La raccolta della cannabis è un periodo fondamentale per i coltivatori. A seconda del tempo di fioritura delle varietà, può avvenire a partire da agosto oppure e molto più frequentemente, nei mesi di settembre e ottobre.
A seconda della destinazione d’uso finale, che sia la produzione di materiale da estrazione oppure di biomassa, si procede con diversi metodi di raccolta.
La raccolta può essere di tipo meccanico o di tipo tradizionale o manuale. Proprio così, la classica raccolta a mano viene ancora diffusamente utilizzata.
Non essendo invasiva, infatti, è particolarmente adatta per la raccolta dei fiori perché non intacca la delicatezza dei tricomi, che contengono la maggiore concentrazione di principio attivo.
Le cime vengono tagliate una ad una, in modo da selezionare le migliori e scartare quelle rovinate. Poi si provvede a eliminare lo stelo. Tutto materiale raccolto viene adagiato in appositi contenitori e preparato per la successiva fase successiva, che è l’essicazione.
La raccolta di tipo meccanico invece, che avviene tramite appositi strumenti agricoli simili a mietitrebbie, si adatta bene alla raccolta destinata alla produzione di fibra e di alcuni tipi di biomassa. Anche in questo caso però, è necessario l’intervento umano per effettuare e monitorare alcuni passaggi, come il taglio degli steli o il controllo del materiale triturato.
Mentre per la raccolta dei fiori è importante rispettare precisi tempi di raccolta, per la raccolta della biomassa, non è indispensabile. Tuttavia, per ottenere il massimo quantitativo di biomassa ad alto contenuto di principio attivo è preferibile effettuare raccolti tardivi.
La fase della raccolta è cruciale per la buona riuscita del prodotto finale. È il momento di selezionare le piante e scegliere, augurandosi che siano molte, le più adatte alla produzione del prodotto finale.
È il momento per effettuare gli ultimi test sulle percentuali di principio attivo presenti nelle piante. Inoltre, è la primissima fase di lavorazione pre-trasformazione, le piante vanno maneggiate e tagliate in un certo modo. Va evitata ogni tipo di contaminazione, bisogna essere rapidi e accurati. Per tutte queste ragioni è un momento dell’anno che viene programmato con largo anticipo, cercando di tenere conto, oltre che della maturazione della pianta, di altri fattori. Per esempio, delle condizioni climatiche. Va assolutamente evitato infatti raccogliere la cannabis bagnata dalla pioggia, oppure bagnata alla brina presto al mattino. Significherebbe rendere più complicata la fase di essiccazione, facendo salire eccessivamente l’umidità. Una pianta umida è molto difficile da lavorare oltre che a rischio muffe.
Altrettanto importante nel periodo della raccolta, è assicurarsi di avere sufficiente manodopera esperta a disposizione per tutto il tempo necessario. Come abbiamo visto, anche nella raccolta di tipo meccanico l’intervento umano è imprescindibile.
Che sia dell’uva, del pomodoro o della canapa, il momento della raccolta di un prodotto agricolo è da sempre una grande festa, che ha a che fare con la nostra storia contadina e con le nostre tradizioni regionali.
La raccolta della cannabis fa parte della nostra identità storica, agli inizi del 1900 infatti l’Italia era un produttore mondiale di canapa.
Durante il periodo della raccolta della cannabis, le famiglie contadine italiane si sono sempre riunite nelle pause e dopo il lavoro per stare insieme. Era usanza fare pane e pizza di farina di canapa e suonare e cantare dal vivo le canzoni popolari della regione.
Il momento del raccolto è stato spesso anche un rito di passaggio, in cui i nonni o i genitori insegnano ai nipoti tutti i segreti per tagliare le cime e per coltivare piante sane con metodi naturali.
Ogni anno il momento del raccolto è una festa anche per noi di Enecta. È un momento che unisce, in cui ci si ritrova e si fa comunità. La comunità che si è creata intorno a tutte le nostre coltivazioni, anche in luoghi complicati, prende vita e si ritrova di sera per festeggiare insieme a chi al mattino era nei campi a raccogliere.
È un momento di leggerezza e risate, di condivisione di cibo e di storie.
Le varietà che coltiviamo vengono raccolte ad ottobre, che diventa per noi il mese più importante dell’anno.
Per la raccolta della nostra cannabis, utilizziamo entrambi i metodi di raccolta, meccanica e a mano. Le dimensioni dei nostri campi abruzzesi ci permettono di raccogliere agilmente la canapa a mano, impiegando la manodopera di circa 25 persone.
Nei nostri campi in Veneto invece, la raccolta è di tipo meccanico. Utilizziamo uno strumento agricolo innovativo progettato apposta per tagliare le piante di cannabis sativa senza danneggiarle, in grado di adagiarle su un rimorchio man mano che vengono tagliate.
Data la qualità della genetica, riusciamo a produrre una biomassa con un contenuto di cannabinoidi molto elevata per gli standard.
Al fine di evitare ogni tipo di contaminazione, seguiamo rigidi protocolli e prestiamo molta attenzione alla sanificazione di tutti gli strumenti che adoperiamo, durante tutte le fasi della raccolta. Ogni passaggio della raccolta può garantire o compromettere la qualità del prodotto finale, è un periodo molto intenso che necessita del lavoro minuzioso di molte persone. Fortunatamente, infatti, è un momento che ci consente di dare lavoro a molte persone e questo gli da un ulteriore valore aggiunto.
Diversi tra i ragazzi che hanno lavorato con noi tornano insieme ai nuovi che arrivano ogni anno. C’è un clima di grande armonia. Ognuno cerca di mettere la propria esperienza non solo a servizio del lavoro ma anche a servizio dell’altro, in un continuo e costruttivo scambio di saperi e competenze.