli. Eravamo presenti anche noi di Enecta, registrando un crescente interesse da parte degli utenti nei confronti del mondo del CBD. Infatti nei feedback raggiunti nella tre giorni in molti si sono mostrati interessati, con diversi gradi di conoscenza sull'argomento, alle proprietà del Cannabidiolo, e al suo utilizzo finalizzato a contrastare stress o ansia generalizzata fino al suo possibile utilizzo con finalità terapeutiche. Enecta ha presentato per la prima volta in un evento fieristico l'Olio di CBD con una concentrazione di Cannabidiolo al 24%, l'ultimo prodotto, in ordine di tempo, realizzato dall'azienda. Nato per dare una risposta concreta alle esigenze degli utenti, Premium Hemp Extract é rivolto a tutti coloro che usano il CBD a dosaggi alti più volte durante il giorno per tenere sotto controllo o contrastare stati psicofisici. Rispetto all'Olio al 10% la concentrazione di CBD è più che raddoppiata e salendo la concentrazione di CBD sale anche quella degli altri cannabinoidi presenti nell'olio, tranne il THC che resta ovviamente a normativa di Legge. Una delle domande che maggiormente ci vengono rivolte dai nostri utenti - consumatori è: quanto prenderne? Il metabolismo del CBD essendo implicato in molti processi fisiologici come modulatore di altri sistemi, non solo quello endocannabinoide, é molto soggettivo. Ascoltarsi probabilmente è la risposta giusta, partendo da poche gocce e cercare inseguito la dose necessaria per le proprie esigenze individuali. Ovviamente se viene usato per patologie specifiche é importante e consigliato consultare un medico. L'interesse da parte della comunità scientifica per il potenziale terapeutico del CBD é sempre maggiore, é già stato utilizzato in diversi studi per il trattamento di numerose problematiche di salute ed è oggi riconosciuto tra gli elementi principali della Cannabis Terapeutica. Vuoi avere maggiori informazioni all'Olio di CBD Enecta o sui nostri prodotti? Non esitare a contattarci, fallo scrivendo una mail a info@enecta.com o attraverso le nostre pagine Social, sulla nostra pagina Facebook o lasciando un messaggio sul profilo Instagram ed il Team Enecta sarà pronto a soddisfare ogni tua richiesta.
Negli articoli precedenti abbiamo parlato dell’importanza dello Stretching nello Sport, oggi invece focalizziamo l’attenzione sul riscaldamento, una fase altrettanto fondamentale in cui si prepara l’organismo allo svolgimento dell’attività fisica. Il riscaldamento consiste nello svolgere attività a bassa intensità prima di passare all’allenamento vero e proprio o ad una gara che siamo in procinto di affrontare; durante questa fase cerchiamo di “scaldare il motore” aumentando la temperatura corporea. A cosa serve il riscaldamento? E’ una pratica che ha come obiettivo quello di prevenire infortuni, con i muscoli e le articolazioni “fredde” potrebbe essere dannoso cominciare l’attività! Inoltre è importante per evitare l’affaticamento già con l’inizio dell’allenamento, poiché la fase di riscaldamento chiama il sangue verso i distretti sollecitati dall’esercizio preparando così l’organismo ad un migliore utilizzo delle forze. Come si sviluppa? Il riscaldamento può essere fatto con una corsa lenta sul posto mettendo così in moto gran parte della muscolatura. Può essere usata anche una cyclette o una camminata a passo veloce. La soggettività incide sulla base dell’attività che andremo inseguito a svolgere. Da questo punto di vista è molto importante allenare parti specifiche del corpo che andremo poi a sollecitare in maniera particolare. Quanto dura? Una sessione di riscaldamento dura all’incirca quindici minuti, tuttavia dipende dalla soggettività delle persone, c’è chi impiega più tempo di altri ad attivare l’organismo e un altro fattore che può incidere è il meteo, il freddo o l’eccessivo caldo influenzeranno questa fase dell’attività. Quale ruolo gioca il CBD? Il CBD è una realtà nel mondo dello Sport, c’è chi sfrutta le sue proprietà antinfiammatorie dopo una sessione di Boxe, o per contrastare dolori di piccoli entità come potrebbe essere il caso di runners dopo una mezzamaratona o un allenamento particolarmente faticoso. Il CBD agisce su alcuni neurorecettori del sistema nervoso generando una sensazione di sollievo dal dolore ma dallo stress o da uno stato ansioso generalizzato. Assumerlo prima dell’attività sportiva, o meglio, integrarlo in maniera stabile nella quotidianità potrebbe rivelarsi molto importante. Pierluigi Catalano, atleta Enecta: “Assumo il CBD due volte al giorno, la mattina prima di scendere di casa prima di recarmi a lavoro oppure prima di allenarmi e poi sempre prima di andare a dormire sia durante le giornate d’allenamento che non. Riscontro più produttività e attenzione durante la giornata. Mentre la fase notturna mi ha portato tantissimi benefici sul sonno. Mi accorgo di dormire più rilassato e in maniera più profonda”. [Leggi la sua storia Qui] credit photo: @profightingnapoli @profightingnapoliclub @pierluigicatalano credit: @davidericciardi/@allinonelab
Gli estratti di cannabis coltivata in Abruzzo sono venduti in tutto il mondo. Dal Canada alla California, dall’Austria alla Germania, passando per Grecia, Spagna, fino all’Ucraina, il principio attivo della canapa destinato ad uso terapeutico, frutto del proficuo raccolto nei campi tra Castelvecchio Subequo e Molina Aterno, in provincia dell’Aquila, rifornisce i mercati mondiali per la cura medica di diverse patologie, oggetto di sperimentazioni e ricerche a cura della comunità medico scientifica internazionale. Si tratta del primo raccolto, appena concluso, nella Valle Subequana dove, nonostante le avversità climatiche di una stagione tra le più aride degli ultimi anni, l’azienda italo-olandese Enecta è riuscita a raccogliere circa due tonnellate di canapa negli otto ettari di terreni seminati a primavera nel cuore del Parco regionale Sirente Velino. Il principio attivo che si estrae è di circa cinque chilogrammi per tonnellata, anche se il livello quantitativo di estrazione dipende da tanti fattori, come l’impianto estrattivo e la quantità di acqua piovuta, che possono variare sensibilmente il risultato. L’attività principale della Enecta è rivolta alla trasformazione e alla vendita del principio attivo, ma “quest’anno con la società agricola Green Valley abbiamo sviluppato un progetto per la coltivazione di canapa industriale, varietà Futura 75, su 25 ettari di terreni tra l’Abruzzo e l’Emilia-Romagna”, racconta a Virtù Quotidiane Jacopo Paolini, 37 anni, abruzzese d’origine, socio fondatore di Enecta insieme a Marco Cappiello. “Una volta raccolta ed essiccata, la pianta viene trasformata per l’estrazione del CBD, acronimo di cannabidiolo, il principio attivo utilizzato per la cura di molte patologie, come antinfiammatorio, ansiolitico, antidolorifico e stimolante per l’appetito”. Un gruppo di giovani abruzzesi mi ha contattato con la volontà di creare una filiera della canapa – spiega Jacopo – con quel che resta della pianta dopo l’estrazione si possono ricavare fibre tessili, corde, materiali per la bio-edilizia, olio e farina, anche pellet da combustione. È bello condividere saperi ed esperienza con l’obiettivo comune di far ripartire il benessere nelle aree interne della nostra regione”. L’entusiasmo di Jacopo è semplice e diretto, determinato il suo atteggiamento verso quell’idea partorita anni fa e diventata impresa, famiglia, un lavoro impegnativo e di ricerca, una mission verso uno stile di vita e di agricoltura sostenibili. “Coltivare la canapa significa per gli agricoltori un ritorno ad una coltura economicamente proficua, per meccanici e ingegneri lo sviluppo di nuovi macchinari per la semina, irrigazione, raccolta e essiccazione, per la terra stessa dove la canapa viene piantata significa una bonifica naturale da sostanze nocive. Per me – aggiunge Jacopo – significa tornare nella casa dove sono cresciuto, lavorare con gli amici che sto coinvolgendo nel progetto, insieme ai miei familiari. L’azienda conta cinque soci e un team di tredici persone regolarmente stipendiate, non è cosa da poco”. La coltivazione di canapa è altamente sostenibile a livello ambientale, le piante richiedono poca acqua, non hanno bisogno di diserbanti perché le stesse sono infestanti naturali e molto resistenti. La canapa, inoltre, ha un potere depurativo sul terreno e apporta azoto, un nutrimento energizzante per il terreno. I fondatori di Enecta hanno poi sviluppato, progettato e omologato, con l’aiuto di un ingegnere e un meccanico, un macchinario ad hoc per la raccolta della canapa, “un’opportunità di lavoro e guadagno per noi, per chi ha lavorato al progetto, un’occasione – dice Jacopo – per diffondere conoscenza nell’ambito di una rete virtuosa, come quel cliente di Hong Kong che mi ha chiesto se è possibile riprodurre lo stesso macchinario”. Naturalmente quella coltivata in Valle Subequana è canapa industriale, non adatta, insomma, ai fumatori di cannabis, anche se sull’argomento Jacopo si dice “contrario alla legalizzazione ma favorevole alla regolarizzazione”. L’uso medico della cannabis ha una tradizione millenaria condivisa da molte culture nel mondo. Il proibizionismo ne ha interrotto e frenato l’uso, a vantaggio di altri materiali. In Italia è legale la coltivazione di cannabis sativa, mentre è vietata la cannabis indica. Tuttavia, visto che le due tipologie non sono distinguibili, i coltivatori devono chiedere l’autorizzazione al Ministero della Salute. “In paese all’inizio c’erano scetticismo e tanta curiosità. Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti, tanti giovani sono tornati al lavoro sui campi – chiosa orgoglioso Jacopo – Abbiamo anche fatto un accordo con alcuni agricoltori per la coltivazione di un terreno di proprietà e l’acquisto di canapa da parte nostra in caso di buon raccolto, devo dire che l’assenza totale di lamentele ci fa pensare che siano tutti entusiasti”. Naturalmente quella coltivata in Valle Subequana è canapa industriale, non adatta, insomma, ai fumatori di cannabis, anche se sull’argomento Jacopo si dice “contrario alla legalizzazione ma favorevole alla regolarizzazione”. L’uso medico della cannabis ha una tradizione millenaria condivisa da molte culture nel mondo. Il proibizionismo ne ha interrotto e frenato l’uso, a vantaggio di altri materiali. In Italia è legale la coltivazione di cannabis sativa, mentre è vietata la cannabis indica. Tuttavia, visto che le due tipologie non sono distinguibili, i coltivatori devono chiedere l’autorizzazione al Ministero della Salute. “In paese all’inizio c’erano scetticismo e tanta curiosità. Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti, tanti giovani sono tornati al lavoro sui campi – chiosa orgoglioso Jacopo – Abbiamo anche fatto un accordo con alcuni agricoltori per la coltivazione di un terreno di proprietà e l’acquisto di canapa da parte nostra in caso di buon raccolto, devo dire che l’assenza totale di lamentele ci fa pensare che siano tutti entusiasti”. Articolo realizzato da virtuquotidiane.it
Pochi brevi accenni sui concetti della Medicina Tradizionale Cinese per aiutarci a stare bene anche nella stagione fredda, in modo naturale. Parliamo nello specifico dell’elemento Metallo, simbolo degli stati di salute “colorati d’autunno” e di come il CBD ci può sostenere in modo olistico. LE LOGGE ENERGETICHE DELLA MTC – I 5 ELEMENTI Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) le persone possono essere valutate a secondo le proprie caratteristiche psico-fisico-emotive, in riferimento ad alcuni elementi specifici della natura: LEGNO, FUOCO, TERRA, METALLO, ACQUA, ed essere trattate a partire da queste caratteristiche quando si hanno delle problematiche di salute. Ad ogni elemento sono legati un organo pieno ed un organo cavo, parti di un apparato o sistema che esprimono le caratteristiche dell’elemento a cui si riferiscono energeticamente. Inoltre, tutte le altre parti del corpo stanno sotto l’influsso delle energie specifiche di ogni loggia, sia se in disequilibrio che in equilibrio. Quindi il concetto olistico è pienamente presente anche nella teoria della MTC. Ogni parte del corpo genera delle espressioni fisiche, emotive e mentali in noi e in base a questi segni distintivi si possono impostare delle cure fatte su misura con metodi e prodotti naturali riequilibranti. LA LOGGIA AUTUNNALE – L’ELEMENTO METALLO Meridiano del polmone. Punto importante da massaggiare per problematiche di stagione: P11. Possiamo vedere che la loggia Metallo rappresenta la stagione autunnale, stagione in cui la natura si spoglia dalle foglie e si ritira nelle radici per accumulare nel proprio intimo le scorte energetiche per proteggersi dalla stagione in atto, affrontare l’inverno ed esprimere in pieno la propria rinascita nella primavera, dove può nuovamente espandersi. Pertanto le parole chiave di questa loggia sono PROTEZIONE - attraverso la giusta distribuzione dell’energia vitale (il QI) e la gestione dei liquidi corporei (sangue, linfa, liquidi di scarto), CONCENTRAZIONE – delle proprie risorse energetiche, messe in scorta per momenti di maggiore bisogno o vitalità, SCAMBIO fra mondo interiore ed esteriore; si pensi solo alla respirazione o l’alimentazione. Se questa loggia è in squilibrio, attraverso lo scambio con il mondo esterno entrano elementi avversi alla persona, che indebolita si ammalerà più facilmente. Le parti del corpo assegnate dalla MTC a questa loggia sono quindi quelli più sensibili alla stagione autunnale (apparato respiratorio – polmone, naso e apparato digerente – intestino grasso, bocca) e quindi se non ci prendiamo maggiormente cura di queste parti, raffreddori, virus intestinali raffreddori ed influenze si presentano più facilmente. SOSTENERE LA NOSTRA SALUTE A SECONDO DELLA STAGIONE – AUTUNNO Per prepararci nel migliore dei modi alla stagione invernale, il che significa prevenire o contenere autonomamente i malanni di stagione, possiamo ritirarci un po’ nel nostro intimo. Specialmente dopo un’estate estremamente calda come quella di quest’anno, in cui abbiamo fatto istintivamente di tutto per disperdere calore (energia), ora dobbiamo raccoglierci e “ricompattarci” per non fare entrare virus e batteri e spendere tutto l’inverno sotto antibiotici, sciroppi per la tosse e tachipirina. Quindi ci copriamo un po’ di più, mangiamo alimenti contrattivi che in linea di massima sono facilmente riconoscibili essendo di stagione, integrali e proteici; evitiamo gli alimenti troppo freddi, dolci, fuori stagione. Possiamo pensare di sostenere il nostro apparato respiratorio con delle cure naturali preventive, che rafforzano il nostro sistema immunitario (Echinacea, Oscillococcinum, aglio), che depurano l’organismo (dal muco) a livello respiratorio e digestivo (zenzero, cipolle, semi di lino) e contrastando le infiammazioni (curcuma e pepe nero, ribes nigrum). Possiamo usare un olio di mandorle con olii essenziali balsamici (polmone – timo, eucalipto, rosmarino) e riequilibranti (intestino – zenzero, cardamomo, anice) da frizionare sulle parti coinvolte. Abbiamo parlato solo di alcuni possibili accorgimenti, che servono però ad illustrare quanto è fondamentale rafforzarci e purificarci nelle parti maggiormente bersagliate dalla stagione. Lavorare in aggiunta sull’equilibrio dell’intero organismo ci rende ancora più forti. Il nostro alleato in questo è il CBD. COME CI AIUTA IL CBD? Per comprenderlo meglio come ci può aiutare il cannabidiolo, dobbiamo prendere in considerazione il sistema endocannabinoide. Il sistema endocannabinoide è un regolatore dell’omeostasi organica, quindi del ripristino ed il mantenimento del nostro “ambiente interno” stabile a livello psico-fisico-emotivo, malgrado le fluttuazioni dell’ambiente esterno. Gli altri sistemi endogeni reagiscono in modo mirato agli eventi per proteggere l’organismo di cui fanno parte, mentre il sistema cannabinoide, ripristina l’equilibrio; per esempio quando siamo in stati di stress, il sistema nervoso ci fa irrigidire i muscoli, rendendoci pronti all’attacco o alla fuga, mentre il sistema endocannabinoide ci aiuta a rilassarli e abbassare le sensazioni di pericolo imminente; quando l’ansia non ci fa dormire, a causa del cortisolo liberato dal sistema endocrino, il sistema endocannabinoide contiene la risposta ormonale e ci aiuta a riposare. Ora anche il sistema endocannabinoide può non funzionare in modo ottimale, in effetti diversi studi hanno messo in evidenza che può essere in deficit di cannabinoidi e pertanto non esprimere le proprie funzioni in maniera ottimale. Questo deficit è stato rilevato in persone affette da varie malattie e integrando fitocannabinoidi si sono potuti vedere due effetti correlati: il sistema endocannabinoide comincia a funzionare meglio, i sintomi delle malattie vengono contenuti o completamente eliminati; si torna sulla via dell’omeostasi. Malgrado la fondamentale importanza di questo sistema, non lo consideriamo quando stiamo male. Nello specifico, quando cominciano gli attacchi virali della stagione, lavoriamo più che altro sul contenimento dei sintomi e sul rafforzamento del sistema immunitario. Se invece aggiungiamo alla nostra valutazione che senza sistema endocannabinoide in piena funzione, il ritorno all’equilibrio sarà più difficile e quindi integriamo fitocannabinoidi, il recupero e il mantenimento della salute saranno più agevolati. Il CBD risulta quindi essere un supplemento utilissimo per sostenere il sistema che sostiene il nostro intero organismo, in particolar modo se è estratto da pianta intera e porta con se nel prodotto tutti gli altri cannabinoidi utili per il nostro ancora poco conosciuto sistema endocannabinoide. Artitcolo di Raquel Bonifacia Approfondimenti Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Franco Bottalo Il medico di se stesso – Noboru B. Muramoto MEND Metabolism, Endocannabinoid System and Health - Michele Renee Reillo
Si è disputata nel weekend a Ferrara la Terza edizione dell’University Contest di CrossFit, la gara riservata ai soli studenti universitari. “Sport, Studio, lo Sport e l’Università – si legge in una nota degli organizzatori, CrossFit Red Wall - sono da sempre sinonimi, anzi simbionti, sono due entità che si intersecano e vivono insieme, l'uno si nutre e alimenta l'altra”. Presenti ai nastri di partenza anche due giovani universitari della palestra CrossFit Roveri di Bologna, Riccardo Ferrari ed Elisabetta Buzzoni. Riccardo purtroppo è stato fermato da un infortunio al ginocchio mentre Elisabetta si è classificata quattordicesima. In questo tipo di competizione il risultato finale è secondario rispetto allo spirito che contraddistingue questo Sport ed in maniera particolare questo evento specifico. Infatti il risultato più grande è stata la risposta giunta da tutta Italia con studenti provenienti da un po' tutte le Regioni, tutti accomunati da una grande passione per lo Sport ed il CrossFit, che si dimostra sempre più una disciplina in constante ascesa. Le gare si sono sviluppate inizialmente con una prima batteria in piscina per poi spostarsi ai Box dove si sono svolte il resto delle gare. Gli atleti della palestra CrossFit Roveri erano ovviamente griffati Enecta, che crede fortemente nel binomio Sport e Benessere, soprattutto in questo specifico evento in cui i protagonisti sono giovani studenti universitari.