1^ Congresso Nazionale SIRCA, Società Italiana Ricerca Cannabis
Si terrà domani a Firenza, il 1^ Congresso Nazionale Sirca, la Società Italiana Ricerca Cannabis...
INDICE
Agendo come modulatore del sistema endocannabinoide, il CBD supporta efficacemente l'organismo in caso di ansia e stress, lenisce il dolore cronico e acuto e migliora la qualità del sonno. Pur non essendo un farmaco, ha effetti antinfiammatori, analgesici e ansiolitici e nessun effetto psicoattivo.
Il cannabidiolo (CBD) è un cannabinoide presente nelle piante di cannabis sativa. Al contrario del più conosciuto tetraidrocannabinolo (THC) però, il CBD è legale perchè non produce effetti psicoattivi ma numerosi effetti benefici.
Gli effetti positivi del CBD sull'organismo sono da attribuire alla sua interazione con il sistema endocannabinoide di noi esseri umani.
Il sistema endocannabinoide è un sistema che serve a regolare determinate funzioni fisiologiche fondamentali, tra cui dormire, mangiare, provare piacere o dolore. È un sistema costituito da recettori specifici che hanno una struttura molto simile a quella dei cannabinoidi prodotti dalle piante di canapa. Si chiamano infatti cannabinoidi endogeni. Proprio per questa corrispondenza strutturale, il CBD viene riconosciuto dal sistema e riesce a interagirci.
Può capitare che il sistema endocannabinoide non funzioni come dovrebbe, a causa di situazioni temporanee che ne causano l’alterazione, per esempio l'ansia, lo stress, un trauma fisico o magari un radicale cambio di abitudini.
In caso di squilibrio, il CBD funziona come un regolatore e contribuisce a rimettere in equilibrio il sistema. In particolare, interagisce con i recettori CB1 e CB2, che hanno una funzione fondamentale nella regolazione del dolore, della fame, del sonno e dell'umore.
Tramite questa interazione, il CBD è in grado di supportare il corpo in caso di dolore, disturbi dell'umore e insonnia.
Con l'uso del CBD quindi, l'organismo viene supportato e assistito nel processo del sonno, nella modulazione dell'umore e nella modulazione della percezione del dolore.
Il CBD può essere d'aiuto per le seguenti problematiche:
Pur non essendo un farmaco, il CBD ha effetti ansiolitici e calmanti, può aiutare in caso di ansia generalizzata, ansia da prestazione, stress cronico, sindrome da burn-out e e disturbi dell’umore.
Sfera sessuale
Il CBD aiuta ad abbassare l'ansia da prestazione, favorisce la produzione di serotonina ed è un ottimo lubrificante vasodilatatore.
Dolore
Il CBD è un antinfiammatorio naturale, che può supportare il corpo in caso di dolore cronico, emicrania, dolori mestruali e dolori articolari.
Sonno
Insieme a molecole appositamente selezionate, il CBD è un ottimo alleato per migliorare la qualità del sonno, favorire l’addormentamento, migliorare la fase del sonno rem e ridurre la problematica dei frequenti risvegli notturni.
Sport
Il cannabidiolo è un ottimo principio attivo per chi pratica sport: aiuta a ridurre i dolori articolari e a favorire il recupero muscolare. Aiuta a l’ansia da prestazione pre-gara e aiuta atleti sotto pressione a dormire meglio.
Pelle
Utilizzato a livello topico il CBD fornisce un supporto infiammatorio in caso di acne e psoriasi. Svolge un'azione antiossidante sulla pelle e contribuisce a regolare la produzione di sebo.
Animali
L'olio di canapa con CBD viene utilizzato come rimedio naturale in veterinaria naturale per supportare cani e gatti in caso di dolori articolari, artrite, reumatismi, ansia da separazione e stress.
Uno studio sugli effetti del CBD ad ampio spettro sull'ansia ha monitorato gli indicatori primari che misurano l'ansia e degli indicatori secondari che misurano l'umore, il sonno, la qualità della vita e le capacità cognitive, dopo l'assunzione di CBD ad ampio spettro per 4 settimane.
Gli indicatori di ansia si sono significativamente ridotti alla 4 settimana ma la riduzione del livello di ansia era riscontrabile già dalla 1 settimana. Il CBD è stato ben tollerato e nessuna intossicazione o eventi avversi gravi segnalati. Alcuni effetti collaterali minori, tra cui sonnolenza e secchezza delle fauci, sono stati segnalati di rado.
Un team di ricerca ha effettuato uno studio sull'utilizzo del CBD nella dipendenza da oppioidi (OUD), somministrando 600 mg di cannabidiolo al giorno, per via orale e per 3 giorni consecutivi, a soggetti in astinenza da oppioidi che non assumevano normali farmaci per la disintossicazione come metadone o la buprenorfina. I risultati hanno evidenziato che il CBD può essere utile nel supportare la fase di astinenza di chi soffre di dipendenza da oppiacei. Interagisce infatti con alcuni recettori che hanno a che fare con la mediazione del desiderio della sostanza e supporta il corpo nel ridurre i segnali di desiderio.
Uno dei capitoli di una ricerca sul trauma cranico si concentra invece sugli effetti del CBD sulla lesione cerebrale traumatica (TBI). Lo studio parte dal dato che dopo una lesione, il sistema endocannabinoide si attiva per cercare strategie di autoriparazione e si concentra quindi sul potenziale terapeutico del CBD, che attraverso la sua interazione con i recettori, aiuta a modulare e tenere in equilibrio il sistema endocannabinoide supportandolo nella sua azione riparatrice.
Questo studio sugli effetti della cannabis medica spiega come l'uso del CBD riesca a modulare la nocicezione di pazienti, ovvero la percezione delle sensazioni dolorose e la frequenza dei sintomi dolorosi attraverso l'interazione con il sistema endocannabinoide.
Secondo le indicazioni fornite da Juliana Birnbaum e Leonard Leinow nel libro: CBD: A Patient's Guide to Medicinal Cannabis Healing without the High, pubblicato dalla North Atlantic Books, il dosaggio del CBD andrebbe suddiviso in micro dosaggio, dosaggio standard e macro dosaggio e sarebbe opportuno iniziare gradualmente, monitorando gli effetti del principio attivo sul proprio corpo.
Microdosaggio: da 1 a 30 mg di CBD al giorno
Dosaggio standard: da 20 a 50 mg di CBD al giorno
Macrodosaggio: da 50 a 100 mg di CBD al giorno
Se lo desideri, puoi approfondire il tema del dosaggio del CBD.
In 1 goccia di olio di CBD al 10% ci sono circa 5 mg di CBD. 1 goccia di olio di CBD al 5% contiene circa 2.5 mg di CBD. 1 goccia di olio di CBD al 15% contiene circa 7.5 mg di CBD. 1 goccia di olio di CBD al 24% contiene circa 12 mg di CBD.
Se assunto sotto forma di olio per via sublinguale, il CBD fa effetto più rapidamente, dai 20 ai 60 minuti dopo l'assunzione. Le capsule di CBD possono impiegare dai 30 ai 120 minuti per fare effetto. Utilizzato in caso di dolore per uso topico, fa effetto dopo circa 20 minuti.
Gli effetti del CBD possono durare dalle 2 alle 6 ore se viene assunto sotto forma di olio, dalle 4 alle 8 ore se viene assunto sotto forma di capsule di CBD e dalle 2 alle 4 ore se utilizzato per uso topico.
Si tratta di una stima approssimativa che varia in base a fattori come il dosaggio e il metabolismo di ciascun individuo.
Diversi studi hanno cercato di indagare i potenziali effetti del CBD in caso di dosaggi massici. Essendo spesso utilizzato in ambito clinico, non è stato particolarmente complicato osservarne effetti positivi e effetti negativi.
È importante sottolineare che anche in casi di sovradosaggio non sono stati mai riscontrati effetti collaterali gravi, né è mai stato riportato alcun caso di overdose di cannabis sativa.
Tuttavia potrebbero esserci, ad altissimi dosaggi, solitamente utilizzati in una dimensione clinica, alcuni effetti negativi.
Ecco i principali effetti collaterali che il CBD può provocare utilizzato in dosi molto elevate:
Gli effetti del CBD possono influire su gravidanza e allattamento, ecco perchè il principio attivo NON va utilizzato in queste circostanze.
Niente di preoccupante come hai visto, ma di seguito potrai trovare i link agli studi che parlano di alcuni degli effetti collaterali più comuni e alcune piccole soluzioni.
Niente da temere, ma essere informati a 360° ti aiterà a stare più tranquilli.
Come abbiamo visto, un piccolo effetto avverso potrebbe essere legato ad un eccessivo senso di secchezza delle fauci, dovuto ai recettori cannabinoidi presenti nelle ghiandole submandibolari che sono responsabili della produzione di saliva. L’attivazione di questi recettori altera la produzione salivare portando alla secchezza della bocca. Bevi dell'acqua e respira, passerà prestissimo.
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che l'assunzione elevata di CBD potrebbe creare una sorte di effetto vertigine associato magari ad un calo della pressione sanguigna. In questo caso potrebbe essere sufficiente mangiare qualcosa di dolce come della frutta o della cioccolata per sentirsi di nuovo in forma.
Un secondo effetto “collaterale” del cannabidiolo potrebbe essere un eccessivo stato di relax e sonnolenza. Prova a goderti il relax e non metterti alla guida, una bella dormita e ti sveglierai benissimo.
L'interazione del CBD con i farmaci è un argomento che merita il suo spazio. Proviamo a riassumere le informazioni più importanti. La maggior parte delle prove che abbiamo su come il CBD potrebbe influenzare l’assunzione delle sostanze chimiche contenute nei farmaci, arrivano dai numerosi studi fatti sul CBD e i farmaci antiepilettici.
Il CBD è un cannabinoide estremamente sicuro. Nel caso si stiano assumendo farmaci però, è consigliabile consultare il proprio medico prima di iniziare a utilizzarlo.
Il CBD potrebbe, infatti, interagire con l'assunzione di farmaci, in particolare può incidere sul metabolismo epatico della famiglia CytP450. Questa famiglia di enzimi, di cui il CBD può essere un importante inibitore, si occupa del metabolismo di diversi farmaci. Potrebbero quindi verificarsi le seguenti condizioni, che sarebbe meglio evitare nonostante non si tratti necessariamente di effetti collaterali:
Per godere a pieno degli effetti positivi di questo principio attivo, ti consigliamo di scegliere solo prodotti a base di CBD certificati e di farne un uso graduale e consapevole.
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