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    INDICE

 

 

L’arrivo della stagione invernale è il momento per programmare la coltivazione della Canapa in vista della nuova stagione.

Prima dell’arrivo delle temperature rigide si procederà alla preparazione del terreno, possibilmente in autunno, con un’aratura a circa 30 cm di profondità, questo genere di attività si sconsiglia di effettuarle in primavera prima della semina perché il terreno si presenterebbe eccessivamente zolloso e con una scarsa dotazione di acqua.

La canapa era sempre inserita negli avvicendamenti colturali come coltura da rinnovo, cioè come prima coltura dopo un periodo di riposo, perché è dotata di un apparato radicale profondo ed è in grado di controllare le altre erbe infestanti lasciando il terreno pulito per la coltura successiva. Può anche succedere a se stessa, anche se normalmente veniva fatta precedere e/o succedere ad un cerale autunno-vernino.

 

 

Essendo la canapa particolarmente sensibile a diserbanti residuali (in particolare utilizzati su mais o pomodoro) e potendo essere danneggiata da parassiti quali Pythium, Sclerotinia e Piralide si deve evitare di coltivarla in successione a colture infestate da questi parassiti.

 

Preparazione del letto di Semina e Semina

La canapa cresce in diverse tipologie di terreni ma predilige quelli di medio impasto, profondi, freschi, non compattati, senza ristagno e ricchi di sostanza organica. Il letto di semina dev’essere ben preparato, procedendo, in genere alle seguenti operazioni:

Aratura a seconda della natura dei terreni

Erpicatura (facoltativa)

Fresatura

Diserbo pre-semina (facoltativo)

 

 

Concimazione

La coltura della canapa veniva un tempo lautamente letamata ed ancora oggi la concimazione organica sarebbe di gran lunga preferibile perché, oltre ad apportare nutrienti nel suolo, migliora anche la struttura del terreno, evitando quindi l’asfissia radicale e permettendo alla radice fittonante della canapa di lavorare al meglio.

Comunque, in termini di apporto chimico, alla canapa occorre il seguente contenuto:

100 kg/ha di N (azoto)

50-70 kg/ha di P2O550 kg/ha di K2O

La coltura è sensibile alla disponibilità di azoto e normalmente le colture scarsamente dotate si presentano ingiallite, con accrescimento stentato e disomogenee.

Eccessi di azoto sono tuttavia negativi in quanto diminuiscono la quantità di fibra prodotta, aumentano la mortalità per effetto di un più intenso auto-diradamento ed accrescono le probabilità che la coltura si alletti in condizioni di forte vento.

 

Epoca di Semina

Tradizionalmente negli ambienti della pianura Padana la semina veniva effettuata alla fine dell’inverno (19 marzo, San Giuseppe). La temperatura minima di germinazione, 1°C, permette tuttavia di anticipare l’epoca di semina anche alla fine del mese di febbraio.

Una emergenza rapida ed omogenea è garantita da una temperatura del terreno prossima ai 10°C. La densità di semina è particolarmente importante per poter ottenere una buona emergenza favorire lo sviluppo dello stelo della pianta e controllare le infestanti.

Sono sufficienti quindi 40-50 kg7ha per ottenere una buona emergenza, steli di ottima qualità con un buon contenuto in fibra e buona produzione di seme.

 

Operazione di Semina

Profondità: 2/3 cm

Interfila: 15-25 cm

Distanza del seme sulla fila: 5-8 cm

Vengono normalmente impiegate seminatrici meccaniche, da grano, o seminatrici pneumatiche.

A cura dell'Associazione Toscanapa

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