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Semi di canapa ad alto contenuto di principio attivo

    INDICE

A differenza delle altre piante che ne hanno pochi, la cannabis sativa sembra essere una vera e propria officina di principi attivi. Ciascuna varietà sembra offrire soluzioni naturali a molte patologie. È per questo motivo che il mercato farmacologico in primis ma anche quello alimentare e cosmetico scelgono di investire nei principi attivi della cannabis.

A determinare la qualità della canapa che coltiviamo, oltre alla scelta nelle modalità di coltivazione, sono i semi di canapa che scegliamo.

Prima di parlarvi dei nostri semi di canapa selezionati e dell’importanza della certificazione, vediamo quali sono questi principi attivi, in particolare quelli senza alcun effetto psicotropo, e perché se ne parla così tanto.

Cosa sono i principi attivi della cannabis e come si formano

La Cannabis Sativa contiene moltissimi principi attivi, racchiusi in ogni singolo seme di canapa pronto a germogliare.

Parliamo di oltre seicento composti tra terpeni, acidi grassi, aldeidi, flavonoidi, idrocarburi, cannaflavine e, naturalmente, i cannabinoidi. Sono più di 120 i cannabinoidi individuati fino a oggi, i più conosciuti sono il tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo (CBD) e il cannabigerolo (CBG).

Di recente alcuni ricercatori italiani si stanno occupando di una nuova classe di cannabinoidi, che sembrerebbe essere molto promettente in termini di potenzialità farmacologiche.

I cannabinoidi e i terpeni si concentrano nei tricomi e si sviluppano dalla fase vegetativa fino alla fase di fioritura; gli altri principi attivi, che sarebbe meglio definire sostanze nutritive sono maggiormente concentrati nei semi e nell’olio che si produce da essi.

Il principale principio attivo della cannabis e anche il più conosciuto nel bene e nel male, è il tetraidrocannabinolo, meglio conosciuto come THC.

Questa molecola, come tutti i fitocannabinoidi, è in grado di interagire con il nostro sistema endocannabinoide e ha numerose proprietà benefiche. Possiede però, anche un effetto psicotropo, che può essere più o meno potente a seconda del contenuto di THC.

Il THC è legale ma solo nelle formulazioni di cannabis medica, distributa da Enti autorizzati; anche in Italia, la coltivazione di piante con contenuto di THC è autorizzato e permesso; anche le Farmacie hanno la possibilità di preparare determinate preparazioni a base di THC per determinate patologie.

Tuttavia, tra i cannabinoidi prodotti dalla cannabis sativa, ce ne sono alcuni che, come vedremo non hanno alcun effetto psicotropo e sono legali. Parliamo del CBD e del CBG, due principi attivi prodotti da alcune varietà di cannabis, che costituiscono la base della cannabis light, legale ormai già da qualche anno sia in Italia che in altri paesi.

I prodotti a base di questi principi attivi sono legali, purché la percentuale di THC sia inferiore allo 0,2%.

Qui entra in gioco la certificazione del nostro seme di canapa che, oltre a garantirci una serie di caratteristiche peculiari della varietà, ci dà la sicurezza che resterà stabile, una volta cresciuta, anche dal punto di vista del contenuto di THC.

CBD e CBG e in generale tutti i cannabinoidi, per rilasciare al meglio le loro proprietà terapeutiche e interagire con il nostro sistema endocannabinoide e i nostri recettori cb1 e cb2, lavorano in sinergia con tutti gli altri principi attivi presenti sulla pianta. È quello che viene chiamato “effetto entourage”. Il primo a parlare di effetto entourage fu il biologo e ricercatore Mechoulam, lo stesso che nel 1963 descrisse la struttura chimica del CBD.

 

Enectaliana semi di canapa certificati

Che cos'è il CBD?

Il CBD o cannabidiolo è uno dei principi attivi presenti sulla pianta di cannabis, probabilmente il principale principio attivo prodotto dopo il THC.

Il primo ad estrarre questo cannabinoide dalla pianta di cannabis sativa fu Roger Adams, un ricercatore di Harvard. A continuare le ricerche ci pensò appunto Mechoulam, già noto come grande esperto e studioso di cannabis sativa e cannabis indica.

Quello che il ricercatore scoprì è che la struttura del CBD era diversa da quella del THC e queste differenze fanno sì che il cannabidiolo non abbia alcun effetto psicotropo, né effetti collaterali, seppur assunto in dosi massicce. 

Si accorsero però che proprio come il THC, anche questo cannabinoide aveva diverse proprietà terapeutiche che valeva la pena approfondire. Questo, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80, spinse Mechoulam e altri numerosi gruppi di ricerca a sperimentare il CBD, sotto forma di olio, a scopo farmacologico.

Questo principio attivo della cannabis, si è rivelato efficace nel trattare numerose patologie, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche ma soprattutto antiepilettiche.

In particolare, questo ultimo dato fu un enorme passo avanti che aveva il potenziale per migliorare la vita di tantissime persone affette da epilessia. All’epoca però, il potenziale del CBD fu ignorato a causa dei pregiudizi nei confronti della cannabis sativa.

Oggi, può essere affermato con convinzione che le ricerche di quegli anni non furono vane. Il CBD è diventato il principio attivo alla base di un farmaco antiepilettico approvato in tutta l’Europa e presente da poco anche nel mercato farmaceutico italiano.

Sembra che questo farmaco, che si chiama Epidyolex, si riveli particolarmente utile nei bambini che spesso presentano problemi di farmaco resistenza o non reagiscono bene agli effetti collaterali dei farmaci sintetici, spesso molto pesanti.

Dopo questo successo, il cannabidiolo continua a essere tra i principi attivi più interessanti per il settore farmaceutico, ma anche per l’alimentare e il cosmetico, grazie alle sue caratteristiche e proprietà.

Riassumiamole:

  • non ha alcun effetto psicotropo
  • ha proprietà antiossidanti
  • ha proprietà antinfiammatorie
  • ha proprietà antibatteriche
  • è in grado di contrastare il dolore cronico
  • è efficace contro l’emicrania e i dolori mestruali
  • allevia le tensioni muscolari
  • aiuta a combattere l’insonnia
  • contrasta i disturbi dell’umore
  • stimola l’appetito

Il CBD è contenuto in determinate varietà di cannabis. Le infiorescenze possono essere fumate, o assunte tramite vaporizzazione. Esistono però numerosi prodotti a base di CBD, che sono molto richiesti dal mercato e che è possibile ottenere tramite estrazione da infiorescenze o estrazione da biomassa. Vediamo quali sono i principali prodotti a base di CBD:

  • infiorescenze di cannabis light (devono essere utilizzate per inalazione o vaporizzazione ma possono anche diventare un ingrediente per una ricetta in cucina.)
  • olio di CBD (può essere utilizzato per via orale o per uso topico)
  • cristalli di CBD (uso orale)
  • hashish al CBD (può essere utilizzato per inalazione o vaporizzazione, dopo essere stato preparato)
  • e-liquid per la sigaretta elettronica (un’alternativa al tabacco)
  • edibili (esistono confetti e cioccolatini a base di CBD ma anche diversi prodotti da forno già pronti)
  • creme e lozioni (particolarmente apprezzate nelle cure acneiche o in quelle anti age)

Come avrete notato, grazie alla sua versatilità il CBD è pronto a soddisfare le esigenze di diverse fette di mercato, tutte estremamente floride. Non è però, l’unico cannabinoide, senza alcun effetto psicotropo, a essere ricercato in questo momento dai consumatori di cannabis light e di prodotti a base di cannabis.

Enectarol semi di canapaChe cos'è il CBG?

CBG è l’acronimo di cannabigerolo, uno dei principali principi attivi presente sulla pianta di cannabis. Privo di qualsiasi effetto psicotropo come il CBD, ha numerose proprietà terapeutiche che hanno destato l’interesse della comunità scientifica, ormai abituata ai successi dei principi attivi della cannabis sativa nella sua applicazione come cannabis terapeutica.

Scoperto tardi rispetto altri cannabinoidi, il CBG sorprese i ricercatori per una particolarità: l’essere la molecola precursore di tutti gli altri cannabinoidi.

Questo significa che durante la sintesi dei cannabinoidi, il CBG, che è il primo cannabinoide ad essere prodotto dalla pianta, si tramuta il CBGA (la forma acida del CBG) , una molecola in grado di disintegrarsi per sintetizzare THC E CBD.

Intuendone il potenziale, alcuni canapicoltori hanno cominciato ad ibridare diverse varietà al CBG, che è diventato il secondo principale principio attivo della canapa industriale e al momento è un principio attivo nuovissimo sul mercato.

Questo probabilmente per via della sua capacità di interagire con il nostro sistema endocannabinoide e per le numerose proprietà terapeutiche, alcune in comune con il CBD, altre sue peculiari.

Vediamo quali sono le proprietà più importanti:

  • è in grado di contrastare il glaucoma e la pressione intraoculare
  • è efficace in caso di coliti o disturbi a carico dell’apparato intestinale
  • può aiutare a contrastare i disturbi metabolici e l’accumulo di lipidi
  • mitiga l’aldosio reduttasi, l’enzima responsabile dello stress ossidativo
  • è risultato valido nel trattamento di alcune patologie neurodegenerative come il morbo di Huntington
  • ha proprietà antibatteriche
  • migliora l’aspetto della pelle acneica
  • contrasta il dolore cronico, i dolori mestruali e l’emicrania
  • aiuta in caso di attacchi di panico
  • ha proprietà rilassanti e distensive

Nonostante sia una novità, c’è già una grandissima richiesta di prodotti a base di CBG. Dal cannabigerolo è possibile ottenere tutto quello che può essere ottenuto dal cannabidiolo. Quindi, oltre le infiorescenze, che è possibile fumare o vaporizzare, si possono ottenere altri prodotti:

  • Cristalli di CBG (da utilizzare per via sublingueale, sciolti nell’acqua o mescolati ad una pietanza)
  • Olio di CBG (da utilizzare per via orale o direttamente sulla pelle)
  • E-liquid (una ulteriore alternativa naturale al tabacco)
  • Hashish al CBG (da utilizzare come tutte le altre varietà di hashish)
  • Edibili (ancora rari ma già in commercio)
  • Cosmesi (proprio come il CBD viene impiegato nella preparazione di creme viso e corpo e in altri prodotti cosmetici come bagnoschiuma, shampoo, etc.

Coltivazione di canapa con semi certificatiColtivare canapa con semi certificati

La Cannabis sativa può essere coltivata legalmente, ma ci sono alcune regole che devono essere rispettate come previsto dalla Legge 242/2016 (Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa).

In breve, la percentuale di THC deve oscillare tra lo 0,2 e lo 0, 6%, qualora lo superasse non sarebbe più considerata canapa industriale o cannabis light. 

I semi di canapa devono essere certificati. Tutti i semi di canapa certificati sono iscritti in un Catalogo Comune Europeo e sono contraddistinti da un cartellino distintivo, che ogni coltivatore è obbligato a conservare per un tempo minimo di dodici mesi dalla semina (da poter presentare alle autorità che lo richiedessero).

Oltre che assicurarci di essere a norma dal punto di vista legale, un seme di canapa certificato ci dà diverse garanzie non solo sulla qualità del prodotto finale, ma anche sulla resa del raccolto e sulle caratteristiche della varietà e coltivazione.

Nello specifico, acquistare un seme di cannabis certificato ci assicura:

  • La stabilità della varietà: significa che anche quando saranno mature, le piante conserveranno le stesse caratteristiche in termini di contenuto di principi attivi, di profilo terpenico e anche e soprattutto in percentuale di THC. Non è raro che in alcune varietà instabili, provenienti da semi non certificati e quindi non puri, sia rilevabile da un certo punto in poi una presenza di THC maggiore, che andrebbe a compromettere così il raccolto dal punto di vista normativo.

  • Un alto tasso di germinazione: quasi ogni seme di canapa certificato è destinato a germogliare, cosa che gli esperti ritengono non possa esser detta per i semi non certificati. Il tasso di germinazione è il rapporto produttivo tra il numero di semi piantati e l’effettiva germinazione degli stessi. La certificazione europea prevede che non sia inferiore al 70%. È un elemento molto importante da prendere in considerazione prima di fare un investimento agricolo in sementi.

  • Purezza varietale: un seme certificato produrrà una genetica pura, che è stata certificata proprio per quelle sue specifiche e particolari caratteristiche, che manterrà intatte durante tutte le sue fasi di crescita.

  • Tracciabilità del materiale: di un seme di canapa certificato conosciamo l’origine specifica. Inoltre, deve passare determinati test di qualità. Le modalità di conservazione rispettano rigidi protocolli di igiene e sicurezza e i semi sono sempre freschi e pronti per essere piantati.

La certificazione quindi, oltre ad essere un obbligo legale è la prima sicurezza per chi acquista di aver fatto un buon investimento.

Semi certificati ad alto contenuto di CBD: Enectaliana

Enecta e Green Valley propongono una nuova varietà di semi di cannabis certificati al cannabidiolo.

Con una percentuale di CBD molto alta che va dal 5 all’8% e una presenza di THC inferiore allo 0,2% che la rende perfettamente conforme alle normative vigenti, Enectaliana è una varietà progettata per essere versatile, performante e produttiva.

enectaliana semi di canapa

Si tratta di una varietà estremamente stabile da punto di vista genetico, che si adatta facilmente ai substrati naturali e a tutti di tipi di condizioni ambientali.

Ha un profilo terpenico molto ricco e ricercato che le conferisce un aroma naturale e fruttato, molto appetibile nel caso venga utilizzata sotto forma di infiorescenza.

È in grado di dare il massimo in termini di produttività, con un tasso di germinazione del 95% che supera di gran lunga la maggior parte delle varietà in commercio. Il grande pregio di Enectaliana è quello di essere una varietà da infiorescenza perfetta, che però soddisfa anche tutti i criteri previsti per l’estrazione di biomassa e si distingue per la quantità di principio attivo.

Enectaliana è adatta alla produzione di infiorescenze e alla coltivazione di canapa industriale a scopo farmaceutico, alimentare o cosmetico.

Semi di canapa ad alto contenuto di CBG: Enectarol

Enectarol è una nuovissima varietà al cannabigerolo.

Enectarol costituisce una vera eccezione nel mondo della canapa industriale con una percentuale di CBG tra 4-6 %. Il valore aggiunto è che Enectarol può essere utilizzata anche per la produzione di biomassa e la relativa estrazione, soddisfacendo tutti i criteri richiesti.

Enectarol CBG semi di canapa certificati

È una varietà ricca di principi attivi, con un profilo terpenico naturale ma complesso, che la rende ottima anche per la produzione di infiorescenze.

Proprio come Enectaliana è solida e stabile e, come lei, ha un tasso di germinazione molto superiore alla media: 80%.

Si adatta bene sia alle coltivazioni in interno che in esterno e ha una resa molto abbondante. Particolarmente adatta alla produzione di fibra, è ideale anche per i prodotti ad uso alimentare e cosmetico e per la produzione di tutti i prodotti a base di CBG.

Entrambe le nostre varietà di semi di cannabis sono certificate, costituiscono una novità assoluta nel mondo della canapa industriale in termini di principi attivi e vengono prodotti seguendo le linee guida GACP (Good Agricultural and Collection Practices for medicinal plants) e i protocolli HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points).

Durante tutta la filiera monitoriamo ogni passaggio produttivo attraverso rigidi step di controllo, riuscendo così a garantire elevati standard di qualità e sicurezza.

 

Per ulteriori informazioni potete contattare il nostro distributore ufficiale: Enecta Farm

Prontuario Agricolo Coltivazione Cannabis Sativa L

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