Una delle domande che maggiormente ci vengono rivolte dai nostri utenti che per la prima decidono di usare l’Olio di CBD riguarda le modalità di somministrazione e la scelta più appropriata di selezione del prodotto, quando prenderne? A “cosa serve”? In questo articolo cercheremo di fornire consigli pratici sull’uso più appropriato di Premium Hemp Extract 24%! Il ruolo del CBD Il metabolismo del CBD essendo implicato in molti processi fisiologici come modulatore di altri sistemi, non solo quello endocannabinoide, è molto soggettivo. Se usato per patologie specifiche è importante e consigliato consultare un medico, ci sono anche utenti che per i quali è sufficiente una concentrazione minore di Cannabidiolo. (Per saperne di più Clicca Qui). A cosa serve il Sistema Endocannabinoide? Il Sistema Endocannabinoide si basa su meccanismi intra-neuronali diversi da quelli dei normali neurotrasmettitori. Ecco perché è coinvolto sia nel controllo dell’appetito sia in molte altre funzioni fisiologiche correlate alla risposta allo stress e al mantenimento dell’omeostasi. Gli endocannabinoidi hanno proprietà neuro-protettrici, sono in grado di regolare l’attività motoria e della memoria. Inoltre, il Sistema Endocannabinoide è coinvolto nella modulazione della risposta immunitaria, infiammatoria, endocrina ed esercita anche un’azione antiproliferativa. Gli endocannabinoidi influenzano sensibilmente anche il sistema cardiovascolare e quello respiratorio, controllando il ritmo cardiaco, riducendo la pressione arteriosa e favorendo la bronco-dilatazione. Olio di CBD, conoscere il prodotto E’ molto importante conoscere il prodotto che andiamo ad acquistare. Un Olio di Canapa di qualità è frutto di ceppi di Canapa accuratamente selezionati che producono alte concentrazioni di CBD. Le piante devono avere un buon terreno in cui crescere, un binomio inscindibile per trovare un risultato finale ottimale. Enecta estrae il CBD e i cannabinoidi da Cannabis cresciuta su terreni organici e certificati. Premium Hemp Extract 24% Premium Hemp Extract 24% è un prodotto dall’accezione più propriamente terapeutica, dedicata a coloro che usano il CBD in dosaggi alti più volte durante il giorno per tenere sotto controllo o contrastare stati psico – fisici in cui il CBD si dimostra un ottimo alleato. Rispetto all’Olio al 10% la concentrazione di CBD è più che raddoppiata e salendo la concentrazione di CBD sale anche quella degli altri cannabinoidi presenti nell’Olio, tranne il THC che resta ovviamente a normativa di Legge. Come si fa a stabilire se hai bisogno di CBD alte concentrazioni? Se non sai quale Olio scegliere puoi scrivere alla nostra info mail, info@enecta.com, o contattarci attraverso la nostra pagina Facebook, il Team Enecta sarà a tua disposizione per fornirti informazioni sui prodotti. Non si tratta di pareri medici, ma l’esperienza accumulata negli anni potrebbe essere utile per fornirti indicazioni pratiche. Quanto costa il CBD ad alta concentrazione? Il CBD ad alta concentrazione è presente sul mercato a costi elevati, ed al momento è inevitabile. I costi per estrarre CBD in maniera professionale sono importanti, quindi i consumatori spesso si imbattono in CBD ad alta concentrazione a costi superiori. Quando usare il CBD ad alta concentrazione? L’esperienza di Enecta racconta di casi in cui è necessario usare CBD ad alte concentrazioni in maniera massiccia per contrastare in maniera decisa una patologia. Molti dei nostri clienti acquistano Premium Hemp Extract 24% con finalità terapeutiche affrontando costi importanti, come Azienda siamo disponibili, dinanzi a difficoltà di tipo economico, a creare un canale di comunicazione, studiare il caso per cercare una possibile soluzione. Non avete bisogno di CBD ad alta concentrazione? Se non siete sicuri che l’Olio di CBD ad alta concentrazione non è ciò che cercate, il nostro consiglio è quello di provare Premium Hempo Extract 10% a cui associare uno stile di vita nuovo. Apportate dei cambiamenti alle vostre abitudini, meditate, fate sport, cercate di riposare meglio, ciò associato ad un prodotto naturale come Olio di Canapa con CBD non potrà far altro che aumentare la qualità della vostra vita! Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Nelle scorse settimane abbiamo spesso parlato della condizione di migliaia di pazienti che non riescono ad accedere alla Cannabis Terapeutica, delle difficoltà quotidiane che ne derivano, e di come sia difficile, in alcuni casi, riuscire a curarsi. Per capire la dimensione del problema prendiamo ad esempio una delle Regioni italiane più popolose e virtuose, l’Emilia – Romagna, dove tra il settembre 2016 e il novembre 2017 sono stati trattati con farmaci a base di Cannabis circa 814 pazienti. Un numero destinato ad aumentare. Per il 2018 la Regione Emilia - Romagna calcola di aver bisogno di Cannabis per circa 37 kilogrammi a fronte di un fabbisogno nazionale di 550 kilogrammi. Il mercato della Cannabis Terapeutica Un campo minato, così la Società Italiana di Farmacologia e quella di Tossicologia definiscono lo sviluppo del mercato della cannabis terapeutica. Mentre le associazioni denunciano la difficoltà dei pazienti a reperire i prodotti a base di cannabis e si rivolgono al mercato nero pur di non interrompere la terapia prescritta, le due società scientifiche sottolineano che non sono ancora disponibili studi con conclusioni definitive. Secondo gli esperti, come riporta corriere.it, le recenti indagini internazionali hanno mostrato che la conoscenza della farmacologia e della tossicologia dei derivati della Cannabis da parte dei medici che la prescrivono è piuttosto insoddisfacente e proprio per questa ragione le nostre Società si stanno adoperando per realizzare specifici corsi di formazione destinati a medici e farmacisti. (fonte ansa) Chi sono i pazienti? La platea dei pazienti è molto ampia, ci sono persone affette da dolore cronico, sclerosi multipla, malati oncologici, che utilizzano il preparato Cannabis FM-2. La Coalizione italiana libertà e diritti civili nelle settimane scorse, ha chiesto pubblicamente l'intervento del Ministero della Salute affinché il governo provveda a sopperire alla mancanza del prodotto. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Non manca molto alla semina della Canapa che fra tre mesi, dipende molto dai territori, comincerà ad essere lavorata in vista del raccolto 2018. Il Ciclo di coltura della Canapa, dalla semina fino al raccolto, è un periodo di tempo piuttosto breve che varia dai 100 ai 130 giorni, a seguire cercheremo di fornire informazioni tra le domande maggiormente diffuse tra gli utenti sull'esperienza condotte negli ultimi anni. Preparazione del campo e semina La Canapa cresce in diverse tipologie di terreni ma predilige quelli di medio impasto, profondi, freschi, non compattati, senza ristagno e ricchi di sostanza organica. Il letto di semina dev’essere ben preparato, procedendo, in genere alle seguenti operazioni: Aratura a circa 20-40 cm a seconda della natura dei terreni Erpicatura (facoltativa) Fresatura Diserbo pre-semina (facoltativo) Concimazione La coltura della Canapa veniva un tempo letamata ed ancora oggi la concimazione organica sarebbe di gran lunga preferibile perché, oltre ad apportare nutrienti nel suolo, migliora anche la struttura del terreno, evitando quindi l’asfissia radicale e permettendo alla radice fittonante della canapa di lavorare al meglio. Comunque, in termini di apporto chimico, alla canapa occorre il seguente contenuto: 100 kg/ha di N (azoto) 50-70 kg/ha di P2O5 50 kg/ha di K2O La coltura è sensibile alla disponibilità di azoto e normalmente le colture scarsamente dotate si presentano ingiallite, con accrescimento stentato e disomogenee. Eccessi di azoto sono tuttavia negativi in quanto diminuiscono la quantità di fibra prodotta, aumentano la mortalità per effetto di un più intenso auto-diradamento ed accrescono le probabilità che la coltura si alletti in condizioni di forte vento. Quando si semina? Tradizionalmente negli ambienti della pianura Padana la semina veniva effettuata alla fine dell’inverno (19 marzo, San Giuseppe). La temperatura minima di germinazione, 1°C, permette tuttavia di anticipare l’epoca di semina anche alla fine del mese di febbraio. Una emergenza rapida ed omogenea è garantita da una temperatura del terreno prossima ai 10°C. La densità di semina è particolarmente importante per poter ottenere una buona emergenza favorire lo sviluppo dello stelo della pianta e controllare le infestanti. Sono sufficienti quindi 40-50 kg per ottenere una buona emergenza, steli di ottima qualità con un buon contenuto in fibra e buona produzione di seme. Operazioni di Semina Profondità: 2/3 cm Interfila: 15-25 cm Distanza del seme sulla fila: 5-8 cm Vengono normalmente impiegate seminatrici meccaniche, da grano, o seminatrici pneumatiche. Come fare a scegliere la varietà che più possa rispondere ad una specifica finalità di produzione ed a particolari caratteristiche dei territori? Le caratteristiche che determinano la scelta varietale sono soprattutto in funzione del tipo di produzione prevista e della qualità richiesta. Quando il prodotto principale è la paglia, quindi la fibra ed il canapulo, allora è utile avere un importante biomassa e/o alto contenuto in fibra; le varietà dioiche sono allora più adatte. Qualora si intenda invece produrre prevalentemente seme, sono da preferire le varietà monoiche, in cui tutte le piante portano seme, mentre le dioiche hanno un’alta percentuale di maschi improduttivi (40-45%). Inoltre le varietà monoiche hanno uno sviluppo limitato in altezza, che facilita le operazioni di trebbiatura meccanica. Da dove viene il seme che andiamo a mettere in campo? Le sementi da riproduzione provengono da coltivazioni specializzate, che devono garantire un alto grado di germinabilità, non inferiore all’80°, e la conformità della maggioranza delle piante alle caratteristiche specifiche della varietà dichiarata in etichetta. Il produttore infatti deve far controllare in Italia le colture ed il raccolto dal Centro di sperimentazione e certificazione delle sementi (CRA-SCS) , o da organismi analoghi all’estero, che rilasciano le etichette da apporre sulle confezioni in vendita. Non è quindi consentito riutilizzare le sementi ottenute da una coltivazione qualsiasi, per la semina dell’anno successivo, sia per motivi agronomici, la rispondenza delle coltivazioni ai caratteri genetici previsti, sia legali, come vedremo in seguito Che seme si può e/o si deve utilizzare? Si può e si deve utilizzare quindi solo semente delle varietà ammesse alla coltivazione, quelle che sono state controllate nel tempo ed hanno un contenuto di THC inferiore allo 0,2 %. Nella dichiarazione di semina che ogni agricoltore consegna alle autorità di PS viene indicata la varietà coltivata ed ogni stato della UE in cui si coltiva canapa fa effettuare controlli a campione per monitorare la rispondenza delle varietà a questa caratteristica. Ad oggi, ad esempio, risulta che le varietà ammesse alla coltivazione in Germania hanno subito una limitazione, proprio a causa di controlli effettuati su una varietà polacca – Bialobrzeskie – ed una italiana – Carmagnola, che hanno ecceduto il limite consentito per due anni consecutivi. A parte le limitazioni imposte dalle normative, ci sono limiti oggettivi alla disponibilità di semente certificata. Contenuti a cura dell’associazione Toscanapa Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Dott. Nabissi dal suo punto di vista, quello di un ricercatore, cosa si aspetta o quali sono i suoi auspici per il 2018 sulla Cannabis Terapeutica? Negli ultimi anni, l’argomento Cannabis Terapeutica, ha avuto notevole spazio, al di fuori dei canali scientifici ufficiali, permettendo cosi alla gran parte della popolazione di avere informazioni riguardanti l’uso terapeutico della Cannabis. I tanti seminari, dibattiti, articoli su giornali e notizie in rete hanno permesso di far conoscere la Cannabis ed i suoi derivati dal punto di vista curativo, con il risultato di avere suscitato un interesse crescente nella popolazione. Questa condizione mediatica, ha sicuramente indotto gli operatori della salute ad informarsi maggiormente sull’uso terapeutico della Cannabis e questo lo dimostra anche il crescente numero di seminari richieste da parte delle Facoltà di Medicina italiane. In aggiunta, il primo corso di specializzazione sulla cannabis, che si sta svolgendo all’Università di Padova, è sicuramente un segnale importante che porterà sempre maggiore interesse alla scienza della Cannabis. Nel breve futuro penso e spero che il mondo della Cannabis, sia sempre di piu’ al centro dell’interesse dei pazienti, medici, farmacisti e che i retaggi culturali poco scientifici sulla Cannabis vengano pian piano cancellati. Spero inoltre che a livello di ricerca pre-clinica e clinica si riesca ad avviare un programma di finanziamento per supportare gli innumerevoli studi possibili relativi alla ricerca dei potenziali terapeutici sull’effetto della Cannabis e dei suoi derivati nelle varie patologie attualmente poco trattabili a livello farmacologico. Ha condotto importanti ricerche sugli effetti della Cannabis sulle cellule tumorali di glioblastoma e mieloma, a che tipo di risultati è giunto? Come laboratorio di ricerca pre-clinica, abbiamo svolto diversi studi relativi all’effetto del THC e CBD nel glioblastoma e nel mieloma multiplo. I dati ottenuti sono stati oggetto di pubblicazioni scientifiche e hanno contribuito all’avvio della prima sperimentazione clinica in pazienti con glioblastoma. Per il mieloma multiplo, i dati che abbiamo ottenuto sono stati oggetto d’interesse e presi in considerazione per avviare studi clinici, attualmente in fase di organizzazione. Possiamo affermare che la Cannabis potrà essere in grado di sconfiggere il cancro? Non penso che si possa trovare un singolo trattamento che sconfigga il cancro, anche perché le patologie tumorali sono molto diverse fra loro e ogni tipo di tumore richiederebbe una terapia mirata. I cannabinoidi hanno dimostrato (in studi pre-clinici) di funzionare in diverse patologie tumorali (polmone, seno, glioblastoma, pancreas, prostata, mieloma multiplo, melanoma), agendo come anti-tumorali e migliorando la risposta biologica dei chemioterapici, quando utilizzati in combinazione con cannabinoidi. Quindi quando si parla o pubblicizza “la molecola che cura il cancro”, qualunque essa sia, è un modo scientificamente poco corretto di spiegare un risultato scientifico e si rischia di illudere i pazienti affetti da tumore. Per i cannabinoidi si puo’ parlare di efficacia biologica (intesa come attività anti-tumorale), nei modelli di tumore studiati, in altri tipi di tumore non si hanno ancora dati scientifici. Ci sono abbastanza studi scientifici in Italia per asserire che la Cannabis può essere utilizzata in sicurezza dai pazienti? Ci sono molti studi clinici che permettono di confermare le dosi non tossiche della Cannabis, da utilizzare nei pazienti. Ancora non abbiamo conferme precise per quanto riguarda le dosi e la posologia di somministrazione da utilizzare nelle singole patologie. Ma questo aspetto non dovrebbe limitare l’interesse per l’uso terapautico della Cannabis, ma stimolare le sperimentazioni cliniche. Sicuramente la tossicità della Cannabis è notevolmente minore a quella di molti farmaci già in uso, per svariate patologie. Cosa significa fare Ricerca oggi in Italia? L’Italia è attualmente uno dei pochi paesi in cui, pur con difficoltà, si riesce a fare ricerca con derivati della Cannabis, pur restando molto difficile reperire finanziamenti specifici mirati allo studio della Cannabis terapeutica. Per quanto riguarda il lavoro sul mieloma multiplo, il nostro lavoro è stato preso di riferimento per il deposito di un brevetto sull’uso di derivati della Cannabis, depositato da due ditte farmaceutiche estere. Sul web circolano molte informazioni, c’è il pericolo di imbattersi spesso in notizie non sempre corrispondenti al vero, la Cannabis non è la “bacchetta magica” che può essere utile in ogni caso, lei cosa consiglia alle persone che cercano la Cannabis Terapeutica? Consiglio di informarsi presso i medici prescrittori di Cannabis, che in Italia, sono presenti su tutto il territorio nazionale e di affidarsi a siti ufficiali. Poi sicuramente i vari Siti, Facebook o Blog raggiungibili via Internet, possono dare il loro contributo informativo, che puo’ essere alla base per approfondire l’argomento con gli esperti del settore. In un convegno a Perugia ha parlato di ‘benessere del paziente’, un concetto che credo affronti il tema della qualità della vita durante la malattia, qual è il valore aggiunto che la Cannabis può apportare? Il benessere del paziente, è un fondamentale risultato terapeutico, che non dovrebbe mai prescindere dalla terapia che il paziente sta seguendo. Le combinazioni farmacologiche dovrebbero agire nel ridurre, eliminare o rallentare il decoroso di una malattia, ma se la terapia ha una tossicità tale da creare nel paziente un malessere aggiuntivo a quello dato dalla patologia stessa, si dovrebbe fortemente valutare l’aggiunta di altri trattamenti terapeutici mirati a ridurre il malessere del paziente. La Cannabis è oggetto di studio anche come adiuvante, per diverse terapie (oncologiche, infiammatorie croniche, neurodegenerative, ecc..), come farmaco che migliora il senso di benessere nel paziente. In questo campo della ricerca clinica sono molto ottimista, nel pensare che un giorno la terapia con Cannabis possa dare un valore aggiunto alle terapie attuali. Intervista di Giuseppe Cantelmi
La sciatica è un disturbo del nervo sciatico che produce un dolore piuttosto fastidioso sulla schiena che può diramarsi su glutei e gambe. Sono in molti a soffrirne, ed in questo articolo cercheremo di capire se il CBD può essere un buon alleato con cui contrastare il dolore. Tuttavia se soffrite di dolori al nervo sciatico, il nostro consiglio è sempre quelle di rivolgersi ad un medico o ad uno specialista. Lo Studio Secondo uno Studio condotto dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Campinas in Brasile, pubblicato su International Association fot Cannabinoid Medicines, il CBD può rivelarsi un ottimo neuroprotettore per i dolori provocati dal nervo sciatico. Il Team di studiosi ha rivelato come i topo trattati con il CBD avevano una maggiore conservazione sinaptica, pari al 30%, all’interno del proprio midollo spinale, spingendoli ad affermare che il CBD possiede importanti caratteristiche neuroprotettive. Lo Studio/2 e il ruolo del CBD Il secondo studio che citiamo è quello condotto dal Colorado Spine Center, dove sono stati esaminati 184 pazienti da parte di un gruppo di ricercatori coordinati dal dottor Michael Finn. Tra i pazienti consumatori di Cannabis, circa il 90% ha ammesso di assumere Cannabis in maniera tradizionale e più comune, fumandola e quasi la metà di essi, il 45% circa ha dichiarato che questo è l’unico modo con cui assumono la Cannabis per dare sollievo al proprio mal di schiena. Il 29% dei pazienti invece ricorre ad un Vaporizzatore, che sicuramente è il modo più salutare per consumare la propria Cannabis, la restante percentuale assume il CBD attraverso gli alimenti. CBD, Mal di schiena e Sport! Nei casi meno gravi, quando parliamo di mal di schiena dovuti a dolori di stagione, contratture muscolari o similari, possiamo eseguire alcuni esercizi pratici; la soluzione potrebbe essere nel binomio CBD e Sport. Lo stretching è fondamentale, eseguire alcune tipologie di esercizi è molto importante per un corretto approccio allo Sport, un tema che abbiamo già avuto modo di approfondire nel nostro Blog. Per saperne di più Clicca Qui. Per il mal di schiena un esercizio che può rivelarsi efficace consiste nello sdraiarsi a terra supini, a seguire portiamo le ginocchia al petto avvicinandole il più possibile con l'aiuto delle braccia. A seguire manteniamo la posizione per per 20 secondi, rilassiamoci per qualche secondo e ripetiamo altre due volte. Praticare correttamente questi esercizi più l’assunzione regolare di Olio di CBD potrebbe rivelarsi una soluzione efficace contro i dolori, sfruttando le proprietà antinfiammatorie del Cannabidiolo! Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Legalizzare la coltivazione della Cannabis in Sardegna! E' la proposta che arriva da tre consiglieri regionali di Art.1-Sdp attraverso l'indizione di un referendum consultivo che potrebbe tenersi a ottobre, mentre la raccolta delle firme, ne occorrono 10mila, dovrebbe scattare entro tre settimane, quindi in piena campagna elettorale per le politiche del 4 marzo. Il risultato della consultazione non sarebbe comunque vincolante. Esiste la prova scientifica che sia estremamente meno pericolosa del tabacco e dell'alcool – afferma Paolo Zedda - inoltre dove si è legalizzata, il consumo non è aumentato. Sulla Sardegna il fatturato potrebbe essere di 250 milioni, con 10mila posti di lavoro di ricaduta. Sarebbe il primo referendum di questo genere in Europa. Con l'inizio del 2018, la marijuana è diventata legale in California anche per uso ricreativo. La cannabis può essere acquistata ora nei negozi di Oakland, Berkeley, San Jose, Santa Cruz, San Diego e altre località, ma non ancora a San Francisco e Los Angeles dove le autorità non hanno ancora iniziato a concedere le licenze ai negozi. La Cannabis è già legale in altri sette stati dell'Unione, ma la California è il più grande a fare questo passo. Fin dal 1996 i californiani potevano consumare marijuana a scopi medici, poi hanno approvato l'uso ricreativo in un referendum del 2016. Secondo la nuova legge, le persone maggiori di 21 anni possono possedere, trasportare, comprare e consumare fino a 28,5 grammi di marijuana e fino a 8 grammi di marijuana concentrata. Gli adulti possono coltivare fino a sei piantine di marijuana a famiglia, ma fuori dalla vista del pubblico. Secondo Business Insider, con la nuova legge il mercato della marijuana in California dovrebbe crescere fino a 3,7 miliardi di dollari quest'anno e a oltre 5 miliardi nel 2019. Dopo la California che non sia giunto anche il momento per l’Italia, con le Regioni a sperimentare forme di legalizzazione?
Abbiamo spesso indagato con gli articoli del nostro Blog sul rapporto tra CBD e Sport, il ruolo del Cannabidiolo nella vita di chi fa Sport è molto importante per gli effetti benefici che produce. CBD e Stile di vita sano Avere uno stile di vita sano non necessita di grandi sforzi, bastano pochi accorgimenti per donare alla quotidianità maggiore consapevolezza, cominciando dall’alimentazione fino ad introdurre nella propria dieta elementi nutrizionali nuovi e di qualità. CBD e Alimentazione L'Olio di Canapa è una delle poche fonti vegetali di acido alfa linolenico, che permette un perfetto equilibrio tra Omega-3 e Omega-6, sono presenti amminoacidi, numerose vitamine, sali minerali come ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo; fitosteroli e cannabinoidi, in maniera particolare il CBD. Assunto giornalmente contribuisce ad un ottimale stato psicofisico. CBD e Sport Sono numerosi gli sportivi che usano il CBD, per sfruttarne le caratteristiche antinfiammatorie o per favorire il recupero dell’organismo stressato dopo ad esempio una mezza maratona piuttosto che una giornata sugli Sci. Il CBD si presenta sotto varie forme, c’è chi lo Svapa, e chi lo assume insieme all’Olio, chi preferisce i Cristalli vaporizzati o altri ancora lo inseriscono all’interno della propria alimentazione. CBD e post allenamento Se pratiche Sport ma il vostro lavoro e la quotidianità non vi permette di allenarvi con costanza il CBD potrebbe fare al vostro caso. L’assunzione del CBD al termine dello sforzo fisico può aiutare ad ottimizzare il recupero dell’organismo presentandosi come un vero e proprio integratore naturale, agendo attivamente sull’organismo modulandone le risposte attraverso un’azione sui recettori naturali del nostro sistema endocannabinoide. CBD e testimonianza sportivi Enecta è testimonial di sportivi che usano il CBD, aggiungendo il Cannabidiolo all’interno della propria dieta quotidiana. Pierluigi Catalano, atleta di Spartan Race: “Assumo il CBD ogni sera prima di andare a dormire e la mattina prima di andare a lavoro. Mi ha portato tantissimi benefici sul sonno, mi accorgo di dormire più rilassato e in maniera più profonda”. Jack Colomba, atleta di CrossFit “Assumo l’Olio dopo gli allenamenti e devo dire che supporta in maniera molto importante il mio recupero muscolare, soprattutto in quei momenti in cui la stanchezza è maggiore”. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
La sindrome dell'intestino irritabile conosciuta anche come colonpatia spastica, colite, colon irritabile e non solo, indica un disturbo caratterizzato per dolori al basso ventre e alterazioni nella defecazione. Possibili cause dell’intestino irritabile Alcuni studi hanno dimostrato come i pazienti affetti da questa patologia avevano un intestino e colon con una sensibilità maggiore e quindi soggetti a reazioni anomale in caso di stress o quando si assumono alcuni cibi. Un'altra ipotesi risiede nel mal funzionamento del sistema immunitario, che non combatte adeguatamente eventuali infezioni. L’intestino irritabile potrebbe essere dovuto anche ad una forma di celiachia. E’ consigliabile consultare un medico. Studi recenti hanno poi dimostrato che esiste un collegamento tra la sindrome dell'intestino irritabile e la serotonina: livelli anomali di questo neurotrasmettitore infatti, si traducono con problemi di defecazione e dolori intestinali. Il ruolo della Cannabis e del CBD Il CBD potrebbe essere l’alleato giusto con cui combattere i dolori dell’intestino. Secondo uno studio del 2011 condotto da un Team composto in maggioranza da studiosi italiani, il CBD sarebbe in grado di agire sugli impulsi anomali del sistema immunitario. Il Cannabidiolo si lega ai recettori che tendono a crescere quando l’organismo soffre di disturbi patologici o è sotto pressione o particolarmente stressato. Lo Studio dal titolo Il Cannabidiolo riduce le infiammazioni intestinali attraverso il controllo dell'asse neuroimmune dimostra come il CBD possa essere determinate nella cura di questa cura. Nel secondo Studio che citiamo, datato 2008, il neurologo Ethan Russo ha dimostrato come l’intestino irritabile possa essere dovuto ad una carenza di endocannabinoidi. Il sistema endocannabinoide svolge un ruolo importante nella gestione di alcune funzioni dell’organismo, quali l’umore, il sonno, la digestione, l’appetito e la digestione fino alla regolazione immunitaria e il dolore. L’auspicio è che la Ricerca venga sostenuta affinché si possa indagare sempre di più sulle proprietà della Cannabis e del CBD applicate in ambito terapeutico. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Il DNA contiene le informazioni necessari per ‘costruire’ e far funzionare correttamente l’organismo. Al suo interno sono sono contenute tutte le informazioni necessarie per sintetizzare le proteine necessarie per costruire cellule, organi e tessuti, sia le informazioni per portare a termine le reazioni biochimiche essenziali per la sopravvivenza dell’organismo. Il DNA può danneggiarsi? Se ‘Si’ come? L’Alcool, il fumo, l’assunzione di sostanze stupefacenti, lo Stress e svariate altre variabili possono creare, a livelli differenti, danni al DNA. Secondo la Scienza nelle cellule umane, sia le normali attività metaboliche che i fattori ambientali possono causare danno al DNA, determinando almeno 500000 singole lesioni molecolari per cellula al giorno. Tali lesioni provocano danno strutturale alla molecola di DNA, e possono alterare in maniera drammatica il modo in cui la cellula legge le informazioni contenute nei suoi geni. L’Olio di Canapa è considerato un ottimo alleato con cui riparare i danni del DNA, perché? Ha il rapporto ideale, di 3 a 1 tra acidi grassi, Omega 3 e Omega 6, uno dei compiti che svolge l’Omega 3 è proprio quello di contribuire alla riparazione cellulare L’Olio è ricco di vitamine quali vitamina A, B1, B2, B3; B6, C, D ed E. L’Olio di Canapa e di semi in generale contengono antiossidanti, proteine, carotene, calcio, magnesio, zolfo, potassio, ferro, zinco e fosforo. I semi di Canapa hanno un alto contenuto di proteine di cui il 65% di Edestina e per il restante 35% di Albumina. L’Olio di Canapa e i semi assunti giornalmente, inseriti nella propria dieta quotidiana, contribuiscono al raggiungimento di un adeguato sistema psicofisico, mantenendo l’organismo in salute! Che cosa è la Edestina? E’ una proteina di origine vegetale contenuta nei semi di Canapa ma non solo, è possibile trovarla anche nel cotone, nella zucca e in altre piante. Da cosa è composta? La Edestina è composta da fosforo, contiene una grande quantità di acido glutammico, cioè un neurotrasmettitore che aiuta le persone ad affrontare lo stress psicofisico e quelle patologie che il corpo umano da solo non riesce a compiere. E’ una proteina molto importante, considerata in qualche modo la spina dorsale del DNA. Che cosa è l’Albumina? L’Albumina è una delle proteine più importanti dell’organismo, le sue funzioni principali sono : mantenimento della pressione oncotica, trasporto degli ormoni della tiroide, trasporto degli altri ormoni, in particolare quelli solubili nei grassi, trasporto degli acidi grassi liberi, trasporto della bilirubina non coniugata, trasporto di molti farmaci, legame competitivo con gli ioni calcio (Ca2+) e il tamponamento del PH. Il contenuto di Edestina e Albumina nella Canapa, fa sì che siano disponibili tutti gli aminoacidi presenti che assicurano al corpo umano i mattoni necessari alla costruzione degli anticorpi il cui compito è quello di respingere le infezioni prima che si presentino i sintomi di una malattia. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!