- non sono medicinali
- sono ottenuti da varietà di canapa iscritte nel Registro Comune Europeo e nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla l. 242/2016;
- sono destinati ad un uso cosmetico non orale;
- sono stati regolarmente notificati nel Portale Europeo dei Prodotti Cosmetici (CPNP).
Rovigo, Enecta presenta "Aggiornamenti sulla Cannabis Medica"
INDICE
Si è svolto nel weekend a Rovigo, presso la Fiera Campionaria, il Convegno “Aggiornamenti sulla Cannabis Terapeutica”, evento curato nell’organizzazione dal CREA di Rovigo, di cui Enecta è stato Main Sponsor. Medici, professionisti ed operatori che giornalmente lavorano nel settore della Cannabis ad uso terapeutico si sono confrontati ed hanno sviluppato Temi che indicano quanti passi in avanti sia stati compiuti in Italia sul Tema e quanta strada ci sia ancora da compiere.
Gli interventi si sono sviluppati sui diversi Focus che riguardano oggi il mondo della Cannabis, da “quello che ancora non sappiamo della fitochimica della Cannabis” passando per la "Legge sulla Cannabis Terapeutica" approdata al Senato in attesa di essere votata, fino alla “preparazione industriale del CBD”, ma non solo.
Era presente anche l’onorevole Margherita Miotto, relatrice della proposta di Legge sulla Cannabis Terapeutica approdata in Senato dopo il voto positivo raccolto alla Camera lo scorso 19 ottobre.
L’esponente del partito democratico ha spiegato il percorso che ha compiuto la proposta di Legge e oggi anziché essere votata così come è potrebbe essere inserita nel Decreto Fiscale che approderà in Senato il prossimo 15 novembre.
Secondo la Miotto è molto importante “portare il risultato a casa” quindi l’ipotesi che al momento prende corpo è quello di uno “spacchettamento” della Legge, in cui la parte relativa alle risorse economiche dovrebbe essere inserita nel Decreto, mentre per ciò che riguarda gli altri aspetti del provvedimento saranno presentati degli appositi subemendamenti.
Cosa prevede la Legge passata alla Camera sull’uso della Cannabis con finalità Terapeutiche? Clicca Qui
Nel corso della mattinata gli interventi del Professor Giovanni Appendino, che ha illustrato quello che “ancora non sappiamo della fitochimica della Cannabis”, l’attività di ricerca del Professore è documentata da oltre 300 pubblicazioni originali su riviste internazionali, 10 capitoli di libri, ed oltre 50 conferenze plenarie a convegni nazionali ed internazionali.
Merita una menzione l’intervento del Dottor Massimo Nabissi del gruppo di ricerca di Patologia Generale ed Immunologia dell’Università di Camerino, il quale ha spiegato il lavoro che è stato svolto sulle attività anti – tumorali dei cannabinoidi e delle prospettive per sinergismi terapeutici.
Senza illudere e/o dare false speranze, i Cannabinoidi non sono la bacchetta magica alla malattia tuttavia i primi risultati sono molto interessanti, perché il 50% dei casi esaminati durante gli studi preclinici hanno allungato la propria vita mediamente di quattro mesi grazie ad una giusta combinazione di THC e CBD.
Tuttavia studi clinici non sono stati ancora compiuti ma, come ha sottolineato lo stesso Nabissi, maggiori investimenti, creare Report clinici, aumentare il volume degli studi, potrebbe portare nel prossimo futuro ad ottenere risultati molto importanti.
Il Dottor Marco Bertolotto, ha parlato dell’efficacia della terapia a base di Cannabis medica e delle potenzialità future. Oltre a spiegare le attività compiute in ambito medico, Bertolotto si è soffermato anche sui temi della stretta attualità.
In Italia oggi il 14.6% degli italiani ricorre alla Cannabis per curarsi, tuttavia oggi in Italia scarseggia la Cannabis e migliaia e migliaia di famiglie sono in attesa d i poter accedere a quello che per loro è un vero e proprio farmaco con cui contrastare dolore e non solo.
Sono molti i pazienti che in assenza di Cannabis sono tornati a rivolgersi al mercato nero pur di approvvigionarsi della “sostanza” con tutti i pericoli del caso.
“La Cannabis non è una sfida di trasgressione – afferma Bertolotto – ma di modernità. I prossimi cinque – dieci anni vedranno l’interesse di aziende private per il mondo della Cannabis Terapeutica”.
Secondo Bertolotto le politiche di investimento sanitario e tecnologico che Israele sta facendo sulla Cannabis potrebbe rappresentare un punto di riferimento per molti partner europei.
Il dottor Alberto Ritieni si è soffermato sulle metodologie avanzate per l’analisi dei prodotti a base di Cannabis, riportando l’esperienza campana, con i risultati dei lavori compiuti e delle prospettive future.
Marco Ternelli, farmacista, ha raccontato di come il farmacista trasforma la Cannabis per le esigenze dei pazienti, quindi il prezioso lavoro svolto, Ternelli si è soffermato anche sui temi dell’attualità come quello che riguarda il prezzo di vendita imposto ai farmacisti sulla vendita della Cannabis, il che crea uno stato di passivo negativo, ed inseguito il ruolo dei medici, spesso la classe medica non è ancora preparata sul tema Cannabis e di conseguenza il rapporto medico – farmacista non è ad oggi ancora proficuo nell'ottica di supportare al meglio i pazienti.
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Si sono susseguiti gli interventi di Giuseppe Nicosia, che ha parlato di Cannabis e alimentazione, il dottor Francesco Crestani che si è soffermato sulla Legge che debba regolamentare la Cannabis, la dottoressa Patrizia Roscilli, Università di Tor Vergata, che ha riportato casi pratici dal proprio osservatorio, impegnata in opera d'informazione e interscambio su tutto il territorio nazionale per ciò che riguarda la canapa sativa alimentare.
I lavori sono stari chiusi da Giampaolo Grassi, che ha parlato delle prospettive future e dei passi da compiere con il Tema dal titolo “Quale Cannabis medica per l’Italia”.