Dal primo gennaio 2018 la Cannabis per uso ricreativo sarà a tutti gli effetti legale in California, il più grande Stato degli Usa. In Colorado, Washington e Alaska l’industria della Cannabis ha generato un flusso economico di milioni di dollari utilizzati, ad esempio, per l’edilizia scolastica o nella riduzione del carico fiscale per i cittadini. Benedetto della Vedova, sottosegretario del Governo Gentiloni, fa il punto sul Tema Cannabis in Italia. “Nel corso di questa legislatura abbiamo tentato con l’Intergruppo Parlamentare Cannabis di mettere fine anche in Italia al regime proibizionista che, come sottolineato dalla Direzione Nazionale Antimafia, sottrae uomini e mezzi al contrasto di reati ben più gravi. Siamo riusciti per la prima volta nella storia della Repubblica a portare il Parlamento a discutere questa riforma di civiltà che va nella direzione di assicurare controlli sulle sostanze e di rendere più credibili le politiche di dissuasione dell’uso e di contrasto al consumo minorile, fin qui totalmente fallimentari”: A testimonianza di ciò Della Vedova cita uno studio del CNR , secondo cui la non legalizzazione della Cannabis ha portato comunque un aumento dell'uso della sostanza tra gli adolescenti. Cannabis Terapeutica - Qualche passo in avanti invece è stato fatto per ciò che riguarda la Cannabis Terapeutica. Quali sono? - Le preparazioni prescritte dal medico per la terapia contro il dolore saranno a carico del Servizio sanitario nazionale. Stanziati altri 2,3 milioni per la sua diffusione. La produzione inoltre viene estesa ad altri enti e imprese, secondo le procedure già previste per lo stabilimento militare di Firenze. “Con successo coroniamo il lavoro di un paio di anni che, nonostante pregiudizi e fughe in avanti, consegna al paese alcune norme che sono attese da tempo da centinaia di persone malate che trovano nell’uso della cannabis, sotto prescrizione medica, una terapia efficace contro il dolore. E’ stato il commento di Margherita Miotto, relatrice alla Camera del disegno di Legge sulla Cannabis Terapeutica. L’auspicio per il 2018 è che l’Industria della Cannabis in Italia cresca sviluppando non solo economia, ma conoscenza e opportunità alternative per tutti coloro che utilizzano la Cannabis ed i suoi estratti in modalità terapeutica. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
1 - Tra i vantaggi del CBD c’è la sua proprietà di analgesico naturale, studi scientifici hanno dimostrano come i cannabinoidi possono rivelarsi utili nel trattamento del dolore. Uno studio del 2012 pubblicato sul Journal of Experimental Medicine ha messo in evidenza come il cannabidiolo abbia soppresso in maniera significativa il dolore infiammatorio e neuropatico cronico nei roditori senza l’utilizzo di analgesici. 2 - Proprio grazie alle sue capacità antinfiammatorie, il CBD è un agente terapeutico in grado di contrastare una serie di disturbi infiammatori e quindi tutti quelli autoimmuni. 3 - Nell’ambito della schizofrenia la Scienza dimostra come il CBD sviluppi i suoi effetti antipsicotici ma è ancora chiaro come si sviluppa il meccanismo che dà vita a questa azione. Gli studi dimostrano che il cannabidiolo inibisce la psicosi sperimentale umana e si è dimostrato efficace in studi clinici su pazienti con schizofrenia. 4 - Il Cannabidiolo può essere un ottimo alleato con cui contrastare l’ansia, anche in questo caso la Scienza ha dimostrato l’efficacia del CBD nel ridurre l’ansia nelle persone con disturbi di questo tipo. Secondo i ricercatori il CBD potrebbe essere efficace per gli attacchi di panico, il disturbo ossessivo compulsivo, l’ansia sociale e il disturbo da stress post-traumatico. 5 - Il CBD sarebbe in grado di contrastare le malattie neurodegenerative, impedendo gli effetti tossici del neurotrasmettitore glutammato e delle specie di ossigeno radicale nel cervello. E’ dimostrato che il CBD ha un’attività antiossidante maggiore della vitamina e della vitamina E, rendendolo un potenziale agente terapeutico nella malattia di Alzheimer e di Parkinson. 6 - Il CBD aiuta a contrastare la nausea e il vomito, secondo uno studio del 2012 pubblicato nel British Journal of Pharmacology è stato scoperto che i vantaggi del CBD includono effetti antinausea ed effetti antiemetici. I ricercatori hanno scoperto che il cannabidiolo agisce in maniera bifasica, il che significa che in dosi basse sopprime il vomito indotto dalla tossina, ma in dosi elevate può aumentare la nausea oppure non avere alcun effetto. 7 - Uno studio del 2006 ha rilevato che il trattamento con CBD ha ridotto significativamente l’incidenza del diabete in topi diabetici non obesi, da un’incidenza del 86% in topi non trattati ad un’incidenza del 30% nei topi trattati con CBD. I vantaggi del CBD hanno inoltre mostrato una significativa riduzione dei livelli plasmatici di citochine pro-infiammatorie. Un esame istologico degli isolotti pancreatici dei topi trattati con CBD ha rivelato un’insulite significativamente ridotta. 8 - Uno studio del 2013 pubblicato dal British Journal of Clinical Pharmacology evidenzia come il CBD protegga da danni vascolari causati da un elevato livello di glucosio, da infiammazioni o da diabete di tipo 2; inoltre, il CBD si è dimostrato essere in grado di ridurre l’iperpermeabilità vascolare. 9 - I cannabinoidi possono fornire sollievo dal dolore alle articolazioni e dal gonfiore, e diminuire la distruzione congiunta e la progressione della malattia. L’assunzione di CBD protegge le articolazioni contro danno gravi, diminuisce la progressione, migliora il movimento, la qualità del sonno e riduce l’infiammazione in sole 5 settimane. 10 - La ricerca dimostra che assumere CBD prima di andare a letto migliora la qualità del sonno nelle persone che soffrono di insonnia.
L’efficacia della Cannabis nel trattamento dell’autismo è un traguardo da raggiungere su cui occorrono studi e ricerche tuttavia ad oggi alcune evidenze scientifiche che citeremo dimostrano come alcuni passi tuttavia sono stati compiuti ed invitano la Scienza a proseguire sulla strada imboccata. In uno studio del 2016 a firma del dottor René Kurz, un bambino di sei anni a cui è stata diagnosticata una forma di autismo, è stato sottoposto ad un trattamento a base di THC. Gli studi dimostrarono come la malattia del piccolo migliorò in termini di iperattività, irritabilità e letargia. Lo studio ha evidenziato una possibile connessione tra l’autismo ed i recettori cannabinoidi, in maniera particolare tra i recettori cannabinoidi 2 (CB2) ed il sistema endocannbinoide. Il secondo studio che citiamo proviene dagli Stati Uniti, in questo caso sono stati presi in esami dei topi i quali hanno evidenziato una differenza di comportamento tra il gruppo di ratti ai quali sono stati somministrati i cannbinoidi e quelli senza. Secondo questo studio, la cannabis terapeutica nello specifico dell’autismo può contribuire a contrastare in maniera particolare gli stati depressivi e aiutare a sviluppare la capacità di restare concentrati nelle attività giornaliere. Come abbiamo detto all’inizio del nostro articolo la strada da compiere per stabilire una connessione tra Cannabis e Autismo è molto lunga, gli studi da noi citati necessitano di approfondimenti tuttavia ci sono Paesi nel mondo che stanno investendo molto sul Tema. Su tutti Israele, che dallo scorso anno ha dato vita ai primi studi clinici su Cannabis e Autismo ponendosi ancora una volta come un Paese leader nello studio della Cannabis Terapeutica. Il Governo sta investendo milioni di euro nella produzione e la ricerca di nuove varietà di Cannabis che possano essere sempre più efficaci nel trattamento delle patologie dei pazienti.
Si è svolto nel weekend a Rovigo, presso la Fiera Campionaria, il Convegno “Aggiornamenti sulla Cannabis Terapeutica”, evento curato nell’organizzazione dal CREA di Rovigo, di cui Enecta è stato Main Sponsor. Medici, professionisti ed operatori che giornalmente lavorano nel settore della Cannabis ad uso terapeutico si sono confrontati ed hanno sviluppato Temi che indicano quanti passi in avanti sia stati compiuti in Italia sul Tema e quanta strada ci sia ancora da compiere. Gli interventi si sono sviluppati sui diversi Focus che riguardano oggi il mondo della Cannabis, da “quello che ancora non sappiamo della fitochimica della Cannabis” passando per la Legge sulla Cannabis Terapeutica approdata al Senato in attesa di essere votata, fino alla “preparazione industriale del CBD”, ma non solo. Era presente anche l’onorevole Margherita Miotto, relatrice della proposta di Legge sulla Cannabis Terapeutica approdata in Senato dopo il voto positivo raccolto alla Camera lo scorso 19 ottobre. L’esponente del partito democratico ha spiegato il percorso che ha compiuto la proposta di Legge e oggi anziché essere votata così come è potrebbe essere inserita nel Decreto Fiscale che approderà in Senato il prossimo 15 novembre. Secondo la Miotto è molto importante “portare il risultato a casa” quindi l’ipotesi che al momento prende corpo è quello di uno “spacchettamento” della Legge, in cui la parte relativa alle risorse economiche dovrebbe essere inserita nel Decreto, mentre per ciò che riguarda gli altri aspetti del provvedimento saranno presentati degli appositi subemendamenti. Cosa prevede la Legge passata alla Camera sull’uso della Cannabis con finalità Terapeutiche? Clicca Qui Nel corso della mattinata gli interventi del Professor Giovanni Appendino, che ha illustrato quello che “ancora non sappiamo della fitochimica della Cannabis”, l’attività di ricerca del Professore è documentata da oltre 300 pubblicazioni originali su riviste internazionali, 10 capitoli di libri, ed oltre 50 conferenze plenarie a convegni nazionali ed internazionali. Merita una menzione l’intervento del Dottor Massimo Nabissi del gruppo di ricerca di Patologia Generale ed Immunologia dell’Università di Camerino, il quale ha spiegato il lavoro che è stato svolto sulle attività anti – tumorali dei cannabinoidi e delle prospettive per sinergismi terapeutici. Senza illudere e/o dare false speranze, i Cannabinoidi non sono la bacchetta magica alla malattia tuttavia i primi risultati sono molto interessanti, perché il 50% dei casi esaminati durante gli studi preclinici hanno allungato la propria vita mediamente di quattro mesi grazie ad una giusta combinazione di THC e CBD. Tuttavia studi clinici non sono stati ancora compiuti ma, come ha sottolineato lo stesso Nabissi, maggiori investimenti, creare Report clinici, aumentare il volume degli studi, potrebbe portare nel prossimo futuro ad ottenere risultati molto importanti. Il Dottor Marco Bertolotto, ha parlato dell’efficacia della terapia a base di Cannabis medica e delle potenzialità future. Oltre a spiegare le attività compiute in ambito medico, Bertolotto si è soffermato anche sui temi della stretta attualità. In Italia oggi il 14.6% degli italiani ricorre alla Cannabis per curarsi, tuttavia oggi in Italia scarseggia la Cannabis e migliaia e migliaia di famiglie sono in attesa d i poter accedere a quello che per loro è un vero e proprio farmaco con cui contrastare dolore e non solo. Sono molti i pazienti che in assenza di Cannabis sono tornati a rivolgersi al mercato nero pur di approvvigionarsi della “sostanza” con tutti i pericoli del caso. “La Cannabis non è una sfida di trasgressione – afferma Bertolotto – ma di modernità. I prossimi cinque – dieci anni vedranno l’interesse di aziende private per il mondo della Cannabis Terapeutica”. Secondo Bertolotto le politiche di investimento sanitario e tecnologico che Israele sta facendo sulla Cannabis potrebbe rappresentare un punto di riferimento per molti partner europei. Il dottor Alberto Ritieni si è soffermato sulle metodologie avanzate per l’analisi dei prodotti a base di Cannabis, riportando l’esperienza campana, con i risultati dei lavori compiuti e delle prospettive future. Marco Ternelli, farmacista, ha raccontato di come il farmacista trasforma la Cannabis per le esigenze dei pazienti, quindi il prezioso lavoro svolto, Ternelli si è soffermato anche sui temi dell’attualità come quello che riguarda il prezzo di vendita imposto ai farmacisti sulla vendita della Cannabis, il che crea uno stato di passivo negativo, ed inseguito il ruolo dei medici, spesso la classe medica non è ancora preparata sul tema Cannabis e di conseguenza il rapporto medico – farmacista non è ad oggi ancora proficuo nell'ottica di supportare al meglio i pazienti. Prezzo imposto Cannabis Terapeutica: per approfondire il Tema clicca Qui Si sono susseguiti gli interventi di Giuseppe Nicosia, che ha parlato di Cannabis e alimentazione, il dottor Francesco Crestani che si è soffermato sulla Legge che debba regolamentare la Cannabis, la dottoressa Patrizia Roscilli, Università di Tor Vergata, che ha riportato casi pratici dal proprio osservatorio, impegnata in opera d'informazione e interscambio su tutto il territorio nazionale per ciò che riguarda la canapa sativa alimentare. I lavori sono stari chiusi da Giampaolo Grassi, che ha parlato delle prospettive future e dei passi da compiere con il Tema dal titolo “Quale Cannabis medica per l’Italia”.
Davide Calzolari è un ricercatore, dottorando di ricerca all’ultimo anno della scuola Agrisystem dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Le sue attività di ricerca si concentrano sulla coltivazione della canapa a destinazione multiuso e noi di Enecta lo abbiamo intervistato per saperne di più sul raccolto della stagione trascorsa e delle prospettive future che riguardano il mondo della Canapa. Come è andato il raccolto di Canapa 2017? Avete operato un solo raccolto stagionale o più di uno? Quest’anno abbiamo raccolto la canapa al momento della maturazione del seme, tralasciando per necessità di tempo la raccolta che si effettua per la fibra a destinazione tessile. Per le condizioni climatiche di forte siccità e a causa di alcuni temporali molto intensi le varietà con una maturazione media hanno sofferto parecchio andando incontro ad allettamento e riduzione della resa in granella. Su quale varietà avete lavorato? Caratteristiche di questa varietà? In totale quest’anno abbiamo avuto 22 varietà registrate di cui 5 non ancora testate nel nostro campo sperimentale di Piacenza, tra queste si possono distinguere alcuni gruppi con differente epoca di maturazione, le precoci sono state raccolte attorno a fine agosto mentre per le tardive abbiamo aspettato fino al metà ottobre e nel mezzo sono state raccolte le varietà intermedie e medio tardive. Altre caratteristiche che contraddistinguono queste varietà sono la colorazione del fusto che può essere verde o gialla, caratteristica che influisce sulla qualità della fibra e sulla sua decorticabilità. Il profilo dei cannabinoidi principali è un altro parametro di grande interesse, sia da un punto di vista normativo per contenere i residui di THC nei prodotti della canapa sia per valorizzare le inflorescenze ricche in CBD e altri metaboliti secondari. Avete scelto questa varietà per un motivo ben preciso? La disponibilità delle sementi nei quantitativi necessari alle prove di campo ci ha costretto a rinunciare ad alcune varietà che abbiamo preferito conservare per altre prove che saranno condotte in ambiente protetto. Da un punto di vista qualitativo e quantitativo è possibile fare un confronto con il raccolto dello scorso anno? Molte delle analisi sono ancora in atto quindi dal punto di vista qualitativo possiamo ancora dire poco, sicuramente dal punto di vista quantitativo alcune varietà hanno sofferto delle condizioni climatiche avverse che hanno causato forte allettamento poco prima della maturità del seme. Parte del tuo progetto universitario si concentra anche sull’Olio, sia ad uso alimentare che cosmetico, come viene estratto e lavorato? A partire dai semi operiamo due tipi differenti di estrazioni, a caldo con solvente organico per determinare il contenuto totale di olio e a freddo con una spremitrice da laboratorio per determinare le caratteristiche qualitative dell’olio come l’attività antiossidante e il profilo degli acidi grassi. In Italia si registra un rinnovato e crescente interesse per il mondo della Canapa, cosa consigli ad un tuo coetaneo che vuole approcciare a questo mondo? La prima cosa che consiglierei è quella di coinvolgere gli agricoltori locali per la gestione dei campi che richiedono uno sforzo intenso soprattutto per la raccolta delle piante, scegliere la varietà in funzione della destinazione d’uso quindi per produzione di inflorescenze piuttosto che di alimenti o olio essenziale. Dal tuo punto di vista quali sono le criticità e i punti di forza del settore? E su cosa bisogna migliorare per il futuro? Una delle criticità maggiori è la limitata disponibilità di sementi che spesso costringe alla scelta obbligata tra 2 o 3 varietà per chi non le ha acquistate per tempo. La forza maggiore di questo settore è la qualità del prodotto che ha caratteristiche molto utili per la salute umana, animale e soprattutto ambientale. In futuro mi aspetto che verranno create varietà migliorate per la resa in granella e per migliorare le operazioni di raccolta meccanizzata.
Si è disputata nel weekend a Ferrara la Terza edizione dell’University Contest di CrossFit, la gara riservata ai soli studenti universitari. “Sport, Studio, lo Sport e l’Università – si legge in una nota degli organizzatori, CrossFit Red Wall - sono da sempre sinonimi, anzi simbionti, sono due entità che si intersecano e vivono insieme, l'uno si nutre e alimenta l'altra”. Presenti ai nastri di partenza anche due giovani universitari della palestra CrossFit Roveri di Bologna, Riccardo Ferrari ed Elisabetta Buzzoni. Riccardo purtroppo è stato fermato da un infortunio al ginocchio mentre Elisabetta si è classificata quattordicesima. In questo tipo di competizione il risultato finale è secondario rispetto allo spirito che contraddistingue questo Sport ed in maniera particolare questo evento specifico. Infatti il risultato più grande è stata la risposta giunta da tutta Italia con studenti provenienti da un po' tutte le Regioni, tutti accomunati da una grande passione per lo Sport ed il CrossFit, che si dimostra sempre più una disciplina in constante ascesa. Le gare si sono sviluppate inizialmente con una prima batteria in piscina per poi spostarsi ai Box dove si sono svolte il resto delle gare. Gli atleti della palestra CrossFit Roveri erano ovviamente griffati Enecta, che crede fortemente nel binomio Sport e Benessere, soprattutto in questo specifico evento in cui i protagonisti sono giovani studenti universitari.
Se sei interessato ad acquistare i nostri prodotti, Enecta ha dedicato ai clienti italiani un portale web in cui è possibile informazioni e procedere all’acquisto in totale sicurezza. L’Olio Enecta - Enecta presenta sul mercato un olio con estratto di CBD al 10%, che sta avendo un ottimo riscontro tra coloro che intendono migliorare in maniera generalizzata il proprio benessere e sfruttare al massimo i valori nutrizionali dell’Olio di Canapa come l’Omega 3 gli antiossidanti. Da alcune settimane sul portale web è possibile trovare anche l’Olio con estratto di CBD al 24% rispondendo così in maniera specifica alle richieste degli utenti. Da chi è usato? - L’Olio è usato da una platea molto vasta di consumatori, dagli sportivi fino a bambini con patologie importanti come l’epilessia, su cui sono stati condotti degli studi importanti. Escludendo i casi particolari possiamo affermare che l’Olio di CBD aiuta a regolare il metabolismo ed i suoi processi. C’è chi lo usa per sfruttarne le capacità antinfiammatorie del cannabidiolo o da coloro che cercano di lenire stati ansiosi generati dallo stress. L’Olio di CBD non crea particolari controindicazioni sulla salute e al momento rappresenta un prodotto sempre più appetito dai consumatori. Prodotto - In molti presentano anche certificazioni redatte da laboratori tuttavia l’elemento che spesso fa la differenza nella presentazione del prodotto al pubblico è la concentrazione di CBD e la garanzia appunto di questa reale presenza del cannabidiolo. Dunque prima di compiere un acquisto consigliamo sempre ai nostri clienti di documentarsi al meglio cercando di fornire tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Tempi di Consegna - Enecta consegna i propri prodotti in Italia e Europa in tre giorni lavorativi. Nel caso il pacco fosse smarrito l’azienda provvede ovviamente a spedire un nuovo ordine e se la consegna dovese avvenire oltre i cinque giorni lavorativi, il cliente può contattare l’Azienda per chiedere un rimborso. Nel caso tu abbia dei problemi nel concludere i tuoi acquisti sul sito, che possono essere causati da una cattiva connessione web o altro, puoi scrivere una mail a wecare@enecta.it Canali Social - Oltre a scrivere una mail puoi contrattarci attraverso i nostri canali social, sulla nostra pagine Facebook, lascia un messaggio e ti risponderà un addetto del team Enecta pronto a prendere carico del tuo problema di acquisto e a risolverlo. Non usi Facebook ma interagisci su altri Social? Puoi scriverci anche su Instagram, con un messaggio al nostro canale e riceverai una risposta immediata.
Si è tenuto nella giornata di ieri a Bari il Medical Cannabis Mediterranean Conference. I campi di possibile applicazione della Cannabis Medica sono molteplici e ciò è emerso dalle numerose relazioni che si sono susseguite nel corso della giornata, a cominciare dall’intervento del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha ribadito la volontà politica di investire sia sulla Cannabis Industriale sia sulla Cannabis per uso Terapeutico. Proprio da questo ultimo aspetto è emersa una notizia molto interessante, cioè l’idea della Regione di legiferare una Legge a seguito della quale potrebbe nascere un centro di produzione della Cannabis che sia un supporto a quella prodotta attualmente presso il Laboratorio Militare di Firenze. Come a molti è noto la produzione di Firenze si è rivelata del tutto insufficiente a soddisfare le richieste giunte da tutta Italia, l’obiettivo dell’accordo firmato nel 2014 tra Ministeri e Laboratorio è proprio quello di giungere ad un punto di soddisfazione del 100% di prodotto sulla base delle richieste. Ad oggi ciò non è possibile dunque o il Ministero decide di investire in maniera massiccia sul Laboratorio militare o decide avvalersi di partner, come potrebbero essere le Regioni, che avrebbero il compito di complementare la produzione, tutto ovviamente sotto il controllo dei Ministeri. Il prossimo 21 Settembre ci sarà in Puglia la discussione della proposta di Legge presso le commissioni di competenze, dopo le audizioni e la fase degli emendamenti la proposta arriverà in consiglio regionale dove sarà sottoposta al voto. Se la Legge divenisse realtà a seguire Regione Puglia proporrebbe una manifestazione d’interesse selezionando il progetto più interessante a cui affidare i lavori con assoluta priorità per realtà presenti in Puglia. Quest’ultime dovrebbero costituirsi in ATS, Aziende a scopo temporaneo, composte al loro interno da Università, Associazioni, Privati, Enti, che lavorerebbero di concerto sulla produzione della Cannabis. Ovviamente dovrà essere compito delle ATS e non delle Regioni premunirsi delle autorizzazioni di Legge previste per svolgere l’attività. Agli scettici che affermano come questa Legge non passerà mai, Giovanni Gorgoni, Commissario Straordinario AReSS Puglia, ha risposto dicendo “Siamo ad un punto di svolta, o lo Stato decide, legittimamente, di investire in maniera importante sul Laboratorio implementando quindi la produzione, o si decide di trovare partner, come le Regioni, che possano operare completando la produzione che avviene attualmente”. E’ intervenuto al Convegno anche Stefano Mannucci, colonnello del Laboratorio Miliare di Firenze, che ha testimoniato il lavoro svolto “Ad oggi sul progetto FM2 è stato destinato un investimento di circa un milione di euro, per produrre 100 Kg di prodotto che non può soddisfare le richieste giunte”. Il Colonnello circa il prossimo futuro ha annunciato che “ci sarà una varietà nuova, ad alto contenuto di THC, e la costruzione di due nuove serre per la produzione. Obiettivo primario del Laboratorio – ha concluso – è assicurare un prodotto di qualità seguendo i protocolli dell’AIFA e quindi del Ministero della Salute”. Le serre saranno finanziate dal Ministero.
Il Crossfit è uno sport che sta raggiungendo una popolarità sempre maggiore, Enecta e Crossfit Roveri di Bologna sono legate in una partnership in cui salute, benessere e sport sono uniti in un legame indissolubile. In questo articolo cercheremo di entrare nel dettaglio di questa disciplina cercano di spiegare lo sviluppo di una lezione in palestra, avvalendoci delle testimonianze degli atleti. Generalmente in palestra si comincia con una fase di riscaldamento e mobilità articolare, dunque si svolgono esercizi a corpo libero con l’obiettivo di attivare i gruppi muscolari. Questa fase è necessaria per preparare il fisico all’allenamento vero e proprio! C’è lo Strength, ovvero la forza, una volta assimilato il movimento da compiere in maniera corretta si procede a praticare uno schema motorio con l’obiettivo di programmare la Forza. A seguire troviamo il Wod, che rappresenta il cuore dell’allenamento, il coach spiega gli allenamenti da compiere e si parte! Il principio alla base di questa disciplina è l’intensità, bisogna dare il massimo nel tempo stabilito dall’esecuzione dell’esercizio. Dopo l’esecuzione degli esercizi abbiamo la fase Recovery, dedicata al recupero, all'allungamento muscolare e al defaticamento; vengono eseguiti una serie di esercizi di stretching e defaticamento, fondamentali dopo il lavoro svolto. Nausica Foroni, è un’atleta di Crossfit, nella stagione estiva che sta per concludersi ha disputato diverse gare con risultati importanti: “Mi sono avvicinata al Crossfit per caso, su suggerimento di un Personal Trainer della palestra che frequentavo ed è stato amore a prima vista. Mi alleno cinque volte a settimana più un giorno di Active Rest, ‘riposo attivo’ che può significare praticare yoga o una sessione di nuoto”. Il consiglio di Nausica è quello di provare questa disciplina che sta avendo un successo incredibile: “Consiglio a tutti di provarlo, indipendentemente dall’età e dallo stato attuale di allenamento. Essendo uno sport funzionale, a qualsiasi livello se ne ricavano benefici per la vita quotidiana. Tutti gli esercizi sono scalabili, questo significa che se una persona non può o non riesce a fare un esercizio, ce ne sono degli altri alternativi e/o propedeutici a quello principale”. Il binomio Enecta – Roveri - Leggi per approfondire! Enecta si sposa benissimo con il Crossfit - Leggi per approfondire! fonti citate: mypersonaltrainer.it