Secondo diverse ricerche scientifiche che andremo ad analizzare, il CBD può supportare il corpo in caso di dolore cronico e dolore acuto. Le sue proprietà analgesiche lo rendono uno dei principi attivi più utilizzati per gestire il dolore in modo naturale.
La maggior parte dei nostri clienti utilizza il CBD come antidolorifico per via orale, scegliendo una percentuale tra il 10% e il 24%. Ecco una panoramica dei nostri prezzi.
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Olio di CBD 5% | 10 ml a 21,95 euro | ||
Olio di CBD 10% | 10 ml a 31,95 euro | 30 ml a 84,95 euro | |
Capsule di CBD 10% | 30 capsule a 31,95 euro | ||
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Grazie alla sua azione sul sistema endocannabinoide, che andremo ad approfondire nei prossimi paragrafi, il CBD (cannabidiolo) riesce ad avere un effetto antidolorifico molto potente.
Questo cannabinoide prodotto dalle piante di canapa è sicuro, ben tollerato e non invasivo, come spesso accade con altre sostanze, per esempio con i farmaci utilizzati per il dolore. Il cannabidiolo ha ottenuto molti consensi dalla comunità scientifica, grazie alla sua sicurezza e tollerabilità e ai suoi numerosi effetti benefici. Considerate per esempio che il Bedrocan, una varietà di cannabis terapeutica, ha un’altissima concentrazione di CBD ed è perfettamente sostituibile con l'olio di CBD al 10%.
Potete sperimentare i benefici dell' olio di CBD come antidolorifico in caso di:
In una revisione sistematica per determinare l'efficacia e la sicurezza del cannabidiolo (CBD) per il dolore cronico del 2022, viene suggerito che il CBD possa essere un'ottima alternativa agli oppioidi nel trattamento del dolore cronico. Quando il CBD è di alta qualità e in forma pura, è sempre ben tollerato e non risulta mai tossico per l'organismo. Per giungere a questa conclusione sono stati esaminati circa 2298 articoli, con dati relativi a persone maggiorenni che hanno utilizzato CBD per supportare il corpo in presenza di un dolore che andava avanti da più di 3 mesi, quindi di fatto un dolore cronico. Sempre secondo questa revisione, il CBD migliora, oltre che i sintomi del dolore cronico, anche la qualità del sonno e la qualità della vita.
Uno studio sugli effetti del CBD sull'emicrania del 2023 si sofferma sull'efficacia del CBD nella prevenzione di stati episodici e cronici come l'emicrania, mettendo in luce il rischio ridotto di causare cefalea provocata da uso eccessivo di farmaci. L'articolo sottolinea come il cannabidiolo abbia un potenziale nel migliorare le condizioni correlate alla cefalea, come l'ansia.
Un altro studio su CBD e osteoartrite mostra che questa molecola può essere utilizzata come terapia sicura per trattare il dolore dell'osteoartrite a livello locale e per bloccare le fasi infiammatorie acute che determinano la progressione della malattia e la neuropatia articolare.
Un articolo su CBD e dolore neuropatico del 2023 sottolinea come grazie alla sua interazione con il sistema endocannabinoide, il CBD risulti efficace nel prevenire il dolore neuropatico.
Uno studio sull'utilizzo del CBD nel dolore acuto e cronico suggerisce che una combinazione di THC e CBD dia sollievo dal dolore a pazienti affetti da fibromialgia, dolore cronico non specificato e dolore neuropatico. Inoltre, non avendo effetti psicoattivi, il CBD viene preferito negli adulti anziani.
Il CBD agisce sul sistema endocannabinoide. Quello che questo principio attivo fa è andare a rimodulare tutti i meccanismi dei neurotrasmettitori. In particolare, il CBD evita che i due principali endocannabinoidi endogeni, ossia anandamide e glicerolo, si degradino troppo rapidamente.
Si tratta di due endocannabinoidi responsabili di diverse funzioni fisiologiche, tra cui la gestione dell'umore e la percezione del dolore.
Nel caso del dolore, il CBD va a rafforzare in modo naturale un sistema di protezione e rimodulazione del dolore che possediamo già. Il dolore, infatti, non è altro che un sistema di allarme, che non dovrebbe mai diventare cronico e che il sistema endocannabinoide riesce a modulare. A volte però, ha bisogno di un boost.
I recettori su cui agisce il CBD sono presenti soprattutto nei tessuti periferici, in particolare il muscolo striato e quello liscio. Agendo su questi recettori, il CBD riesce a esercitare un'azione decontratturante e antispastica, rimodulando pian piano il processo infiammatorio.
Abbiamo parlato dei possibili effetti collaterali del CBD con il Dr Calvanese, in una video intervista su CBD e dolore. Secondo il dottore, il CBD è un principio attivo sicuro. Non provoca effetti collaterali se non lievissimi, quando assunto in dosi massicce. Gli effetti aversi potrebbero essere:
Un elemento fondamentale a cui prestare attenzione però, è la provenienza delle piante di cannabis, la materia prima da cui il CBD viene estratto. Il CBD deve essere certificato, ecco perchè per non incappare in spiacevoli effetti collaterali bisogna scegliere prodotti sicuri e tenere sotto controllo il dosaggio. Se vuoi approfondire l'argomento dosaggio, leggi l' articolo dedicato a CBD e dosaggio
Se vuoi approfondire l'argomento dosaggio, leggi l' articolo dedicato a CBD e dosaggio.
Per fare acquisti sicuri dovrai prestare attenzione ad alcuni fattori: