- non sono medicinali
- sono ottenuti da varietà di canapa iscritte nel Registro Comune Europeo e nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla l. 242/2016;
- sono destinati ad un uso cosmetico non orale;
- sono stati regolarmente notificati nel Portale Europeo dei Prodotti Cosmetici (CPNP).
L’Olio di CBD può essere utile nel trattamento della Schizofrenia?
INDICE
L’Olio di CBD può essere utilizzato per curare la schizofrenia? E’ una domanda a cui ad oggi è impossibile dare una risposta concreta, tuttavia la Scienza ha cominciato ad investigare sul Tema cercando di capire l’efficacia del cannabidiolo in una patologia di questo tipo.
Attualmente, l'unico trattamento clinicamente efficace per la schizofrenia comporta l'uso di farmaci antipsicotici, tuttavia, questi farmaci producono gravi effetti collaterali.
Il Team di scienziati composto da Renard, Loureiro, Rosen, Zunder, de Oliveira, Schmid, Rushlow e Laviolette SR, hanno redatto uno studio pubblicato il 4 maggio 2016 in cui hanno evidenziato come il CBD potrebbe essere in futuro un elemento determinante per la schizofrenia. Lo studio è stato condotto su ratti affetti da piscosi.
Scrivono gli scienziati nella relazione allo Studio “Le evidenze emergenti indicano il coinvolgimento di una specifica componente fitochimica della marijuana chiamata cannabidiol (CBD), che possiede proprietà terapeutiche promettenti per il trattamento delle psicosi legate alla schizofrenia. Tuttavia, i meccanismi neuronali e molecolari attraverso i quali la CBD possono esercitare questi effetti sono completamente sconosciuti”.
E’ necessario sottolineare come lo Studio è stato condotto sui ratti e non è detto che lo stesso tipo di risultato possa essere ottenuto se lo studio fosse condotto su esseri umani tuttavia è un risultato importante.
“I nostri risultati mostrano un nuovo meccanismo per le proprietà ipotipotiche simili a CBD nel circuito mesolimbico. Identifichiamo i percorsi di segnalazione molecolare attraverso i quali il CBD può ridurre funzionalmente la neuropsicopatologia come la schizofrenia”.
La strada da compiere è ancora lunga ma è un primo passo molto importante per la Scienza affinché la Ricerca possa proseguire convintamente sul percorso intrapreso.