Lo sapevate che anche le cellule del nostro corpo “arrugginiscono”?
Ecco una maniera molto banale ma altrettanto semplice per spiegare che cos'è l'ossidazione, e perchè si parla così tanto dell'importanza degli antiossidanti per la nostra salute. Vi chiederete... perchè ne parliamo su questo blog?
L'ossidazione è quindi il naturale processo d’invecchiamento, che dovrebbe svolgersi e progredire in modo lento, del nostro corpo.
Gli antiossidanti più noti e comuni sono le vitamine C ed E, ma sarete sorpresi dallo scoprire che i cannabinoidi, e nello specifico il CBD e il THC, hanno un potere antiossidante ancora maggiore.
Andiamo allora a parlare di questo argomento con ordine e chiarezza. Ecco l'indice di questo articolo, che per comodità potrete navigare tra un paragrafo e l'altro cliccando sui titoli dell'indice.
Uno dei fattori più importanti per una buona salute è il modo in cui il nostro corpo gestisce lo stress ossidativo, un processo naturale che si verifica a livello cellulare.
Quando si crea energia nella cellula, il processo di combinazione e accoppiamento degli atomi che avviene attraverso le combinazioni dei loro elettroni, genera uno "spaiamento" che porta alcuni elettroni a rimanere da soli, alla ricerca di un altro elettrone con cui accoppiarsi per ritrovare la propria stabilità.
Questi vengono definiti radicali liberi.
Il ripristino dell'equilibrio dell'elettrone sarà quindi ottenuto a danno dell’altra molecola che, trovandosi a sua volta senza un elettrone, diventa un nuovo radicale libero a caccia di elettroni innescando una reazione a catena distruttiva per le molecole e tessuti dell’organismo.
I radicali liberi sono quindi molecole contenenti un elettrone non accoppiato. Gli elettroni sono particelle con carica negativa che hanno la naturale tendenza ad accoppiarsi con altri elettroni.
Se un elettrone non è accoppiato, si sente "solo" cerca di stabilizzarsi sottraendone uno dalle molecole vicine, causando una reazione a catena di elettroni liberi e un effetto domino di sottrazione di elettroni tra cellule o molecole comunicanti.
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Con l'utilizzo di molecole e particelle antiossidanti per stabilizzare i radicali liberi, disabilitandoli dal fare danni al DNA nelle nostre cellule.
Cosa può succedere?
Se lo squilibrio tra radicali liberi e antiossidanti presenti nel corpo è a favore dei primi, questi possono arrivare a rubare particelle dal nostro DNA, provocando patologie e malattie come il cancro, morbo di Alzheimer, arteriosclerosi, autismo, malattie cardiache, o Parkinson e ictus, per citarne alcune.
Questo meccanismo è noto come ossidazione. È lo stesso processo che fa arrugginire il metallo o che fa diventare una mela marrone dopo averla tagliata ed esposta all'aria. Troppa ossidazione rischia di farci ammalare e invecchiare prima del nostro tempo.
Gli antiossidanti sono molecole che agiscono come "donatori"di elettroni; offrono elettroni a elettroni solitari, creando una coppia che ritrova la sua stabilità, impedendo alla molecola di rubare elettroni a quelle vicine, sane.
Gli antiossidanti sono prodotti nell'organismo e si trovano naturalmente nel cibo.
Gli antiossidanti sono disponibili sotto forma di vitamine, minerali e flavonoidi. Gli antiossidanti comunemente noti sono le vitamine C ed E, il coenzima Q10, l'acido lipoico, il ginkgo biloba e gli antiossidanti meno noti come il glutatione.
Proprio come i cannabinoidi producono un effetto entourage, anche gli antiossidanti hanno un "effetto rete".
Il noto ricercatore ed esperto nel campo degli antiossidanti Lester Packer spiega che gli antiossidanti lavorano insieme per sostenersi a vicenda e quindi sono molto più potenti insieme che da soli.
Il loro effetto cumulativo e sinergico dà al corpo il massimo beneficio.
Il CBD e il THC sono potenti antiossidanti - più potenti della vitamina C ed E.
Uno specifico studio realizzato negli Stati Uniti per conto del Governo da Aidan J. Hampson, Julius Axelrod (Premio Nobel 1970), e Maurizio Grimaldi, ha evidenziato le specifiche proprietà neuroprotettrici e antiossidanti dei cannabinoidi, spiegando come i cannabinoidi funzionino in modi diversi per aiutare a riparare i danni ossidativi.
Circa le proprietà antiossidanti della cannabis e dei composti cannabinoidi lo studio afferma che"...i cannabinoidi che agiscono come spazzini dei radicali liberi da usare nella profilassi e nel trattamento delle malattie."
Una dieta ricca di alimenti antiossidanti come fagioli rossi, chiodi di garofano, acai, cioccolato fondente, mirtilli rossi, cannabis, mirtilli, noci pecan, altre noci e aglio, per citarne solo alcuni, può aiutare a ridurre le infiammazioni e i danni cellulari sia per prevenire le malattie sia per contribuire a combatterle.
La cannabis da sola non è una panacea per ogni malattia, ma un'integrazione ad un approccio salutare che possa portare cambiamenti e miglioramenti sia a livello fisico che psicologico.
Sorge spontanea una domanda.
Ma cos'è esattamente un antiossidante? E come può aiutarci a prevenire le malattie?
Gli antiossidanti sono molecole che potremmo definire "mercenarie" nel senso positivo del termine, in quanto disposte a rinunciare alla loro vita per garantire la nostra salute e il nostro benessere.
Gli antiossidanti includono vitamine come le vitamine C ed E, minerali e altre molecole che combattono i radicali liberi come il Coenzima Q10 e l'acido lipoico.
Gli antiossidanti hanno la particolarità di avere un elettrone libero, di cui sono disposti a separarsi.
Legandosi con i radicali liberi, li stabilizzano rendendoli innocui e impedendo loro di creare danni e innescare processi di sottrazione a catena, creando squilibri nel nostro organismo.
Gli antiossidanti si trovano naturalmente in molti tipi di frutta e verdura, come i fagioli rossi, il cioccolato, il caffè, le spezie, le bacche, le noci e una miriade di frutta e verdura. Da qui la ragione per cui veniamo sempre invitati a consumarne in grande quantità.
Ci sono antiossidanti nella cannabis?
Secondo quanto emerge dagli studi, il CBD è un potente antiossidante. Addirittura più potente della vitamina E, o anche della vitamina C, che è conosciuta come il re degli antiossidanti.
Una recente ricerca dimostra che i cannabinoidi sono, non solo efficaci, ma anche una tra le più ricche fonti di antiossidanti conosciuti dall’uomo.
La struttura della molecola del CBD presenta un atomo di ossigeno libero, ed ecco il famoso elettrone capace di stabilizzare i radicali liberi, disinnescando i loro effetti nocivi.
Vari studi sono stati condotti per mostrare le proprietà antiossidanti del CBD.
Uno studio condotto su topi da laboratorio ha evidenziato la capacità del CBD di ridurre significativamente la componente di tossicità dei neuroni, riflettendo anche le proprietà neuroprotettive del CBD.
Lo studio sopracitato effettuato per conto del Governo degli Stati Uniti da ha dimostrato che il , , conCBD come antiossidante ha un potenziale del 30% – 50% maggiore rispetto alle vitamine C ed E.
In un altro studio pubblicato dal British Journal of Pharmacology, il CBD ha dimostrato di ridurre l’infiammazione causata dall’iniezione di amiloide, ovvero la proteina associata alla malattia di Alzheimer e la morte delle cellule che ne consegue.
Ci sono molti altri modi pratici per sfruttare le proprietà antiossidanti del CBD.
La più modalità di assunzione del CBD più comune è quella che prevede l'assunzione tramite ingestione di olio di canapa con CBD, applicando le gocce sotto la lingua.
In questo modo si permette il passaggio del cannabidiolo direttamente nel sangue, attraverso i capillari presenti nella bocca e sotto alla lingua, una zona fortemente vascolarizzata.
Il cannabidiolo non si "disperde" durante la digestione ed esercita così le sue funzioni in un tempo minimo, quasi immediatamente. Ricordati che è meglio non mangiare, bere o fumare per i cinque minuti precedenti e i cinque minuti successivi all’assunzione.
L'olio di canapa stesso, in cui viene diluito il CBD puro, contiene una serie di antiossidanti.
L’olio di canapa viene impiegato anche per via della abbondante presenza di omega-3 e omega-6 (con un rapporto di 1:3) e grazie al suo gusto prelibato, che lo rende un alimento ghiotto e salutare.L'olio che viene utilizzato da Enecta per diluire l'estratto di cannabis ha un preciso rapporto di Omega-3 e Omega-6: acidi grassi essenziali presenti naturalmente in molti semi e anche in altri alimenti.
Omega-3 e Omega-6 sono naturalmente contenuti nell'acido linoleico e nell'acido alfa-linoleico, acidi presenti in tutti gli oli vegetali (spesso in grande quantità) e in alcuni grassi animali. Gli Omega-3 e Omega-6 contenuti nell'olio di CBD sono nutrienti attivi.
Essi fanno parte in natura delle cellule umane e, in particolare, abbondano nelle cellule cerebrali. I loro benefici per la salute sono ampiamente ricercati e confermati dalla scienza.
Per tutelare la salute del nostro corpo e fruire di tutte le proprietà che la cannabis e il cbd ci possono offrire, è necessario rivolgersi ad un prodotto di qualità, sicuro e certificato.
I prodotti a base di CBD proposti da Enecta vengono realizzati seguendo le regole del protocollo GMP, Good Manufactoring Practices, in italiano le Norme di Buona Fabbricazione (NBF). Si tratta di un protocollo contenente regole, indicazioni e linee guida a cui attenersi per garantire la qualità di un prodotto farmaceutico o di sostanze farmacologicamente attive.
Le regole contenute nei protocolli GMP tengono in considerazione qualsiasi aspetto della filiera produttiva, a partire dalla natura del prodotto, fino a considerare l'ambiente di produzione e l'idoneità del personale impiegato nel processo produttivo.
L'adesione alle linee guida di questo protocollo certifica che l'intera filiera è monitorata in tutti i suoi passaggi. Ciò significa prestare una totale e scrupolosa attenzione sia alla materia "in entrata", la pianta, che a quella "in uscita": il prodotto finale.
Le piante di canapa impiegate per la produzione dei cristalli di CBD sono a loro volta certificate secondo i parametri GACP - Good Agricultural and Wild Collectrion Practices for Medicinal and Aromatic (Culinary) Plants. Con le norme contenute nei protocolli GACP si vogliono fornire le giuste indicazioni per il trattamento delle piante officinali oppure medicinali che saranno destinate alla produzione farmaceutica.
Le piante di canapa utilizzate da Enecta provengono da coltivazioni che seguono scrupolosamente i protocolli GACP. Le piante vengono raccolte nel campo rispettando il loro tempo naturale di maturazione e crescita. Una volta raccolta, la pianta viene sottoposta, in un tempo variabile tra le poche ore e la mezza giornata, all'immediata lavorazione o stabilizzazione.