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Il 19 novembre 2019 il Dipartimento dell’Agricoltura del Colorado ha inserito nell’elenco dei tipi di canapa di cui è consentita la produzione, due nuove varietà di semi, prodotte da Enecta.

Si tratta di Enectarol, genetica con alto contenuto di cannabigerolo (CBG) e di CarmaEnecta, una varietà con uno spiccato contenuto di cannabidiolo (CBD). Le due nuove genetiche ottenute da Enecta affiancano così le tredici diverse varietà di canapa industriale attualmente già registrate da Enecta in Europa

Perché in Colorado?

La scelta di registrare le due nuove varietà genetiche di canapa industriale presso il Dipartimento dell'Agricoltura del Colorado è stata mirata. Si tratta della prosecuzione di un percorso di impegno e ricerca da parte di Enecta, che in questo caso rientra nel  programma di Certificazione dei Semi di Canapa, promosso e concertato dal Dipartimento dell'Agricoltura del Colorado insieme a The Colorado State University Agricutlure Experimental Station e l'Associazione dei coltivatori di semi del Colorado.

Lo stato nordamericano beneficia di un clima e una latitudine simili all'Italia, in grado di garantire adattabilità e affidabilità della genetica. Il clima del Colorado non si discosta da quello che caratterizza le aree in cui risiede la maggior parte delle coltivazioni domestiche di GreenValley, partner di Enecta, in Abruzzo. Green Valley è l’azienda agricola partner ufficiale di Enecta nelle coltivazioni di Cannabis finalizzate all’estrazione di CBD e altri principi attivi non psicotropi.

Green Valley conduce anche un progetto di ricerca sull’ottimizzazione delle tecniche agronomiche per la coltivazione  della Cannabis sativa L. insieme al CREA-CI, il Centro di ricerca di Cerealicoltura e Colture Industriali del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

 

colorado mountains

 

Alle favorevoli condizioni climatiche del Colorado si associa anche un marcato spirito avanguardistico nel settore della Cannabis, che oggi conta oggi 3.000 licenze commerciali e più di 40.000 persone che lavorano nell'indotto.

Il Colorado sarà quindi uno degli stati che trarrà maggiore vantaggio dal Farm Bill, una legge varata dal Congresso che al suo interno, tra le varie disposizioni che riguardano l'ambito agroalimentare, prevede una parte destinata a regolamentare la canapa industriale e la sua coltivazione; distinguendola in maniera sostanziale dalla Cannabis con contenuto di THC superiore allo 0,3%, e aprendo così diversi scenari per la coltivazione, produzione e distribuzione dei suoi derivati.

 

La certificazione di Enectarol e CarmaEnecta 

Il processo di certificazione si è articolato in due fasi distinte. In primo luogo la richiesta di Enecta di registrare due nuove genetiche è stata presentata alla Variety Review Board (VRB), l’ente incaricato di verificare nei minimi dettagli la “storia” genetica dei semi, e all’Associazione Coltivatori di Semi del Colorado, per valutare la conformità della descrizione dei semi, allegata alla richiesta. Una volta ottenuta l’approvazione da entrambi gli enti, si è passati alle verifiche pratiche.

I test di coltivazione sono stati condotti in diverse località all'interno dello stato, e hanno dimostrato la capacità delle genetiche di adattarsi ai diversi microclimi presenti all'interno del Colorado (nello specifico Fort Collins, Otis, Rocky Ford, Center and Fruita Colorado).

In tutti i casi non sono state registrate variazioni significative nei parametri presi in esame. In ciascuna zona di test, durante la fase di maturità della pianta, sono stati prelevati diversi campioni di infiorescenze dai 5 centimetri più alti della pianta, per un test mirato a valutare la quantità di THC presente. Una volta superati anche questi test, Enectarol E CarmaEnecta sono entrate ufficialmente nel registro delle varietà genetiche consentite nello stato. Si tratta di un successo, che premia ancora una volta l’impegno di Enecta nella ricerca sulle varietà di canapa industriale. 

 

Enectarol e CarmaEnecta

 

Cannabis, impresa e impegno sociale: il caso del Colorado

Nel 2018, il disegno di legge federale (e quindi valido in tutti gli Stati Uniti) sull’agricoltura (il famigerato Farm Bill) ha inserito ufficialmente la canapa tra le sostanze da considerarsi come merce comune. Da quel momento in Colorado è scattata una sorta di frenesia per la coltivazione di canapa, considerando anche la sua posizione di “vantaggio”

Lo stato americano è stato storicamente uno dei primi ad aprirsi alla coltivazione di canapa e, oggi, i coltivatori hanno già a disposizione un “terreno fertile”, metaforicamente parlando. Da quando il Colorado ha legalizzato la cannabis - nel 2014 - l’industria legale della canapa ha prodotto più di 1 miliardo di dollari di entrate statali. Il mercato è in espansione costante. Da quando è nata questa nuova “industria” della canapa, si stima che il ricavato complessivo che ne è generato si attesti sui 6 miliardi di dollari. 

Da questa ricchezza sono derivate grandi conquiste sociali per i cittadini e le cittadine del Colorado. Basti pensare che i soldi versati allo Stato dall’industria della canapa vengono anche investiti in progetti e iniziative sociali. È il caso delle borse di studio per vari gradi d’istruzione (compreso quello universitario), che in Colorado hanno subito un’impennata, e che sono state rese possibili proprio grazie alla cannabis. È in questo modo che centinaia di persone che non si sarebbero mai potute permettere l’accesso all’università, sono state in grado invece di iscriversi proprio grazie ai nuovi fondi disponibili.

I progetti e gli investimenti sul sociale che hanno permesso i soldi delle tasse sulla cannabis si sprecano. È il caso, ad esmpio, della contea di Aurora, che grazie a questi fondi ha fondato l'Aurora Day Center, un luogo di accoglienza per tutte le persone bisognose,  parte di un investimento di 1,5 milioni di dollari finalizzato a combattere le situazioni di povertà e di necessità.

Nel 2018, per il terzo anno consecutivo, la contea di Pueblo ha usato i soldi delle tasse sulla cannabis per finanziare borse di studio, distribuendo 634.000 dollari a 563 studenti. È così che un percorso relativamente breve di apertura nei confronti dell’industria della canapa ha dato il via a un circolo virtuoso, che apre nuove possibilità d’investimento, porta denaro nelle casse degli enti pubblici e permette di sviluppare progetti ad altissimo impatto sociale. 

 

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