CBD e dolori cervicali: gestire il dolore al collo con il cannabidiolo
Hai mai sofferto di dolori cervicali o dolori al collo? ll collo è una parte del nostro corpo molto...
INDICE
L'infiammazione è una risposta del sistema immunitario a danni o infezioni. Anche se può essere dolorosa, l'infiammazione è essenziale per il processo di guarigione. Tuttavia, quando diventa cronica, può portare a diverse malattie, tra cui artrite, malattie cardiache e diabete. Gli antinfiammatori naturali possono aiutare a controllare l'infiammazione cronica e migliorare la qualità della vita.
Il cannabidiolo (CBD) è un composto non psicoattivo estratto dalle piante di Cannabis. Negli ultimi dieci anni la ricerca scientifica si è occupata approfonditamente di CBD e dolore, mettendo in luce le proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antidolorifiche del principio attivo.
Il CBD interagisce direttamente con il nostro sistema endocannabinoide, un sistema composto da recettori (CB1 e CB2), endocannabinoidi ed enzimi che regolano la sintesi e la degradazione degli endocannabinoidi. L'interazione avviene prevalentemente con i recettori CB2, che si trovano soprattutto nelle cellule immunitarie. Attraverso questa interazione, il CBD modula la risposta infiammatoria riducendo la produzione di citochine infiammatorie, le molecole che mediano e regolano l'infiammazione.
Il CBD risulta quindi un supporto efficace per gestire l’infiammazione e può aiutare in caso di mal di testa, artrite reumatoide e dolore neuropatico, dolore cronico, dolori mestruali, dolori articolari e mal di schiena.
Può essere assunto sotto forma di olio, di capsule o di caramelle, ma può anche essere usato sulla pelle sotto forma di crema o olio. Non va assunto in gravidanza e durante l'allattamento. Potrebbe interagire con alcuni farmaci quindi è importante consultare prima un medico se si sta assumendo una terapia farmacologica.
La curcuma, una spezia dorata comunemente utilizzata nella cucina indiana, è famosa per le sue potenti proprietà antinfiammatorie. Il principale composto attivo della curcuma è la curcumina, che ha dimostrato di avere effetti antinfiammatori comparabili a quelli di alcuni farmaci antinfiammatori
La curcumina agisce su diversi meccanismi infiammatori, tra cui l'inibizione delle molecole infiammatorie come le citochine e l'inibizione delle vie di segnalazione infiammatorie. È anche un potente antiossidante, che aiuta a ridurre lo stress ossidativo, uno dei fattori che contribuisce all'infiammazione cronica.
Diversi studi hanno dimostrato l'efficacia della curcumina. Ad esempio, una ricerca pubblicata sul Journal of Medicinal Food ha concluso che la curcumina è efficace quanto l'ibuprofene nel trattamento dell'osteoartrite del ginocchio, senza gli effetti collaterali gastrointestinali comuni nei farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).
La curcuma può essere consumata sotto forma di spezia nelle preparazioni culinarie ma è certamente disponibile anche tra gli integratori alimentari. Tieni presente che non è raccomandata in caso di calcoli biliari o ostruzione delle vie biliari.
Lo zenzero è un altro antinfiammatorio naturale molto efficace. Utilizzato da millenni nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica, contiene gingeroli e shogaoli, composti che hanno potenti effetti antinfiammatori e antiossidanti.
I gingeroli e i shogaoli inibiscono la produzione di sostanze chimiche infiammatorie e bloccano l'attività delle citochine infiammatorie. Inoltre, lo zenzero può ridurre il dolore associato all'infiammazione.
Uno studio pubblicato su Arthritis ha evidenziato che l'assunzione regolare di estratto di zenzero ha ridotto significativamente il dolore nei pazienti con osteoartrite del ginocchio, con effetti paragonabili a quelli dei FANS, ma con una migliore tollerabilità.
Lo zenzero può essere consumato fresco, essiccato, in polvere, sotto forma di tè o come integratore. Troppo zenzero potrebbe causare disturbi gastrointestinali come bruciore di stomaco o irritazione gastrica. Non è raccomandato per chi assume farmaci anticoagulanti.
L'artiglio del diavolo, noto anche come Harpagophytum procumbens, è una pianta originaria del Sud Africa, le cui radici sono ampiamente utilizzate nella medicina tradizionale per il trattamento di dolori articolari, muscolari e infiammazioni.
Una revisione sistematica pubblicata su Phytomedicine Research ha analizzato diversi studi clinici sull'efficacia dell'artiglio del diavolo nel trattamento dell'osteoartrite e ha evidenziato risultati promettenti nella capacità di riduzione del dolore e dell'infiammazione rispetto al placebo.
L'artiglio del diavolo è disponibile sotto forma di integratore alimentare, tintura, crema o gel per uso topico. È importante consultare un medico prima di utilizzare l'artiglio del diavolo, se si è in gravidanza, in allattamento, si soffre di ulcere gastriche o si assumono farmaci anticoagulanti o anti-infiammatori.
L'arnica montana è una pianta nota per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche. I principi attivi principali dell'arnica sono i lattoni sesquiterpenici, come l'elenalina, che contribuiscono a ridurre l'infiammazione e il dolore.
Uno studio pubblicato su The Journal of Alternative and Complementary Medicine ha mostrato che l'applicazione topica di arnica è efficace nel ridurre il dolore e il gonfiore nei pazienti con osteoartrite, con effetti collaterali minimi rispetto ai farmaci tradizionali.
L'arnica è generalmente utilizzata sotto forma di gel, crema o pomata per uso esterno. È importante non applicarla su ferite aperte o pelle danneggiata, e non è raccomandata durante la gravidanza o l'allattamento a causa della sua potenziale tossicità se assunta per via orale.
La Boswellia, nota anche come incenso indiano, è una pianta con forti proprietà antinfiammatorie. La resina estratta dall'albero di Boswellia contiene acidi boswellici, che sono i principali agenti responsabili dell'azione antinfiammatoria.
Gli acidi boswellici inibiscono l'enzima 5-lipossigenasi, responsabile della sintesi dei leucotrieni, che sono molecole infiammatorie. Questo rende la Boswellia particolarmente utile per le condizioni infiammatorie croniche come l'artrite.
Uno studio pubblicato su Phytomedicine ha mostrato che l'estratto di Boswellia è efficace nel ridurre il dolore e migliorare la funzionalità nei pazienti con osteoartrite, dimostrando un profilo di sicurezza favorevole rispetto ai FANS.
La boswelia può essere assunta sotto forma di integratore. In alcuni casi, potrebbe causare disturbi gastrointestinali lievi come nausea o diarrea. Non è raccomandata durante la gravidanza o l'allattamento.
Gli acidi grassi Omega-3, presenti in pesci come salmone, sgombro e sardine, così come in semi di lino e noci, sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie. Gli omega-3 includono EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), che giocano un ruolo cruciale nella modulazione della risposta infiammatoria.
Gli Omega-3 competono con gli acidi grassi Omega-6, che sono precursori delle molecole infiammatorie. Aumentando l'assunzione di Omega-3, si può ridurre la produzione di queste molecole infiammatorie, diminuendo l'infiammazione sistemica.
Una meta-analisi pubblicata su Journal of Clinical Lipidology ha evidenziato che l'assunzione di integratori di Omega-3 riduce i livelli di proteina C-reattiva (CRP), un marker dell'infiammazione, nei soggetti con condizioni infiammatorie croniche.
Gli omega-3 possono essere assunti tramite determinati cibi o come integratore.
Tra gli antinfiammatori naturali non si può non nominare il resveratrolo, un composto presente nell'uva rossa, nel vino rosso e in alcune bacche. Noto per le sue potenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, questo polifenolo può modulare diverse vie infiammatorie, diventando un potente strumento per gestire l'infiammazione cronica.
Il resveratrolo agisce attraverso l'inibizione delle vie di segnalazione infiammatorie, riducendo la produzione di molecole infiammatorie come le citochine e i fattori di trascrizione.
Uno studio pubblicato su Journal of Nutritional Biochemistry ha dimostrato che il resveratrolo può ridurre significativamente i livelli di marker infiammatori nei pazienti con malattie cardiovascolari, suggerendo un potenziale ruolo nella prevenzione e nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche.
Il resveratrolo è presente nell' uva rossa, nel vino rosso e in alcune bacche, ma può essere assunto anche come integratore. In dosi elevate, potrebbe causare disturbi gastrointestinali lievi. Potrebbero verificarsi interazioni con i farmaci anticoagulanti e non è raccomandato durante la gravidanza.
Nell'ambito della ricerca sugli antinfiammatori naturali, la curcumina e il cannabidiolo (CBD) emergono come due dei più potenti agenti antinfiammatori disponibili. Entrambi hanno dimostrato la capacità di ridurre la produzione di citochine infiammatorie e alleviare l'infiammazione cronica in modo efficace e sicuro.
Per eliminare l'infiammazione in modo naturale è importante seguire uno stile di vita sano, fare attività fisica e prediligere una dieta ricca di cibi antinfiammatori come frutta, verdura, pesce e spezie come curcuma e zenzero. Anche il cannabidiolo (CBD) può contribuire a ridurre l'infiammazione nel corpo.
Vuoi approfondire il tema?
Scarica la guida gratuita e ricevi subito il 15% di sconto.
Hai mai sofferto di dolori cervicali o dolori al collo? ll collo è una parte del nostro corpo molto...