CBD e dolori articolari
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Hai mai pensato al fatto che anche i cani proprio come noi essere umani potrebbero essere soggetti ad attacchi di panico? Ebbene sì.
Un disturbo ansioso, un attacco di panico, il disturbo da stress post-traumatico, una fobia, o un problema di salute mentale: possono essere problemi di un essere un umano ma anche di un animale domestico.
Purtroppo, gli animali non hanno modo di spiegarci a parole come si sentono, non possono condividere con noi quello che provano quando vanno nel panico nè spiegarci che cosa gli fa paura.
Fortunatamente però sono meravigliosi comunicatori, ecco perchè diventando buoni osservatori del proprio cane, è possibile imparare molto di loro e di come si sentono.
Chi soffre di attacchi di panico sa che quando sta per arrivarne uno lo si riconosce dal battito cardiaco accelerato, dalla sudorazione nelle mani, dalla sensazione di non respirare e da altri sintomi abbastanza riconoscibili per chi conosce ha già sperimentato un attacco.
Cosa succede al cane invece?
Cane spaventato, sintomi comuni a cui prestare attenzione
Alto grado di attaccamento e ansia da separazione
Di solito, dopo i primi sei mesi, al massimo il primo anno di convivenza, il cane ha compreso e si è integrato in una routine che scandisce il tempo in cui siamo insieme e il tempo in cui sarà da solo e dovrebbe avere chiaro che torneremo.
Se passato questo tempo di adattamento reciproco, il cane continua a seguirci da una stanza all'altra, abbaia e piange ogni volta che andiamo via e manifesta eccessivo entusiasmo al nostro ritorno, potrebbe soffrire di ansia da separazione o sindrome dell'abbandono e vivere un attacco di panico ogni volta che non ci siete.
Precisiamo che il cane è un animale sociale e per stare davvero bene non dovrebbe mai rimanere da solo per più di tre, quattro ore al giorno. Al cane interessa la nostra compagnia e non avere un grande giardino o una grande casa, ecco perchè prima di adottare un cane la cosa più importante da chiedersi è: avrò tempo da dedicargli o resterà solo per la maggior parte del tempo?
Se la risposta è la seconda, meglio aspettare di avere del tempo da dedicargli che renderlo infelice.
Detto ciò, è normale che una cane resti solo in alcuni momenti della giornata. Per fare in modo che lo accetti di buon grado, è importante fargli capire che può sentirsi al sicuro, che è a casa sua, che non c'è motivo di avere paura e soprattutto che torneremo.
Se il problema è la sindrome dell'abbandono però, può essere utile un percorso con un bravo comportamentista.
Leccarsi o leccare qualcosa in modo compulsivo
Se il vostro amico a quattro zampe si lecca compulsivamente una zampa o un'altra parte del corpo oppure lecca voi o un oggetto in particolare con foga e senza accennare a fermarsi, potrebbe soffrire di ansia.
Ovviamente se si tratta di qualcosa che avviene saltuariamente non c'è da preoccuparsi, è del tutto normale che un cane ci lecchi per dimostrare il suo affetto o si lecchi per abitudine o per noia.
Quando questo atteggiamento diventa ossessivo però, potrebbe trattarsi di una vera e propria crisi di ansia o un modo per gestirla. Se ci pensate avviene anche negli esseri umani, che certo non si leccano, ma per gestire l'ansia adottano altri comportamenti che possono risultare fuori controllo. Pensate ai problemi alimentari, alle dipendenze, alle fobie o ai disturbi ossessivo compulsivi come la pulizia maniacale o a quei meccanismi che includono una ripetitività e un iper controllo su un'azione.
Il leccarsi compulsivamente di un cane potrebbe essere il preludio di un attacco di panico imminente o un disturbo del comportamento sintomo di una condizione di ansia generalizzata.
Anche in questo caso può essere utile l'aiuto di un comportamentista cinofilo.
Cercare riparo in luoghi insoliti
Se il vostro cane, solitamente fiducioso e vivace, comincia improvvisamente a nascondersi sotto il letto o sotto un mobile senza un apparente motivo (fuochi d'artificio, rumori eccessivi, trasloco in atto, ricerca di fresco o altri fattori che per il cane possono essere una valida giustificazione per aver cercato quel nascondiglio) potrebbe essere un cane spaventato da qualcosa.
Nascondersi rappresenta un meccanismo di difesa a un evento esterno scatenante.
Sforziamoci di capire se il nascondersi è concomitante a un altro evento (l'arrivo di una persona, un'azione particolare che facciamo involontariamente). Se non riusciamo a trovare nessuna corrispondenza su cui intervenire attivamente, potrebbe essere utile rivolgersi a un comportamentista.
Tremare, tenere la coda tra le gambe e le orecchie indietro, cercare di scappare
Se il cane trema e non è una questione climatica, è decisamente un cane spaventato, è un segnale molto chiaro su cui potete intervenire immediatamente.
La stessa cosa vale per quando il cane cerca di scappare (contesto veterinario escluso) o per quando tiene la coda tra le gambe e le orecchie all'indietro.
Se accade in presenza di altri cani, non forzate il vostro amico a 4 zampe a interagire comunque, se ha paura ha paura. Idem se accade quando sono degli sconosciuti ad avvicinarlo e accarezzarlo.
Se il cane trema e/o cerca di scappare in presenza di un evento o un'azione precisa (temporale, quando utilizziamo scope o aspirapolveri, in presenza di soli uomini o di sole donne) è probabile che abbia dei traumi legati ai suoi primi mesi di vita o che qualcosa o qualcuno lo mettano a disagio.
Possiamo provare a lavorare sulla sua sicurezza mostrandogli pian piano che la scopa serve per pulire e non per punire, che non lo metteremo mai in situazioni minacciose, che con noi può sentirsi al sicuro in presenza di chiunque.
Fissare il vuoto o stare seduto rivolto verso il muro
Se sorprendi spesso il tuo cane a fissare il vuoto o noti che passa molto tempo seduto rivolto verso il muro, potrebbe esserci qualche problema.
Si tratta di un comportamento che può essere riscontrato spesso in cani appena adottati, che hanno passato molto tempo in canile all'interno di pochissimo spazio.
Non forzate il cane, ma stategli vicino sistemandovi accanto a lui, provate a rassicurarlo piano piano prima con la vostra presenza, poi con le carezze. Successivamente provate a stimolarlo con dei giochi, con dei premietti, con un piccolo percorso che lo porti prima a voltarsi e poi a esplorare il resto della casa.
Se nessuna di queste cose dovesse funzionare, potreste davvero valutare di farvi aiutare da qualcuno di competente per ristabilire l'equilibrio del vostro piccolo amico.
Essere mordace
Quando un cane ha paura potrebbe mordere o avere l'istinto di farlo. Si tratta di un meccanismo di difesa istintivo sul quale però è assolutamente necessario lavorare con un esperto del comportamento cinofilo.
Il cane può mordere se viene attaccato ma anche se si sente attaccato. Se il cane arriva a essere mordace con i suoi amici di sempre (umani o animali che siano) significa che è molto stressato e che è necessario lavorare di più sulla sua sicurezza o magari sul possesso.
Se vi accorgete che spesso il vostro cane è spaventato senza motivo e notate uno o più di uno dei sintomi di cui abbiamo parlato, potreste provare, prima di optare per un comportamentista, a valutare se esistono una o più condizioni che rendono il cane stressato sui cui potete intervenire attivamente.
Ecco quali possono essere alcuni fattori che possono provocare ansia nel cane:
Ricordate che sia il CBD che l'olio di canapa, possono essere un valido aiuto per aiutare il cane nei periodi di stress.
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