Il CBD può essere un rimedio efficace nella cura della pelle? Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie ed analgesiche si! Secondo uno studio condotto sull’Acne comparso in alcune donne, dopo i primi sette giorni di trattamento, l'85,71% ha riportato un miglioramento mentre alla fine dei 14 giorni di trattamento, il 100% ha dichiarato di aver notato un miglioramento. Inoltre nel corso dello Studio gli scienziati hanno scoperto che la produzione di sebo, che rende la pelle grassa, viene bloccata grazie all’interveno del CBD che interagisce con la AEA, un endocanbinoide prodotto naturalmente dal corpo umano. Dunque il CBD interagendo con l’AEA riesce a limitare la produzione di sebo che rende la pelle grassa. L’Acne è una malattia della pelle che si presenta con una serie di eruzioni cutanee meglio conosciuti come brufoli. I brufoli compaiono principalmente su viso, collo, schiena, torace e spalle. Chiunque può avere lesioni acneiche ma sono più frequenti tra gli adolescenti e nei giovani adulti infatti secondo le statistiche colpisce circa l’80% dei soggetti di età compresa tra gli 11 e i 30 anni, in particolar modo nelle donne di età compresa tra i 14-17 e gli uomini fra 16-19. Perché si parla tanto di CBD? Se il CBD fino a qualche anno fa era considerato un elemento “minore” rispetto al THC oggi si presenta come una sostanza naturale benefica dalle innumerevoli proprietà. Il CBD è apprezzato per le sue proprietà analgesiche, rilassanti, antinfiammatorie, antiossidanti ma non solo. Oggi troviamo il CBD in commercio sotto varie forme, da svapare con una sigaretta elettronica, assunto attraverso capsule, olii e creme. Sei interessato all’argomento e intendi approfondirlo? Non esitare a contattarci, scrivendo una mail a info@enecta.com o attraverso i nostri canali Social, lasciando un messaggio su Facebook o Instagram, ed il Team Enecta sarà a tua disposizione per rispondere a qualsiasi domanda o dubbio.
Marijuana Business MJBizCon è la Fiera dedicata al mondo della Cannabis che si è tenuta a Las Vegas dallo scorso 14 Novembre fino al 17. L’evento è stato realizzato per la prima volta nel 2012 ed oggi rappresenta uno dei principali momenti di incontro, a livello mondiale, dei protagonisti dell’industria della Cannabis. Sono state registrate oltre diecimila presenze in termini di manager e finanziatori che si sono recati a Las Vegas per discutere e confrontarsi sull’evoluzione della Cannabis Industry. Molti di noi lavorano all'interno del proprio ambito e questa è stata un'occasione per uscire dalla propria ‘bolla’, vedere cosa stanno facendo gli altri e di conseguenza adattarsi afferma un imprenditore proveniente dalla California. È fantastico anche per le aziende già affermate approfondire le loro conoscenze sulla nuova tecnologia e sui progressi della ricerca scientifica nel settore che possono influenzare e rendere migliore il lavoro quotidiano” afferma entusiasta un partecipante dall'Illinois. In questa edizione era presente per la prima volta anche Enecta, con Goffredo, il quale all’interno del team Enecta si occupa principalmente dell’area commerciale ed in maniera particolare del mercato spagnolo e parte del suo lavoro converge poi sulla supervisione della produzione. “Rispetto alle Fiere europee la prima differenza che è possibile notare è la presenza della Marijuana, in molti Stati è stata legalizzata oltre che per finalità di carattere terapeutico, anche ricreativo e quindi la presenza di Grow Shop che hanno caratterizzato la Fiera sul tema della coltivazione, sia outdoor che indoor”. Un elemento interessante era rappresentato dalle aziende che si occupano di estrazione, che hanno presentato nuovi macchinari e nuove tecniche di lavorazione, caratterizzate da un’importante innovazione tecnologica. Molta attenzione ovviamente anche al mondo del CBD, con aziende provenienti da tutti gli Stati Uniti. “Enecta era presente a Las Vegas perché cerca costantemente di svilupparsi e crescere verso nuovi mercati e quello americano è sicuramente molto interessante!”
L’efficacia della Cannabis nel trattamento dell’autismo è un traguardo da raggiungere su cui occorrono studi e ricerche tuttavia ad oggi alcune evidenze scientifiche che citeremo dimostrano come alcuni passi tuttavia sono stati compiuti ed invitano la Scienza a proseguire sulla strada imboccata. In uno studio del 2016 a firma del dottor René Kurz, un bambino di sei anni a cui è stata diagnosticata una forma di autismo, è stato sottoposto ad un trattamento a base di THC. Gli studi dimostrarono come la malattia del piccolo migliorò in termini di iperattività, irritabilità e letargia. Lo studio ha evidenziato una possibile connessione tra l’autismo ed i recettori cannabinoidi, in maniera particolare tra i recettori cannabinoidi 2 (CB2) ed il sistema endocannbinoide. Il secondo studio che citiamo proviene dagli Stati Uniti, in questo caso sono stati presi in esami dei topi i quali hanno evidenziato una differenza di comportamento tra il gruppo di ratti ai quali sono stati somministrati i cannbinoidi e quelli senza. Secondo questo studio, la cannabis terapeutica nello specifico dell’autismo può contribuire a contrastare in maniera particolare gli stati depressivi e aiutare a sviluppare la capacità di restare concentrati nelle attività giornaliere. Come abbiamo detto all’inizio del nostro articolo la strada da compiere per stabilire una connessione tra Cannabis e Autismo è molto lunga, gli studi da noi citati necessitano di approfondimenti tuttavia ci sono Paesi nel mondo che stanno investendo molto sul Tema. Su tutti Israele, che dallo scorso anno ha dato vita ai primi studi clinici su Cannabis e Autismo ponendosi ancora una volta come un Paese leader nello studio della Cannabis Terapeutica. Il Governo sta investendo milioni di euro nella produzione e la ricerca di nuove varietà di Cannabis che possano essere sempre più efficaci nel trattamento delle patologie dei pazienti.
Esistono modi alternativi con cui poter assumere il CBD ed uno di questi riguarda sicuramente la cucina ed il food. Quella che proponiamo di seguito è una ricetta, semplice da realizzare, per assaporare delle deliziose salse di frutta con l’aggiunta del cannabidiolo dalle straordinarie proprietà. Preparazione Salsa Fate rosolare un cucchiaio di Olio extravergine di Oliva e cinquanta grammi circa di Sedano battuto, aggiungiamo anche Carota e Cipolla. A questo punto uniamo la Frutta con il preparato. Possiamo utilizzare duecento grammi di mirtilli o di frutta a nostro piacimento come lamponi, succo di arancia, succo di mele o seguendo la stagionalità della frutta presente al momento. Una volta aggiunta la frutta, uniamo anche trenta grammi di zucchero e cinque di sale. Cuciniamo il composto per dieci minuti e inseguito frulliamo con un mixer aggiungendo due cucchiaini di olio di CBD. Setacciamo la nostra Salsa ed è pronta per essere assaporata. Come valutare il dosaggio di CBD? Il sistema endocannabinoide varia da persona a persona motivo per il quale i dosaggi possono variare. Il metabolismo del CBD essendo implicato in molti processi fisiologici come modulatore di altri sistemi, non solo quello endocannabinoide, è molto soggettivo. Ascoltarsi probabilmente è la risposta giusta, partendo da poche gocce e cercare così la dose necessaria per le proprie esigenze individuali. Il CBD non è psicoattivo dunque un eventuale sovradosaggio non produrrà particolari effetti sull’organismo! Hai trovato l’articolo interessante e vuoi saperne di più? Non esitare a contattarci, scrivi una mail a info@enecta.com o attraverso i nostri canali Social, lascia un messaggio sulla nostra pagina Facebook o Instagram ed il Team Enecta sarà pronto a soddisfare ogni tua domanda o perplessità!
Via libera dall'Aula del Senato al decreto fiscale collegato alla manovra. La fiducia al provvedimento chiesta dal governo questa mattina ha ottenuto 148 sì, 116 no e nessun astenuto. Il provvedimento passa alla Camera. Ecco le novità principali del decreto. Fondi pubblici per Cannabis Terapeutica - Le preparazioni prescritte dal medico per la terapia contro il dolore saranno a carico del Servizio sanitario nazionale. Stanziati altri 2,3 milioni per la sua diffusione. La produzione inoltre viene estesa ad altri enti e imprese, secondo le procedure già previste per lo stabilimento militare di Firenze. Con gli emendamenti approvati oggi al Senato in commissione vengono introdotte nuove norme per regolamentare l’uso medico della cannabis. Ciò avviene estrapolando le parti più significative della legge recentemente approvata dalla Camera, fatte confluire nel decreto fiscale, in fase di conversione. Con successo coroniamo il lavoro di un paio di anni che, nonostante pregiudizi e fughe in avanti, consegna al paese alcune norme che sono attese da tempo da centinaia di persone malate che trovano nell’uso della cannabis, sotto prescrizione medica, una terapia efficace contro il dolore. Questo il commento di Margherita Miotto (Pd) su quotidianosanita.it, relatrice alla Camera del disegno di legge sulla cannabis terapeutica. Stretta sulle sigarette elettroniche, che non potranno più essere vendute online. La commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al decreto fiscale a prima firma Vicari che prevede la vendita solo nelle tabaccherie e nelle rivendite autorizzate. La misura, spiega la senatrice, ha un doppio scopo: quello di combattere un mercato che anche la relazione tecnica stima per il 50% illegale, recuperando quindi l'evasione fiscale, e quello di garantire gli adeguati controlli sul fronte sanitario dei liquidi venduti. Minacce e insulti sul profilo Facebook della senatrice di Alternativa popolare dopo l'approvazione dell'emendamento. Spero - si legge in uno dei commenti - che tutti il male che hai generato ti ritorni contro..; Ladra bastarda, è uno degli insulti mentre in altri post spuntano commenti di stampo sessista; alcune infine sono minacce: Attenta tu e i tuoi marci colleghi perché ti faranno la festa. La senatrice guarda però al risultato ottenuto: La legalità ha avuto la meglio - dice - nonostante le minacce, anche personali, che in queste ore sto ricevendo sui social e in provato solo per aver voluto il rispetto delle regole e il pagamento di un'imposta evasa e elusa. (Fonte Ansa)
Si terrà il prossimo 2 e 3 dicembre a Vigevano l’evento di Crossfit, tra i più importanti della stagione, The Fall Series Throwdown. Tra i più ambiti d’Europa, le gare si terranno presso il nuovo Palazzetto dello Sport. L’evento cresce di anno in anno, basti pensare che lo scorso anno erano presenti oltre quattrocento atleti e quaranta Team, tanto da finire sotto l’orbita di Fall Series LLC, una società americana con sede a Wilmington, che sostengono e supportano la manifestazione. Ciò significa non solo maggiore confort, sicurezza e servizi per gli atleti ma testimonia una crescita generale del movimento. In quella che appare come una delle competizioni di Crossfit più ambite dell'anno prenderanno parte, nella categoria Elite, anche due atleti del centro Crossfit Roveri di Bologna griffati Enecta, si tratta di Jack Colomba e Valerio De Cecchi, che sfideranno gli atleti provenienti da tutta Italia e Europa. Qui di seguito l'elenco delle categorie presenti alla manifestazione: Teens 14 - 17 M/F Juniors 18 - 21 M/F Scaled M/F Elite M/F Master 35 - 39 M/F Master 40 - 44 M/F Master 45+ M/F Teams Scaled Teams Master Teams Elite Enecta crede molto nello Sport e nel benessere del fisico e della mente, in tal senso il CrosFit è una disciplina che sta raggiungendo una popolarità sempre maggiore, Enecta e Crossfit Roveri di Bologna sono legate in una partnership in cui salute, benessere e sport sono uniti in un legame indissolubile. Vuoi saperne di più? Contattaci scrivendo una mail a info@enecta.com o attraverso i nostri canali Social, lasciando un messaggio su Facebook o Instagram!
Come abbiamo già annunciato nei giorni scorsi la proposta di Legge sulla Cannabis Terapeutica approdata al Senato dopo l’ok della Camera ha concrete possibilità di restare al palo e di non essere approvata a causa di un ingorgo legislativo e in parte anche per la fase di fine legislatura in cui il Tema Cannabis non sembra apparire una priorità. A tal proposito però ci sarebbe l’intenzione da parte del Governo di proporre un emendamento da inserire nel Decreto Fiscale che garantirebbe la continuità dell’approvvigionamento della Cannabis per la sua finalità terapeutica. Dunque oltre alla produzione che resta ovviamente in capo allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, l’Organismo statale per la cannabis potrebbe autorizzare l’importazione di quote di Cannabis da conferire all’Istituto per la lavorazione. A tal proposito è stata autorizzata una spesa di complessivi 2,3 mln per il 2017, di cui 1,6 mln per la produzione a Firenze e i restanti 700mila per gli acquisti della Cannabis all’estero. La notizia della mancata approvazione della Legge è stata data dall’onorevole Miotto, relatrice della proposta legislativa, nel corso del Convegno che si è tenuto lo scorso sabato, 11 Novembre a Rovigo, dal titolo “Aggiornamenti sulla Cannabis Terapeutica”. L’esponente del partito democratico ha spiegato il percorso che ha compiuto la proposta di Legge e oggi anziché essere votata così come è potrebbe essere inserita nel Decreto Fiscale che approderà in Senato il prossimo 15 novembre. Secondo la Miotto è molto importante “portare il risultato a casa” quindi l’ipotesi che al momento prende corpo è quello di uno “spacchettamento” della Legge, in cui la parte relativa alle risorse economiche dovrebbe essere inserita nel Decreto, mentre per ciò che riguarda gli altri aspetti del provvedimento saranno presentati degli appositi subemendamenti. Cosa prevede la Legge passata alla Camera sull’uso della Cannabis con finalità Terapeutiche? Per saperne di più clicca Qui
L’autunno è il momento in cui preparare il terreno in vista della prossima stagione. In diverse regioni italiane arrivano le prime avvisaglie della neve ed è dunque importante riuscire ad organizzare i terreni in cui avverrà la semina entro la fine di novembre. In molti terreni l’autunno è l’occasione per la rottura e pulizia delle stoppie relative alla coltura precedente a cui segue l’aratura che invece accomuna tutti gli agricoltori che lavorano la Canapa. In questa occasione, riportando l’esperienza di EmilCanapa, si esegue anche una concimazione di fondo, vengono somministrati elementi nutritivi come “fosforo e potassio ed eventualmente sostanza organica. La canapa assorbe anche elevate quantità di calcio, ma raramente è necessario aggiungerlo nei suoli italiani, che in genere sono sufficientemente ricchi di questo elemento”. I quantitativi da somministrare sono in relazione alle esigenze ‘nutritive’ della pianta. A fine inverno cominciano i lavori di preparazione del letto di semina effettuati con mezzi quali frangizolle ed erpice, avendo cura di “sminuzzare” bene il terreno. Nel caso di sola concimazione minerale, segue la somministrazione di azoto che è importante sia disponibile alle piantine sin dai primi momenti di crescita. In Italia, l’epoca adatta alla semina inizia nel mese di Marzo nel centro-sud e si prolunga sino alla metà di Aprile nel centro-nord. Bisogna fare attenzione a non ritardare troppo perché in tal caso aumentano i rischi di mancanza di approviggionamento idrico, cui le piante sono particolarmente sensibili durante la prima fase di crescita. Concimazione La coltura della canapa veniva un tempo lautamente letamata ed ancora oggi la concimazione organica sarebbe di gran lunga preferibile perché, oltre ad apportare nutrienti nel suolo, migliora anche la struttura del terreno, evitando quindi l’asfissia radicale e permettendo alla radice fittonante della canapa di lavorare al meglio. Comunque, in termini di apporto chimico, alla canapa occorre il seguente contenuto: 100 kg/ha di N (azoto) 50-70 kg/ha di P2O 550 kg/ha di K2O La coltura è sensibile alla disponibilità di azoto e normalmente le colture scarsamente dotate si presentano ingiallite, con accrescimento stentato e disomogenee. Eccessi di azoto sono tuttavia negativi in quanto diminuiscono la quantità di fibra prodotta, aumentano la mortalità per effetto di un più intenso auto-diradamento ed accrescono le probabilità che la coltura si alletti in condizioni di forte vento. Epoca di Semina Tradizionalmente negli ambienti della pianura Padana la semina veniva effettuata alla fine dell’inverno (19 marzo, San Giuseppe). La temperatura minima di germinazione, 1°C, permette tuttavia di anticipare l’epoca di semina anche alla fine del mese di febbraio. Una emergenza rapida ed omogenea è garantita da una temperatura del terreno prossima ai 10°C. La densità di semina è particolarmente importante per poter ottenere una buona emergenza favorire lo sviluppo dello stelo della pianta e controllare le infestanti. Sono sufficienti quindi 40-50 kg7ha per ottenere una buona emergenza, steli di ottima qualità con un buon contenuto in fibra e buona produzione di seme. Operazione di Semina Profondità: 2/3 cmInterfila: 15-25 cm Distanza del seme sulla fila: 5-8 cm Vengono normalmente impiegate seminatrici meccaniche, da grano, o seminatrici pneumatiche. A cura dell'Associazione Toscanapa Fonti citate: EmilCanapa
Si è svolto nel weekend a Rovigo, presso la Fiera Campionaria, il Convegno “Aggiornamenti sulla Cannabis Terapeutica”, evento curato nell’organizzazione dal CREA di Rovigo, di cui Enecta è stato Main Sponsor. Medici, professionisti ed operatori che giornalmente lavorano nel settore della Cannabis ad uso terapeutico si sono confrontati ed hanno sviluppato Temi che indicano quanti passi in avanti sia stati compiuti in Italia sul Tema e quanta strada ci sia ancora da compiere. Gli interventi si sono sviluppati sui diversi Focus che riguardano oggi il mondo della Cannabis, da “quello che ancora non sappiamo della fitochimica della Cannabis” passando per la Legge sulla Cannabis Terapeutica approdata al Senato in attesa di essere votata, fino alla “preparazione industriale del CBD”, ma non solo. Era presente anche l’onorevole Margherita Miotto, relatrice della proposta di Legge sulla Cannabis Terapeutica approdata in Senato dopo il voto positivo raccolto alla Camera lo scorso 19 ottobre. L’esponente del partito democratico ha spiegato il percorso che ha compiuto la proposta di Legge e oggi anziché essere votata così come è potrebbe essere inserita nel Decreto Fiscale che approderà in Senato il prossimo 15 novembre. Secondo la Miotto è molto importante “portare il risultato a casa” quindi l’ipotesi che al momento prende corpo è quello di uno “spacchettamento” della Legge, in cui la parte relativa alle risorse economiche dovrebbe essere inserita nel Decreto, mentre per ciò che riguarda gli altri aspetti del provvedimento saranno presentati degli appositi subemendamenti. Cosa prevede la Legge passata alla Camera sull’uso della Cannabis con finalità Terapeutiche? Clicca Qui Nel corso della mattinata gli interventi del Professor Giovanni Appendino, che ha illustrato quello che “ancora non sappiamo della fitochimica della Cannabis”, l’attività di ricerca del Professore è documentata da oltre 300 pubblicazioni originali su riviste internazionali, 10 capitoli di libri, ed oltre 50 conferenze plenarie a convegni nazionali ed internazionali. Merita una menzione l’intervento del Dottor Massimo Nabissi del gruppo di ricerca di Patologia Generale ed Immunologia dell’Università di Camerino, il quale ha spiegato il lavoro che è stato svolto sulle attività anti – tumorali dei cannabinoidi e delle prospettive per sinergismi terapeutici. Senza illudere e/o dare false speranze, i Cannabinoidi non sono la bacchetta magica alla malattia tuttavia i primi risultati sono molto interessanti, perché il 50% dei casi esaminati durante gli studi preclinici hanno allungato la propria vita mediamente di quattro mesi grazie ad una giusta combinazione di THC e CBD. Tuttavia studi clinici non sono stati ancora compiuti ma, come ha sottolineato lo stesso Nabissi, maggiori investimenti, creare Report clinici, aumentare il volume degli studi, potrebbe portare nel prossimo futuro ad ottenere risultati molto importanti. Il Dottor Marco Bertolotto, ha parlato dell’efficacia della terapia a base di Cannabis medica e delle potenzialità future. Oltre a spiegare le attività compiute in ambito medico, Bertolotto si è soffermato anche sui temi della stretta attualità. In Italia oggi il 14.6% degli italiani ricorre alla Cannabis per curarsi, tuttavia oggi in Italia scarseggia la Cannabis e migliaia e migliaia di famiglie sono in attesa d i poter accedere a quello che per loro è un vero e proprio farmaco con cui contrastare dolore e non solo. Sono molti i pazienti che in assenza di Cannabis sono tornati a rivolgersi al mercato nero pur di approvvigionarsi della “sostanza” con tutti i pericoli del caso. “La Cannabis non è una sfida di trasgressione – afferma Bertolotto – ma di modernità. I prossimi cinque – dieci anni vedranno l’interesse di aziende private per il mondo della Cannabis Terapeutica”. Secondo Bertolotto le politiche di investimento sanitario e tecnologico che Israele sta facendo sulla Cannabis potrebbe rappresentare un punto di riferimento per molti partner europei. Il dottor Alberto Ritieni si è soffermato sulle metodologie avanzate per l’analisi dei prodotti a base di Cannabis, riportando l’esperienza campana, con i risultati dei lavori compiuti e delle prospettive future. Marco Ternelli, farmacista, ha raccontato di come il farmacista trasforma la Cannabis per le esigenze dei pazienti, quindi il prezioso lavoro svolto, Ternelli si è soffermato anche sui temi dell’attualità come quello che riguarda il prezzo di vendita imposto ai farmacisti sulla vendita della Cannabis, il che crea uno stato di passivo negativo, ed inseguito il ruolo dei medici, spesso la classe medica non è ancora preparata sul tema Cannabis e di conseguenza il rapporto medico – farmacista non è ad oggi ancora proficuo nell'ottica di supportare al meglio i pazienti. Prezzo imposto Cannabis Terapeutica: per approfondire il Tema clicca Qui Si sono susseguiti gli interventi di Giuseppe Nicosia, che ha parlato di Cannabis e alimentazione, il dottor Francesco Crestani che si è soffermato sulla Legge che debba regolamentare la Cannabis, la dottoressa Patrizia Roscilli, Università di Tor Vergata, che ha riportato casi pratici dal proprio osservatorio, impegnata in opera d'informazione e interscambio su tutto il territorio nazionale per ciò che riguarda la canapa sativa alimentare. I lavori sono stari chiusi da Giampaolo Grassi, che ha parlato delle prospettive future e dei passi da compiere con il Tema dal titolo “Quale Cannabis medica per l’Italia”.