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Quali sono gli effetti collaterali del CBD?

Scritto da STAFF ENECTA | 2 luglio 2020

Il cannabidiolo ha grandi benefici per l’organismo ma raramente può comportare anche alcuni lievi effetti collaterali.

Spesso, infatti, la narrazione che viene fatta degli effetti collaterali del CBD è di derivazione aneddotica e ha le sue basi nello stereotipo che ha avvolto la pianta di cannabis per decenni.

Il cannabidiolo (CBD) è uno dei principali principi attivi della pianta di cannabis. Non ha alcun effetto psicotropo, a differenza del Delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), un altro dei principi attivi. Di conseguenza, tra gli effetti collaterali non c’è alcuna alterazione delle capacità percettive.

Il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicato nel 2018 ha sfatato molti dubbi, evidenziando come non ci siano significativi effetti rischiosi per la salute umana ma, piuttosto, diverse applicazioni mediche del CBD.

Secondo il rapporto dell’OMS il cannabidiolo ha un buon profilo di sicurezza ed è ben tollerato dagli esseri umani e dagli animali. Inoltre, sempre secondo il report, il CBD non ha alcun effetto psicoattivo, non induce dipendenza fisica e non è associato ad alcun effetto negativo sulla salute pubblica.

Nonostante le rassicurazioni pubblicate sia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da una revisione stilata dai ricercatori della Harvard Medical School, alcuni studi presentati negli ultimi anni hanno anche indicato alcuni possibili effetti collaterali di cui è bene tenere conto per avvicinarsi a un consumo di CBD consapevole e sicuro. 

Le proprietà terapeutiche del CBD

Il CBD (Cannabidiolo) ha acquisito in questi anni molta importanza per la sua applicazione in ambito terapeutico.
Grazie alla sua interazione con il Sistema Endocannabinoide, responsabile di modulare meccanismi già esistenti e in atto nel nostro organismo, tende a ripristinare l'equilibrio originario nel momento in cui si presenta uno squilibrio, come ad esempio uno stato infiammatorio o un altro tipo di trauma.

Il cannabidiolo (CBD) comporta quindi una modulazione indiretta di una alterazione del sistema endocannabinoide umano provocata da patologie o traumi.

Prima di parlare di effetti collaterali del CBD, facciamo quindi una rapida panoramica di quelle che sono le proprietà terapeutiche

  • Proprietà analgesiche e anti-infiammatorie: riduce la percezione del dolore grazie alla sua azione sul sistema endocannabinoide presente nel corpo umano. I cannabinoidi si legano infatti ai recettori presenti nel cervello e stimolano risposte in diverse zone del corpo, favorendo meccanismi neurologici benefici.

  • Proprietà ansiolitiche: è stato dimostrato che mitiga i sintomi associati al Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) e al Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), che secondo diverse ricerche sono causati anche da una carenza di anandamide nel sistema endocannabinoide umano.

  • Proprietà neuroprotettive: Il cannabidiolo ha dimostrato avere una potenziale azione di riduzione dello stress ossidativo che può colpire le cellule cerebrali, grazie anche alle sue proprietà antinfiammatorie.

  • Proprietà antipsicotiche: alcune prove scientifiche suggeriscono che il cannabidiolo aiuta a trattare la schizofrenia ed altri problemi di salute mentale, come il disturbo bipolare.
 

  • Proprietà antiemetiche: gli oli di CBD possono facilmente ridurre questo disturbo, trattando efficacemente i sintomi di rigetto. Gli oli di CBD sono facilmente digeribili, non contengono componenti chimici e non sprigionano i sapori sgradevoli dei normali farmaci antiemetici, ricchi di antiacidi e bismuto.

  • Proprietà anticonvulsivanti: il CBD sarebbe molto efficace nella terapie per trattare alcune forme di epilessia infantile, tra cui la Sindrome di Dravet.

  • Proprietà energizzanti e antiossidanti: noto per i suoi effetti calmanti, il CBD offre anche proprietà energizzanti, grazie alla sua azione detossinanate e alla capacità di rafforzare le cellule del corpo umano, contribuendo alla loro corretta rigenerazione. È anche un ottimo antiossidante, secondo uno studio del 2008, addirittura migliore delle vitamine C e E.

A fronte di una varietà di azione così ampia, le domande che spesso le persone si rivolgono in materia di cannabis e, nello specifico, del cannabidiolo (CBD) riguardano appunto i possibili effetti collaterali del CBD.
Vediamo quindi quali sono le casistiche ad oggi considerate dalla scienza e dalla ricerca.

Effetti collaterali del CBD: sonnolenza

Alcuni studi che miravano a indagare vari effetti del CBD sugli esseri umani hanno messo in luce la possibilità che questo possa indurre sonnolenza, come riportato in un articolo della Harvard Medical School.

Tuttavia altre indagini hanno riportato come il cannabidiolo possa, altresì, essere un utilissimo alleato per quelle persone che soffrono d’insonnia. In questo caso un fattore fondamentale è la condizione per cui si decide di assumere CBD. Se è il caso dei disturbi del sonno, allora questo effetto collaterale non è più tale.

In altri contesti, invece, è bene sconsigliare di assumere CBD prima di dedicarsi a compiti che richiedono una particolare attenzione, come la guida di un veicolo o un lavoro rischioso.

Effetti collaterali del CBD: interazione con farmaci epatici

Il cannabidiolo ha un effetto sul metabolismo e in particolare potrebbe avere un effetto sui farmaci che alcune persone assumono a causa di alcune patologie del fegato.

Questi farmaci, in genere, sono metabolizzati dall’enzima chiamato CY3A4, lo stesso che interviene per il metabolismo del CBD.

Questo comporta che alcuni farmaci mirati a inibire questo enzima, possono anche rallentare l’assorbimento e la scomposizione del CBD. Altri medicinali, invece, aumentano i livelli di questo enzima e il CBD, di conseguenza, viene scomposto molto più rapidamente. Nel caso di persone con patologie del fegato e trattate con specifici farmaci, è bene ricorrere al medico di fiducia per valutare la potenziale interazione col CBD.

Effetti collaterali del CBD: secchezza delle fauci

In una ricerca compiuta nel 1986 dal personale del dipartimento di farmacologia e tossicologia della University of Arizona sono stati indagati gli effetti del CBD su cinque pazienti affetti da distonia: una difficoltà motoria dovuta ad atteggiamenti posturali del tutto involontari dell'individuo.

Ai pazienti sono state somministrate dosi orali di CBD: dai 100 ai 600 milligrammi al giorno per sei settimane.

È stato osservato un forte miglioramento della distonia ma sono stati anche notati alcuni effetti collaterali come una spiccata secchezza delle fauci. Secondo i ricercatori, la secchezza era dovuta ai recettori cannabinoidi presenti nelle ghiandole submandibolari e che sono le responsabili della produzione di saliva. 

Effetti collaterali del CBD: stanchezza o debolezza

Nel 2017 i ricercatori dell’Università di Nottingham hanno pubblicato i risultati di uno studio in cui descrivevano gli effetti riscontrati in nove volontari (adulti e di sesso maschile) a cui era stata somministrata una massiccia dose di cannabidiolo (CBD): ben 600 milligrammi.

I ricercatori hanno osservato una netta diminuzione della pressione sanguigna dei partecipanti, i quali hanno anche descritto la sensazione di stanchezza e vertigine, dovuta proprio a questo abbassamento.

Il cannabidiolo può contribuire ad abbassare la pressione sanguigna (ma ricordiamo che lo studio prendeva in considerazione gli effetti di una dose di cannabidiolo particolarmente elevata). È per questo motivo che le persone che soffrono di bassa pressione dovrebbero valutare con particolare attenzione il dosaggio, per evitare di provare quelle sgradevoli sensazioni. 


Fonti e bibliografia:

Battista, N.; Di Tommaso, M.; Bari, M.; Maccarrone, M.; The endocannabinoid system: An overview - Frontiers

Iffland, K.; Grotenhermen, F.;  An Update on Safety and Side Effects of Cannabidiol: A Review of Clinical Data and Relevant Animal Studies - Pubmed

Buia, F.; CBD e interazione con farmaci, cosa possiamo affermare con Certezza - Cannabeta

Wikipedia - Cannabidiolo

Grinspoon, P.; CBD, what we know and what we don't - Harvard Medical School

Consroe,P.; Reuven, S.; Snider, S.R.; Open label evaluation of cannabidiol in dystonic movement disorders - Taylor & Francis