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CBD, il ruolo del Cannabidiolo nella sindrome dell'Intestino Irritabile

    INDICE

 

 
La sindrome dell'intestino irritabile conosciuta anche come colonpatia spastica, colite, colon irritabile e non solo, indica un disturbo caratterizzato per dolori al basso ventre e alterazioni nella defecazione.
 
Possibili cause dell’intestino irritabile
 
Alcuni studi hanno dimostrato come i pazienti affetti da questa patologia avevano un intestino e colon con una sensibilità maggiore e quindi soggetti a reazioni anomale in caso di stress o quando si assumono alcuni cibi.  
 
Un'altra ipotesi risiede nel mal funzionamento del sistema immunitario, che non combatte adeguatamente eventuali infezioni. L’intestino irritabile potrebbe essere dovuto anche ad una forma di celiachia. E’ consigliabile consultare un medico.
 
Studi recenti hanno poi dimostrato che esiste un collegamento tra la sindrome dell'intestino irritabile e la serotonina: livelli anomali di questo neurotrasmettitore infatti, si traducono con problemi di defecazione e dolori intestinali.
 
Il ruolo della Cannabis e del CBD
 
Il CBD potrebbe essere l’alleato giusto con cui combattere i dolori dell’intestino.
Secondo uno studio del 2011 condotto da un Team composto in maggioranza da studiosi italiani, il CBD sarebbe in grado di agire sugli impulsi anomali del sistema immunitario.
 
Il Cannabidiolo si lega ai recettori che tendono a crescere quando l’organismo soffre di disturbi patologici o è sotto pressione o particolarmente stressato.
 
Lo Studio dal titolo "Il Cannabidiolo riduce le infiammazioni intestinali attraverso il controllo dell'asse neuroimmune" dimostra come il CBD possa essere determinate nella cura di questa cura.
 
Nel secondo Studio che citiamo, datato 2008, il neurologo Ethan Russo ha dimostrato come l’intestino irritabile possa essere dovuto ad una carenza di endocannabinoidi.
 
Il sistema endocannabinoide svolge un ruolo importante nella gestione di alcune funzioni dell’organismo, quali l’umore, il sonno, la digestione, l’appetito e la digestione fino alla regolazione immunitaria e il dolore.
 
L’auspicio è che la Ricerca venga sostenuta affinché si possa indagare sempre di più sulle proprietà della Cannabis e del CBD applicate in ambito terapeutico.
 
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