La Sindrome di Alzheimer e il ruolo della Cannabis
Nell’articolo di oggi affrontiamo il tema del morbo di Alzheimer e di come la cannabis terapeutica...
INDICE
Lo stress può derivare da innumerevoli fattori. Quali sono i rimedi naturali che aiutano a combatterlo?
Lo stress è una risposta funzionale con cui il nostro organismo risponde a uno stimolo violento di varia natura.
Nell’uso contemporaneo e comune del termine, per stress si intende una condizione temporanea o cronica di affaticamento psicofisico, logorio e tensione nervosa.
Si tratta di una reazione davanti a una situazione o a un evento eccezionali, che comporta in ultima istanza un riadattamento dell’individuo, con perdita del normale equilibrio mentale e fisico. Chiunque ha vissuto un periodo della propria vita avvertendo una certa quantità di stress: prima di un appuntamento importante e mentre si guida da ore in mezzo al traffico. Si tratta di un fenomeno normale. Diverso è il caso in cui lo stress sia prolungato nel tempo e ci si “abitui” a vivere in un stato di costante irascibilità, stanchezza o logorio.
Sarebbe impossibile elencare tutte le possibili fonti dello stress per l’essere umano. Ogni individuo porta con sé il proprio vissuto, la propria emotività e la propria capacità di sopportare eventi più o meno stressanti.
È per questo motivo che ci sono persone per cui parlare in pubblico, nel corso di una conferenza ad esempio, non rappresenta il minimo problema.
Per altre, invece, il solo pensiero di esporsi in pubblico provoca un grande stress.
Di seguito elenchiamo alcune delle più comuni cause di stress che si riscontrano nella popolazione generale.
Impossibile da non prendere in considerazione. In un mondo frenetico come quello odierno, il numero di casi di stress provocato dal lavoro è enorme. Scadenze da rispettare, la pressione di colleghi e colleghe e le esigenze dei datori di lavoro possono far emergere facilmente i sintomi di eccessivo stress. Continuare a lavorare sotto questa condizione porta facilmente a una riduzione della concentrazione, a un senso di angoscia e ansia, a un forte pessimismo e, in alcuni casi, a un forte senso di inadeguatezza al compito che si sta svolgendo.
Avere una famiglia può essere molto faticoso. Allo stesso modo possono risultare faticose alcune relazioni sentimentali o di amicizia che, invece che farci stare bene, contribuiscono all’insorgenza dello stress. Lo stress in ambiti come quello famigliare è molto comune e le cause sono abbastanza facili da ricercare. Mille compiti da svolgere, prestare attenzione alle esigenze del partner o dei propri figli, vedere aumentare gli impegni a discapito del proprio tempo libero: sono tutti fattori con cui moltissime persone si sono trovate a dover avere a che fare e che costituiscono cause dello stress.
Chi non l’ha provato? Un esame imminente, un’interrogazione alle porte, un colloquio particolarmente importante. Lo stress derivato dallo studio dipende in gran parte dalle aspettative dell’individuo e dalla paura del giudizio sociale negativo una volta arrivati “in sede d’esame”. È una delle cause più comuni di stress ma sarebbe sbagliato bollare il tutto come “qualcosa di normale in cui ci siamo passati tutti”. Per molte persone questo tipo di ansia prolungata può avere ricadute molto dannose.
Una buona parte della popolazione italiana può dire di aver provato questo genere di stress nel recente passato, a causa della quarantena imposta su tutto il paese. I mesi di quarantena hanno fatto emergere prepotentemente l’importanza di vivere in un ambiente sano, illuminato e ordinato. Troppo spesso si sottovaluta il proprio ambiente di vita come causa di uno stress costante e prolungato nel tempo. Quando, invece, non si presta attenzione a questi elementi cardine della nostra quotidianità - un ambiente sano in cui vivere - si ricade molto spesso nei classici sintomi da stress.
Lo stress può anche emergere nel contesto di una particolare condizione clinica. Anche in questo caso sarebbe impossibile elencare tutte le patologie che possono favorire l’insorgenza di stress nel paziente che ne soffre. Pensiamo però a tutte le persone che hanno bisogno di trattamenti medici costanti e che convivono e lottano con una patologia che le affligge. Lo stress è una manifestazione molto comune degli equilibri che sono stati messi in discussione da una malattia.
Il magnesio è uno dei minerali indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo. In una condizione di forte stress, in genere, si osserva una netta carenza di magnesio che andrebbe integrato in una corretta alimentazione (si può trovare in abbondanza nella verdura e nella frutta, nonché in alcuni cereali integrali). Il magnesio ha una comprovata efficacia contro uno stato ansiogeno e non dovremmo mai soffrirne la carenza.
La melissa vera (Melissa officinalis) è una pianta erbacea aromatica conosciuta fin dall’epoca medievale per le sue spiccate qualità. La melissa viene in genere assunta in tisane o decotti ed è impiegata anche per alleviare i disturbi gastrici. La sua azione calmante è comprovata, visto anche il suo secolare utilizzo come pianta sedativa grazie alla ricchezza di flavonoidi e triterpeni.
Il biancospino (Crataegus monogyna) è un arbusto abbastanza comune, utilizzato come rimedio farmaceutico da tempo immemore. È sempre stato utilizzato come sedativo e antispasmodico. Ha un’azione vasodilatatrice ed è indicato anche nei casi di angina pectoris. È ricco di flavonoidi, fra cui la vitexina che è il principio attivo che conferisce al biancospino le sue qualità sedative naturali. Si tratta del rimedio ideale se soffriamo di ipertensione dovuta allo stress.
Il dragoncello o estragone (Artemisia dracunculus) è una pianta aromatica utilizzata con ottimi risultati in ambito gastronomico. Tuttavia la sua utilità non si ferma in cucina: l’estragone possiede ottime proprietà digestive e antisettiche. Le sue foglie contengono vitamina A e C. Le sue foglie vengono utilizzate per preparare infusi che stimolano l’appetito e riducono ansia e tensione.
Il cannabidiolo è una riscoperta relativamente recente nell’ambito dei rimedi naturali contro lo stress. È il principio attivo non psicotropo della pianta di cannabis e si può trovare in oli e cristalli. Viene impiegato con grande successo da chi soffre di dolore cronico e da chi desidera stemperare una condizione di stress, ad esempio al termine di una giornata di lavoro.
Il cannabidiolo (CBD) viene correntemente usato, tra le altre cose, per la sua efficacia mirata contro lo stress e i disturbi del sonno.
Ponendo il fatto che i prodotti con CBD (che siano eliquid per sigarette elettroniche, cristalli o olii) debbano rispettare rigorosi standard di qualità, l’efficacia di questo principio attivo continua, gradualmente, a guadagnare il consenso della comunità scientifica.
Nel 2015 è stata pubblicata sulla rivista Neuroterapeuthics la revisione degli studi condotti fino a quel momento volti a verificare i potenziali effetti del CBD nel trattare uno stato d’ansia.
I risultati sono molto incoraggianti. La revisione ha preso in esame 49 studi preclinici, clinici ed epidemiologici; e ha incluso anche le ricerche fatte con tecniche di neuroimmagine (le tecnologie che permettono di studiare il metabolismo cerebrale).
Dalla revisione, curata da Esther M. Blessing, Maria M. Steenkamp, Jorge Manzanares e Charles R. Marmar della New York School of Medicine, è emerso che gli studi preclinici hanno dimostrato l’efficacia del CBD nel ridurre l’ansia provocata da molti disturbi come, ad esempio, il disturbo da stress post-traumatico, quello d’ansia generalizzata, quello ossessivo-compulsivo e molti altri.
È del 2018, invece, lo studio degli scienziati dell’Università di Washington, pubblicato sul Journal of Affective Disorders, che ha preso in considerazione un campione di persone decisamente consistente – più di 1.400 volontari e volontarie – per indagare l’efficacia dei prodotti a base di cannabis nei confronti di ansia e stress.
I ricercatori si sono avvalsi di un’applicazione (Strainprint), con cui i partecipanti indicavano i propri dati (raccolti anonimamente), la quantità e il tipo di cannabis usata e, infine, gli effetti riscontrati.
Gli autori dello studio hanno utilizzato i dati d'archivio di Strainprint per comprendere se i sintomi auto-rappresentati di depressione, ansia e stress siano significativamente ridotti dopo l'uso di cannabis, se ci siano differenze di genere in questi effetti, se le interazioni tra THC e CBD prevedano una modifica o una variazione dei sintomi, se il cambiamento dei sintomi vari a seconda della dose, se l'efficacia percepita della cannabis cambi nel tempo, e se i sintomi di base (precedenti all’uso della cannabis) cambino nel tempo.
Per rispondere alle loro domande di ricerca, gli scienziati hanno ricavato i dati d'archivio dall'applicazione per la cannabis medica chiamata Strainprint.
Utilizzando questa applicazione gratuita, i consumatori di cannabis medica possono tenere traccia dei cambiamenti nella gravità dei loro sintomi in funzione dei diversi chemiotipi e dosi di cannabis. Prima di usare l'app per tracciare il loro uso di cannabis medica, gli individui inseriscono informazioni demografiche di base (ad esempio, sesso e data di nascita).
Successivamente, inseriscono tutte le loro condizioni mediche e i sintomi di tali condizioni selezionando da un elenco di 279 condizioni e 46 sintomi.
Dalle 12.000 risposte pervenute agli autori dello studio, è risultato che più della metà (il 58%) percepiva una netta riduzione dell’ansia. In particolare, la cannabis con alto contenuto di CBD e basso di THC è stata indicata come la più efficace per trattare ansia e depressione.
Un particolare che i ricercatori hanno evidenziato è dato dal fatto che la percezione di riduzione dell’ansia è risultata maggiore tra i partecipanti di sesso femminile piuttosto che tra quelli di sesso maschile.
Mentre la ricerca va avanti, passo dopo passo, aumentano le conferme sui benefici del CBD per trattare l’ansia e lo stress. Sempre grazie alla ricerca, oggi è possibile consumare CBD in prodotti alla cannabis garantiti e controllati a partire dalla coltivazione delle piante.
Nell’articolo di oggi affrontiamo il tema del morbo di Alzheimer e di come la cannabis terapeutica...
La dipendenza da nicotina, l’essere fumatori,...