- non sono medicinali
- sono ottenuti da varietà di canapa iscritte nel Registro Comune Europeo e nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla l. 242/2016;
- sono destinati ad un uso cosmetico non orale;
- sono stati regolarmente notificati nel Portale Europeo dei Prodotti Cosmetici (CPNP).
Coltivazione canapa industriale: difendere l'Europa
INDICE
Enecta partecipa alla 19° conferenza EHIA a Bruxelles sulle politiche agricole relative alla coltivazione della canapa in Europa.
Il 21 e 22 Giugno abbiamo partecipato alla 19° conferenza EIHA (European Industrial Hemp Association), l'unica organizzazione associativa pan europea del settore della canapa industriale.
L’associazione comprende 25 Stati dell'UE e altri 12 Paesi, tra cui membri in Nord America e APAC, per un totale di oltre 200 membri, che rappresentano l'intera filiera della cannabis.
Provando ad andare al cuore dell’hashtag claim della conferenza "join the hemp revolution", alla richiesta di un intervento, abbiamo proposto di parlare di un tema che ci è davvero caro: la difesa e la salvaguardia dell’industria di canapa europea.
Quando ci hanno chiesto di fare non una ma due presentazioni sull’argomento, ci siamo resi conto che il tema sta a cuore, non solo a noi, ma alla maggior parte degli attori che rappresentano la filiera agroindustriale della canapa.
Difendere l'industria della canapa europea dall'industria di massa
La coltivazione della canapa rappresenta una grande opportunità per il nostro pianeta. Può davvero essere una risorsa utile per costruire un’economia ecosostenibile, che riduca le emissioni di inquinanti come stabilisce il Green Deal europeo.
In questo momento però purtroppo, in Europa le aziende produttrici di CBD e anche gli agricoltori e i trasformatori, ossia tutti i principali attori della filiera, soffrono della competizione con prodotti extra europei. Si tratta di materiale che viene importato a prezzi molto bassi, con una qualità non tracciabile.
Questo accade mentre in Sud America, le aziende produttrici di CBD, che si occupano soprattutto di fiori, non sanno più come smaltire il materiale. Materiale che hanno prodotto in eccesso e a basso costo proprio per esportarlo in EU dopo il boom di incassi tra il 2020 il 2021.
Dopo più di sei anni di ricerca, ci siamo resi conto che è più che necessario sviluppare in Europa un sistema per registrare le diverse varietà di canapa per il mercato dell'estrazione in un catalogo comune, come accade negli Stati Uniti e in Canada.
Cosa potrebbe servire davvero al settore canapa industriale?
Una regolamentazione ad hoc dell' Unione Europea per le varietà dedicate all’estrazione, che aiuterebbe a:
- garantire migliori standard di performance, come il contenuto di CBD, la capacità di estrazione, un prezzo più basso e competitivo
- proteggersi dall'abbondanza di semi non sicuri che provengono dal mercato nero
- difendere la nostra industria da un’invasione di materiale fuori controllo
È importante che l’industria della canapa in Europa cresca in modo sano, con strumenti e informazione. Questo è possibile, secondo noi, solo attraverso politiche agricole corrette e una regolamentazione che garantisca uniformità e trasparenza.
Enecta e coltivazione di canapa
Una delle ragioni principali per cui abbiamo creato le nostre genetiche certificate: Enectaliana® ed Enectarol® è proprio questa: garantire a coltivatori di cannabis, trasformatori e produttori la sicurezza di un prodotto tracciabile e performante e diventare un punto di riferimento nel mercato del b2b per prodotti sicuri e certificati.
Siamo per una promozione della coltivazione consapevole e mettiamo a servizio studi ed esperienza a 360°, il che si traduce in:
- genetiche certificate e registrate
- supporto nel processo di registrazione di nuove varietà di canapa per fibre, semi ed estratti
- servizio di registrazione di una nuova varietà di cannabis
Speriamo in questo modo di dare sicurezza e strumenti ai coltivatori e favorire e salvaguardare la produzione di canapa in Europa.
Oggi per tutti gli operatori del settore della canapa industriale è fondamentale essere sicuri di avere tra le mani semi certificati. Sono gli unici che possono essere coltivati legalmente e assicurano performance adeguate e standardizzate in linea con quelle che sono le più avanzate industrie del settore, come quelle americane e canadesi.
Non dovremmo permettere che dei produttori di biomassa oppure di estratti, utilizzino varietà di canapa industriale non adatte agli obiettivi finali o ancor peggio siano costretti a importare materiale non tracciabile e di dubbia qualità.
- Avere a disposizione varietà specifiche per le singole esigenze può essere decisivo per un salto di qualità del settore.
- Un seme certificato significa sicurezza e garanzia perché sta a significare che ha superato tutti gli standard di qualità.
- La certificazione è la carta d'identità del seme. Rende l'acquirente sicuro di possedere una genetica pura, che ha e manterrà determinate caratteristiche: origine, omogeneità, purezza, stabilità.
Crediamo sia importante guardare al futuro del mercato della canapa, con un occhio sul passato e uno sul presente. Solo in questo modo potremo aiutare i responsabili politici a comprendere che attualizzare le vecchie normative è l’unico modo per migliorare le condizioni agricole dell’industria della canapa in Europa e creare un sistema che funzioni.
Il principale obiettivo di EHIA è quello di tenere sotto controllo le politiche dell'Unione Europea in materia canapa. E fornire ai decisori europei informazioni accurate e affidabili al riguardo. Ecco perchè abbiamo ritenuto importante condividere con loro la nostra esperienza e il nostro pensiero che può essere sintetizzato in un’unica parola chiave: cooperazione.
Siamo noi i coltivatori, i trasformatori e i produttori di canapa in Italia e in Europa. Dovremmo cooperare, scambiarci conoscenze e fare squadra, diventeremmo più forti e acquisiremmo un peso molto più importante nelle decisioni prese a livello UE.
Questa l’idea dominante al centro dei nostri interventi per la 19° conferenza EHIA, in cui, siamo stati attivi presentatori ma anche attenti ascoltatori.
Cos’altro succede in Europa?
Il mercato della fibra destinato alla produzione di vestiti, edilizia e settore auto sembrerebbe in crescita, ma è meglio mantenere le aspettative basse e i piedi per terra dando il tempo all’utente finale di accrescere davvero la domanda.
Si è parlato come sempre dei principi attivi della cannabis, che destano continuo interesse in campo medico e farmacologico.
L’interesse verso varietà a doppia o tripla funzione (fibra-semi, fibra-estratti, fibra seme-estratti) cresce e anche se alcuni vecchi produttori non vedono di buon occhio queste nuove varietà, come Enectaliana® ed Enectarol®.
Questa crescita di interesse si tramuterà presto, o meglio si sta già tramutando, in domanda ed è bene che sia l’Europa a produrre canapa di qualità con una regolamentazione adeguata e determinati standard di tracciabilità.
E il novel food? L’attesa sembra un po’ scemata, ma potrebbe essere una strategia per permettere a supermercati e grande distribuzione di posizionarsi ancora prima di aprire al mercato.
Il fatturato dei prodotti alimentari a base di canapa sta aumentando in tutto il mondo. Semi di canapa, olio di canapa, proteine in polvere di canapa e foglie di canapa sono sempre più presenti.
Viva la canapa! #jointhehemprevolution