Il dolore cervicale affligge milioni di persone. Vi presentiamo una piccola guida ad alcuni dei rimedi naturali più efficaci, tra cui il cannabidiolo che grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e muscolo-rilassanti può essere un efficace soluzione per contrastare la cervicalgia.
Un dolore, un irrigidimento, la difficoltà a compiere dei movimenti semplici. Sono moltissime le persone che soffrono di dolori cervicali, in assoluto uno dei disturbi più diffusi nella quotidianità di tanti.
Si tratta della cervicalgia: un’infiammazione che colpisce la zona della rachide cervicale, composta da sette vertebre che forniscono il sostegno al collo e alla testa. Il disturbo è molto diffuso e c’è moltissima letteratura a riguardo. Allo stesso modo sono moltissimi i rimedi che vengono proposti per combattere quel fastidioso dolore.
Vista la frequenza con cui può capitare di soffrire di forme più o meno gravi di cervicalgia, molti pazienti utilizzano “rimedi naturali” per evitare un uso troppo abbondante dei farmaci convenzionali.
Molti lettori lo conosceranno bene. Una sensazione di irrigidimento mista a dolore, la difficoltà a compiere movimenti di routine. Il dolore a volte si spinge oltre e raggiunge le spalle e le braccia.
La cervicalgia può anche portare ad altri sintomi. Il più diffuso è il mal di testa, seguito dalla sensazione di vertigine o di nausea. Le cause possono essere innumerevoli: una postura errata e tenuta in maniera continuativa, un trauma improvviso, un piccolo infortunio procurato durante un allenamento.
I rimedi naturali si prestano bene per intervenire in tutte quelle cervicalgie “lievi” che non derivano da traumi gravi o da condizioni mediche particolari. Di solito il dolore e l’irrigidimento spariscono dopo poco tempo, grazie all’azione di queste sostanze. Se si dovesse soffrire di cervicalgia per un lungo periodo di tempo, senza avere alcun beneficio da farmaci convenzionali o rimedi naturali, è sempre bene rivolgersi al proprio medico curante per chiarire le cause.
L’Arnica montana L. è un'erba medicinale della famiglia delle Asteraceae ed è uno dei rimedi naturali più comuni per trattare il dolore cervicale.
Può essere utilizzata a livello topico (si trovano facilmente oli o pomate a base di arnica montana) prestando un po’ di attenzione: è velenosa se ingerita! Da lungo tempo le sue foglie vengono utilizzate sulla pelle, per lenire il dolore di traumi e contusioni.
Sempre per via della sua potenziale velenosità, non deve essere mai utilizzata sulle ferite. Gli oli essenziali dell’arnica hanno un elevato contenuto di terpeni e possiedono spiccate qualità antinfiammatorie e analgesiche.
La rosa canina è una delle specie di rosa più note in Italia e da tempo immemore viene utilizzata per la cura e il benessere dell’organismo.
La rosa canina, infatti, presenta alti contenuti di vitamina C, tannini, acidi organici, pectine, carotenoidi e polifenoli ed è indicata nei casi in cui ci si debba rimettere in forze dopo un periodo di debilitazione. Il suo uso - tramite un decotto ottenuto dai suoi petali lasciati in acqua calda - è indicato per i casi di cervicalgia. La rosa canina, infatti, è un ottimo antinfiammatorio.
Il ribes nero viene impiegato da lungo tempi nell'ambito della fitoterapia. Ha, infatti, la capacità di stimolare le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, sostanza che interviene nell’organismo per aiutarlo a combattere le infiammazioni.
Il ribes nero è utilizzato sotto forma di estratto o decotto e viene impiegato anche a livello topico per stemperare i sintomi di eczemi e psoriasi. La sua attività antinfiammatoria può essere senza dubbio utile in casi di dolore cervicale.
L'artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) è una pianta erbacea usata in antichità nella medicina tradizionale africana. Ha una notevole efficacia antinfiammatoria e antireumatica e viene usato comunemente per intervenire nei casi di tendiniti, contusioni, sciatica e reumatismi.
Si è sempre rivelato molto efficace nei casi di infiammazioni muscolari e dolori cervicali.
Il cannabidiolo (CBD) è uno dei più noti principi attivi della cannabis. Presenta un ottimo profilo di sicurezza, è del tutto privo di qualsiasi effetto psicotropo e, al contempo, comporta un grande numero di benefici per l’organismo umano. Uno dei campi in cui il cannabidiolo viene usato è quello del trattamento del dolore.
Nel caso del dolore cervicale, il cannabidiolo rappresenta la assoluta novità degli ultimi anni per due motivi: efficacia e versatilità d’uso.
L’efficacia nel contrastare il dolore è indiscussa e permette di lenire quello stato di infiammazione e irrigidimento tipico della cervicalgia.
L’azione del cannabidiolo sul corpo umano è decisamente peculiare e il suo concetto di base va capito a fondo. L’essere umano è dotato di un sistema endocannabinoide composto da vari recettori (denominati CB1 e CB2) presenti in molte parti del corpo. Il cannabidiolo (CBD) agisce indirettamente su questi recettori.
Per essere più chiari: il cannabidiolo non agisce direttamente su una patologia. Può essere descritto come una sostanza regolatrice del sistema endocannabinoide.
Il cannabidiolo (CBD) modula dei meccanismi che già sono esistenti e in atto nel nostro organismo. In sostanza, nel momento in cui si attua uno squilibrio o uno scompenso nel sistema endocannabinoide, la modulazione provveduta dal cannabidiolo (CBD) - che agisce, ad esempio, sul sistema immunitario o indirettamente su un processo infiammatorio - tende a ripristinare l'equilibrio originario. È per questo motivo che il cannabidiolo viene spesso utilizzato come se fosse un antinfiammatorio quando, in realtà, i suoi meccanismi d’azione sono ben diversi.
Il CBD ha un’azione sul sistema che regola gli endocannabinoidi, molecole lipidiche prodotte dall’organismo in risposta a stimoli di varia natura che hanno la capacità di legarsi ai recettori cannabinoidi. Fin ora sono noti due tipi di recettori cannabinoidi, chiamati CB1, individuato nel 1990, e CB2, scoperto due anni dopo, nel 1993.
La stimolazione dei recettori CB2, al momento individuati nel sistema nervoso centrale e in alcune cellule del sistema immunitario, è il responsabile dell’azione antinfiammatoria attribuita al CBD.
Tra gli altri vantaggi del Cannbidiolo, oltre alla sua naturalità e assenza di effetti collaterali, è che può essere assunto in forme molteplici.
Oli, cristalli e pomate permettono di utilizzare il cannabidiolo nella maniera più comoda ed efficace a seconda della situazione e delle necessità della persona.
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