Tra le sue numerose proprietà ad azione terapeutica, il Cannabidiolo (CBD) possiede anche quella neuroprotettiva e ansiolitica [1,2]. Il CBD, infatti, interagisce con diversi neurorecettori, tra cui il recettore 5-HT1A che svolge un ruolo essenziale nel controllo dell'ansia [3].
In soggetti affetti da PD, oltre ai segni motori (tremori) causati dalla compromissione del sistema dopaminergico, non è rara la presenza di altri segni e sintomi non motori dovuti alla degenerazione di alcuni distretti del sistema nervoso, come l’amigdala.
Quest’ultima, in particolare, appare di dimensioni ridotte nei soggetti affetti da PD, con conseguente aumento dei sintomi tipici dell’ansia [5], che affliggono il 67% dei pazienti con Malattia di Parkinson.
Inoltre, un dato da non sottovalutare è che i segni clinici motori e non motori sono correlati: i tremori, infatti, possono peggiorare quando i soggetti con PD vivono situazioni ansiogene, come quando, ad esempio, si parla di fronte ad un pubblico numeroso [6].
La valutazione degli effetti del CBD sull’ansia e sui tremori, indotti da un test di simulazione di conversazione pubblica (Simulated Public Speaking Test - SPST), è stata per la prima volta effettuata dal Dipartimento di Gerontologia dell’Università federale di Sao Carlos, Brasile.
Lo studio, controllato randomizzato crossover in doppio cieco, è stato condotto su 24 soggetti affetti da PD a cui è stato somministrata una singola dose di 300 mg di CBD, con un intervallo di wash-out di 15 giorni. I pazienti sono stati quindi sottoposti a due sessioni sperimentali di SPST, nelle quali è stata valutata l’efficacia del CBD sui sintomi dell’ansia e sull’ampiezza dei tremori.
I risultati hanno mostrato una differenza statisticamente significativa nello stato di ansia, misurata con la scala VAMS (Visual Analog Mood Scales ) tra i due gruppi in studio, registrando livelli di ansia minori per il gruppo trattato con CBD. Allo stesso modo, nei soggetti trattati con CBD, è stata registrata una riduzione nella frequenza e nell’ampiezza dei tremori [7].
La capacità del CBD di attenuare l’ansia e diminuire i tremori in pazienti con PD sottoposti a stress, potrebbe dunque fare di questa molecola una valida alternativa terapeutica.
Infatti, i soggetti affetti da PD, ad oggi, vengono trattati con farmaci che generalmente provocano un aumento dei tremori e il peggioramento delle capacità cognitive, oltre a numerosi altri effetti collaterali [8].
A questi promettenti dati, tuttavia, come dichiarato dagli stessi Autori, andrebbero affiancati nuovi e più approfonditi studi. In particolare, nel prossimo futuro sarebbe necessario valutare l’impatto della somministrazione cronica del CBD sui disturbi d'ansia nei pazienti con malattia di Parkinson [7].
Autore:
Simona M. Purrello, PhD
Il consiglio di Enecta:
Usare il CBD per trattare ansia e tremori nel morbo di Parkinson può essere una scelta sicura. A cosa dovreste prestare attenzione prima di assumere CBD?