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Il CBD per gestire ansia e tremori in soggetti con Morbo di Parkinson

Scritto da Redazione Cannaβeta | Sep 12, 2022 5:30:00 AM

Nuovi dati clinici indicano che la singola somministrazione di CBD (somministrazione acuta) è in grado di ridurre sia i sintomi dell’ansia che i tremori in soggetti affetti da Morbo di Parkinson (PD), soprattutto, quando questi sono sottoposti a situazioni ansiogene.

Proprietà ansiolitiche del Cannabidiolo

Tra le sue numerose proprietà ad azione terapeutica, il Cannabidiolo (CBD) possiede anche quella neuroprotettiva e ansiolitica [1,2]. Il CBD, infatti, interagisce con diversi neurorecettori, tra cui il recettore 5-HT1A che svolge un ruolo essenziale nel controllo dell'ansia [3].

Ad oggi, proprio per questa ragione, gli effetti della somministrazione del CBD vengono studiati in patologie neurodegenerative, come il Morbo di Parkinson (PD) [1,2], malattia che colpisce circa il 3,3% della popolazione con età ≥ 64 anni [4].

In soggetti affetti da PD, oltre ai segni motori (tremori) causati dalla compromissione del sistema dopaminergico, non è rara la presenza di altri segni e sintomi non motori dovuti alla degenerazione di alcuni distretti del sistema nervoso, come l’amigdala.

Quest’ultima, in particolare, appare di dimensioni ridotte nei soggetti affetti da PD, con conseguente aumento dei sintomi tipici dell’ansia [5], che affliggono il 67% dei pazienti con Malattia di Parkinson.

Inoltre, un dato da non sottovalutare è che i segni clinici motori e non motori sono correlati: i tremori, infatti, possono peggiorare quando i soggetti con PD vivono situazioni ansiogene, come quando, ad esempio, si parla di fronte ad un pubblico numeroso [6].

Efficacia del Cannabidiolo sui sintomi dell’ansia e sui tremori: cosa ci dicono gli ultimi dati

 

 

La valutazione degli effetti del CBD sull’ansia e sui tremori, indotti da un test di simulazione di conversazione pubblica (Simulated Public Speaking Test - SPST), è stata per la prima volta effettuata dal Dipartimento di Gerontologia dell’Università federale di Sao Carlos, Brasile.

Lo studio, controllato randomizzato crossover in doppio cieco, è stato condotto su 24 soggetti affetti da PD a cui è stato somministrata una singola dose di 300 mg di CBD, con un intervallo di wash-out di 15 giorni. I pazienti sono stati quindi sottoposti a due sessioni sperimentali di SPST, nelle quali è stata valutata l’efficacia del CBD sui sintomi dell’ansia e sull’ampiezza dei tremori.

I risultati hanno mostrato una differenza statisticamente significativa nello stato di ansia, misurata con la scala VAMS (Visual Analog Mood Scales ) tra i due gruppi in studio, registrando livelli di ansia minori per il gruppo trattato con CBD. Allo stesso modo, nei soggetti trattati con CBD, è stata registrata una riduzione nella frequenza e nell’ampiezza dei tremori [7]. 

Applicazioni terapeutiche future

La capacità del CBD di attenuare l’ansia e diminuire i tremori in pazienti con PD sottoposti a stress, potrebbe dunque fare di questa molecola una valida alternativa terapeutica.

Infatti, i soggetti affetti da PD, ad oggi, vengono trattati con farmaci che generalmente provocano un aumento dei tremori e il peggioramento delle capacità cognitive, oltre a numerosi altri effetti collaterali [8].

A questi promettenti dati, tuttavia, come dichiarato dagli stessi Autori, andrebbero affiancati nuovi e più approfonditi studi. In particolare, nel prossimo futuro sarebbe necessario valutare l’impatto della somministrazione cronica del CBD sui disturbi d'ansia nei pazienti con malattia di Parkinson [7].

Autore:

Simona M. Purrello, PhD

Bibliografia:

  1. Campos AC, et al. (2016) Cannabidiol, neuroprotection and neuropsychiatric disorders. Pharmacol Res 112:119–127.
  2. Pisanti S, et al. (2017) Cannabidiol: state of the art and new challenges for therapeutic applications. Pharmacol Ther 175: 133–150.
  3. Campos AC, et al. (2012) Multiple mechanisms involved in the large spectrum therapeutic potential of cannabidiol in psychiatric disorders. Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci 367: 3364–3378.
  4. Barbosa MT, et al. (2006) Parkinsonism and Parkinson’s disease in the elderly: a community-based survey in Brazil (the Bambui study). Mov Disord 21: 800–808.
  5. Vriend C, et al. (2016) A smaller amygdala is associated with anxiety in Parkinson’s disease: a combined Free- Surfer-VBM study. J Neurol Neurosurg Psychiatry 87: 493–500.
  6. Chagas MHN, et al. (2017) Can anxiety increase tremors in patients with Parkinson’s disease? An experimental model. Eur Arch Psychiatry Clin Neurosci 44: 85–88.
  7. de Faria SM, et al. Effects of acute cannabidiol administration on anxiety and tremors induced by a Simulated Public Speaking Test in patients with Parkinson's disease. J Psychopharmacol. 2020 Feb;34(2):189-196
  8. Pontone GM, et al. Pharmacologic treatment of anxiety disorders in Parkinson’s disease. Am J Geriatr Psychiatry. 2013. 21:520-528. 

Il consiglio di Enecta:

Usare il CBD per trattare ansia e tremori nel morbo di Parkinson può essere una scelta sicura. A cosa dovreste prestare attenzione prima di assumere CBD?

  • Verificate eventuali interazioni con farmaci che state assumendo e se necessario consultatevi con un medico
  • Iniziate ad assumere o a somministrare l'olio di CBD in modo graduale, monitorando la reazione del corpo al nuovo principio attivo
  • Assicuratevi che il prodotto provenga da una filiera sicura e controllata
  • Qualora decideste di utilizzare il CBD per una patologia medica documentata, non esitate a contattarci al wecare@enecta.it per ricevere un'offerta dedicata