Non manca molto alla semina della Canapa che fra tre mesi, dipende molto dai territori, comincerà ad essere lavorata in vista del raccolto 2018. Il Ciclo di coltura della Canapa, dalla semina fino al raccolto, è un periodo di tempo piuttosto breve che varia dai 100 ai 130 giorni, a seguire cercheremo di fornire informazioni tra le domande maggiormente diffuse tra gli utenti sull'esperienza condotte negli ultimi anni. Preparazione del campo e semina La Canapa cresce in diverse tipologie di terreni ma predilige quelli di medio impasto, profondi, freschi, non compattati, senza ristagno e ricchi di sostanza organica. Il letto di semina dev’essere ben preparato, procedendo, in genere alle seguenti operazioni: Aratura a circa 20-40 cm a seconda della natura dei terreni Erpicatura (facoltativa) Fresatura Diserbo pre-semina (facoltativo) Concimazione La coltura della Canapa veniva un tempo letamata ed ancora oggi la concimazione organica sarebbe di gran lunga preferibile perché, oltre ad apportare nutrienti nel suolo, migliora anche la struttura del terreno, evitando quindi l’asfissia radicale e permettendo alla radice fittonante della canapa di lavorare al meglio. Comunque, in termini di apporto chimico, alla canapa occorre il seguente contenuto: 100 kg/ha di N (azoto) 50-70 kg/ha di P2O5 50 kg/ha di K2O La coltura è sensibile alla disponibilità di azoto e normalmente le colture scarsamente dotate si presentano ingiallite, con accrescimento stentato e disomogenee. Eccessi di azoto sono tuttavia negativi in quanto diminuiscono la quantità di fibra prodotta, aumentano la mortalità per effetto di un più intenso auto-diradamento ed accrescono le probabilità che la coltura si alletti in condizioni di forte vento. Quando si semina? Tradizionalmente negli ambienti della pianura Padana la semina veniva effettuata alla fine dell’inverno (19 marzo, San Giuseppe). La temperatura minima di germinazione, 1°C, permette tuttavia di anticipare l’epoca di semina anche alla fine del mese di febbraio. Una emergenza rapida ed omogenea è garantita da una temperatura del terreno prossima ai 10°C. La densità di semina è particolarmente importante per poter ottenere una buona emergenza favorire lo sviluppo dello stelo della pianta e controllare le infestanti. Sono sufficienti quindi 40-50 kg per ottenere una buona emergenza, steli di ottima qualità con un buon contenuto in fibra e buona produzione di seme. Operazioni di Semina Profondità: 2/3 cm Interfila: 15-25 cm Distanza del seme sulla fila: 5-8 cm Vengono normalmente impiegate seminatrici meccaniche, da grano, o seminatrici pneumatiche. Come fare a scegliere la varietà che più possa rispondere ad una specifica finalità di produzione ed a particolari caratteristiche dei territori? Le caratteristiche che determinano la scelta varietale sono soprattutto in funzione del tipo di produzione prevista e della qualità richiesta. Quando il prodotto principale è la paglia, quindi la fibra ed il canapulo, allora è utile avere un importante biomassa e/o alto contenuto in fibra; le varietà dioiche sono allora più adatte. Qualora si intenda invece produrre prevalentemente seme, sono da preferire le varietà monoiche, in cui tutte le piante portano seme, mentre le dioiche hanno un’alta percentuale di maschi improduttivi (40-45%). Inoltre le varietà monoiche hanno uno sviluppo limitato in altezza, che facilita le operazioni di trebbiatura meccanica. Da dove viene il seme che andiamo a mettere in campo? Le sementi da riproduzione provengono da coltivazioni specializzate, che devono garantire un alto grado di germinabilità, non inferiore all’80°, e la conformità della maggioranza delle piante alle caratteristiche specifiche della varietà dichiarata in etichetta. Il produttore infatti deve far controllare in Italia le colture ed il raccolto dal Centro di sperimentazione e certificazione delle sementi (CRA-SCS) , o da organismi analoghi all’estero, che rilasciano le etichette da apporre sulle confezioni in vendita. Non è quindi consentito riutilizzare le sementi ottenute da una coltivazione qualsiasi, per la semina dell’anno successivo, sia per motivi agronomici, la rispondenza delle coltivazioni ai caratteri genetici previsti, sia legali, come vedremo in seguito Che seme si può e/o si deve utilizzare? Si può e si deve utilizzare quindi solo semente delle varietà ammesse alla coltivazione, quelle che sono state controllate nel tempo ed hanno un contenuto di THC inferiore allo 0,2 %. Nella dichiarazione di semina che ogni agricoltore consegna alle autorità di PS viene indicata la varietà coltivata ed ogni stato della UE in cui si coltiva canapa fa effettuare controlli a campione per monitorare la rispondenza delle varietà a questa caratteristica. Ad oggi, ad esempio, risulta che le varietà ammesse alla coltivazione in Germania hanno subito una limitazione, proprio a causa di controlli effettuati su una varietà polacca – Bialobrzeskie – ed una italiana – Carmagnola, che hanno ecceduto il limite consentito per due anni consecutivi. A parte le limitazioni imposte dalle normative, ci sono limiti oggettivi alla disponibilità di semente certificata. Contenuti a cura dell’associazione Toscanapa Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Legalizzare la coltivazione della Cannabis in Sardegna! E' la proposta che arriva da tre consiglieri regionali di Art.1-Sdp attraverso l'indizione di un referendum consultivo che potrebbe tenersi a ottobre, mentre la raccolta delle firme, ne occorrono 10mila, dovrebbe scattare entro tre settimane, quindi in piena campagna elettorale per le politiche del 4 marzo. Il risultato della consultazione non sarebbe comunque vincolante. Esiste la prova scientifica che sia estremamente meno pericolosa del tabacco e dell'alcool – afferma Paolo Zedda - inoltre dove si è legalizzata, il consumo non è aumentato. Sulla Sardegna il fatturato potrebbe essere di 250 milioni, con 10mila posti di lavoro di ricaduta. Sarebbe il primo referendum di questo genere in Europa. Con l'inizio del 2018, la marijuana è diventata legale in California anche per uso ricreativo. La cannabis può essere acquistata ora nei negozi di Oakland, Berkeley, San Jose, Santa Cruz, San Diego e altre località, ma non ancora a San Francisco e Los Angeles dove le autorità non hanno ancora iniziato a concedere le licenze ai negozi. La Cannabis è già legale in altri sette stati dell'Unione, ma la California è il più grande a fare questo passo. Fin dal 1996 i californiani potevano consumare marijuana a scopi medici, poi hanno approvato l'uso ricreativo in un referendum del 2016. Secondo la nuova legge, le persone maggiori di 21 anni possono possedere, trasportare, comprare e consumare fino a 28,5 grammi di marijuana e fino a 8 grammi di marijuana concentrata. Gli adulti possono coltivare fino a sei piantine di marijuana a famiglia, ma fuori dalla vista del pubblico. Secondo Business Insider, con la nuova legge il mercato della marijuana in California dovrebbe crescere fino a 3,7 miliardi di dollari quest'anno e a oltre 5 miliardi nel 2019. Dopo la California che non sia giunto anche il momento per l’Italia, con le Regioni a sperimentare forme di legalizzazione?
Abbiamo spesso indagato con gli articoli del nostro Blog sul rapporto tra CBD e Sport, il ruolo del Cannabidiolo nella vita di chi fa Sport è molto importante per gli effetti benefici che produce. CBD e Stile di vita sano Avere uno stile di vita sano non necessita di grandi sforzi, bastano pochi accorgimenti per donare alla quotidianità maggiore consapevolezza, cominciando dall’alimentazione fino ad introdurre nella propria dieta elementi nutrizionali nuovi e di qualità. CBD e Alimentazione L'Olio di Canapa è una delle poche fonti vegetali di acido alfa linolenico, che permette un perfetto equilibrio tra Omega-3 e Omega-6, sono presenti amminoacidi, numerose vitamine, sali minerali come ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo; fitosteroli e cannabinoidi, in maniera particolare il CBD. Assunto giornalmente contribuisce ad un ottimale stato psicofisico. CBD e Sport Sono numerosi gli sportivi che usano il CBD, per sfruttarne le caratteristiche antinfiammatorie o per favorire il recupero dell’organismo stressato dopo ad esempio una mezza maratona piuttosto che una giornata sugli Sci. Il CBD si presenta sotto varie forme, c’è chi lo Svapa, e chi lo assume insieme all’Olio, chi preferisce i Cristalli vaporizzati o altri ancora lo inseriscono all’interno della propria alimentazione. CBD e post allenamento Se pratiche Sport ma il vostro lavoro e la quotidianità non vi permette di allenarvi con costanza il CBD potrebbe fare al vostro caso. L’assunzione del CBD al termine dello sforzo fisico può aiutare ad ottimizzare il recupero dell’organismo presentandosi come un vero e proprio integratore naturale, agendo attivamente sull’organismo modulandone le risposte attraverso un’azione sui recettori naturali del nostro sistema endocannabinoide. CBD e testimonianza sportivi Enecta è testimonial di sportivi che usano il CBD, aggiungendo il Cannabidiolo all’interno della propria dieta quotidiana. Pierluigi Catalano, atleta di Spartan Race: “Assumo il CBD ogni sera prima di andare a dormire e la mattina prima di andare a lavoro. Mi ha portato tantissimi benefici sul sonno, mi accorgo di dormire più rilassato e in maniera più profonda”. Jack Colomba, atleta di CrossFit “Assumo l’Olio dopo gli allenamenti e devo dire che supporta in maniera molto importante il mio recupero muscolare, soprattutto in quei momenti in cui la stanchezza è maggiore”. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
La sindrome dell'intestino irritabile conosciuta anche come colonpatia spastica, colite, colon irritabile e non solo, indica un disturbo caratterizzato per dolori al basso ventre e alterazioni nella defecazione. Possibili cause dell’intestino irritabile Alcuni studi hanno dimostrato come i pazienti affetti da questa patologia avevano un intestino e colon con una sensibilità maggiore e quindi soggetti a reazioni anomale in caso di stress o quando si assumono alcuni cibi. Un'altra ipotesi risiede nel mal funzionamento del sistema immunitario, che non combatte adeguatamente eventuali infezioni. L’intestino irritabile potrebbe essere dovuto anche ad una forma di celiachia. E’ consigliabile consultare un medico. Studi recenti hanno poi dimostrato che esiste un collegamento tra la sindrome dell'intestino irritabile e la serotonina: livelli anomali di questo neurotrasmettitore infatti, si traducono con problemi di defecazione e dolori intestinali. Il ruolo della Cannabis e del CBD Il CBD potrebbe essere l’alleato giusto con cui combattere i dolori dell’intestino. Secondo uno studio del 2011 condotto da un Team composto in maggioranza da studiosi italiani, il CBD sarebbe in grado di agire sugli impulsi anomali del sistema immunitario. Il Cannabidiolo si lega ai recettori che tendono a crescere quando l’organismo soffre di disturbi patologici o è sotto pressione o particolarmente stressato. Lo Studio dal titolo Il Cannabidiolo riduce le infiammazioni intestinali attraverso il controllo dell'asse neuroimmune dimostra come il CBD possa essere determinate nella cura di questa cura. Nel secondo Studio che citiamo, datato 2008, il neurologo Ethan Russo ha dimostrato come l’intestino irritabile possa essere dovuto ad una carenza di endocannabinoidi. Il sistema endocannabinoide svolge un ruolo importante nella gestione di alcune funzioni dell’organismo, quali l’umore, il sonno, la digestione, l’appetito e la digestione fino alla regolazione immunitaria e il dolore. L’auspicio è che la Ricerca venga sostenuta affinché si possa indagare sempre di più sulle proprietà della Cannabis e del CBD applicate in ambito terapeutico. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Il DNA contiene le informazioni necessari per ‘costruire’ e far funzionare correttamente l’organismo. Al suo interno sono sono contenute tutte le informazioni necessarie per sintetizzare le proteine necessarie per costruire cellule, organi e tessuti, sia le informazioni per portare a termine le reazioni biochimiche essenziali per la sopravvivenza dell’organismo. Il DNA può danneggiarsi? Se ‘Si’ come? L’Alcool, il fumo, l’assunzione di sostanze stupefacenti, lo Stress e svariate altre variabili possono creare, a livelli differenti, danni al DNA. Secondo la Scienza nelle cellule umane, sia le normali attività metaboliche che i fattori ambientali possono causare danno al DNA, determinando almeno 500000 singole lesioni molecolari per cellula al giorno. Tali lesioni provocano danno strutturale alla molecola di DNA, e possono alterare in maniera drammatica il modo in cui la cellula legge le informazioni contenute nei suoi geni. L’Olio di Canapa è considerato un ottimo alleato con cui riparare i danni del DNA, perché? Ha il rapporto ideale, di 3 a 1 tra acidi grassi, Omega 3 e Omega 6, uno dei compiti che svolge l’Omega 3 è proprio quello di contribuire alla riparazione cellulare L’Olio è ricco di vitamine quali vitamina A, B1, B2, B3; B6, C, D ed E. L’Olio di Canapa e di semi in generale contengono antiossidanti, proteine, carotene, calcio, magnesio, zolfo, potassio, ferro, zinco e fosforo. I semi di Canapa hanno un alto contenuto di proteine di cui il 65% di Edestina e per il restante 35% di Albumina. L’Olio di Canapa e i semi assunti giornalmente, inseriti nella propria dieta quotidiana, contribuiscono al raggiungimento di un adeguato sistema psicofisico, mantenendo l’organismo in salute! Che cosa è la Edestina? E’ una proteina di origine vegetale contenuta nei semi di Canapa ma non solo, è possibile trovarla anche nel cotone, nella zucca e in altre piante. Da cosa è composta? La Edestina è composta da fosforo, contiene una grande quantità di acido glutammico, cioè un neurotrasmettitore che aiuta le persone ad affrontare lo stress psicofisico e quelle patologie che il corpo umano da solo non riesce a compiere. E’ una proteina molto importante, considerata in qualche modo la spina dorsale del DNA. Che cosa è l’Albumina? L’Albumina è una delle proteine più importanti dell’organismo, le sue funzioni principali sono : mantenimento della pressione oncotica, trasporto degli ormoni della tiroide, trasporto degli altri ormoni, in particolare quelli solubili nei grassi, trasporto degli acidi grassi liberi, trasporto della bilirubina non coniugata, trasporto di molti farmaci, legame competitivo con gli ioni calcio (Ca2+) e il tamponamento del PH. Il contenuto di Edestina e Albumina nella Canapa, fa sì che siano disponibili tutti gli aminoacidi presenti che assicurano al corpo umano i mattoni necessari alla costruzione degli anticorpi il cui compito è quello di respingere le infezioni prima che si presentino i sintomi di una malattia. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
La Canapa è una pianta dalle innumerevoli proprietà che in cucina trova una delle sue massime espressioni! In questo nuovo appuntamento con “Enecta Food” parliamo di una ricetta facile da realizzare, una torta vegana con la Canapa ovviamente protagonista. Ingredienti necessari per la realizzazione di una torta per circa quattro persone Farina Di Riso 100 g Farina Di Mandorle 25 g Farina Di Canapa 10 g Latte Di Soia o Latte di Mandorle 110 ml Lievito Per Dolci 7g Zucchero Semolato 100 g Olio Di Semi 45 ml Preparazione Prendiamo una ciotola in cui mescoliamo l’Olio di Semi e lo Zucchero e mescoliamo fino ad ottenere un composto omogeneo. In un’altra ciotola mescoliamo le farine con il lievito, per poi versarle nella ciotola con il composto di Olio e Zucchero. Giriamo il tutto fino ad ottenere una crema senza grumi! La preparazione della nostra torta è quasi conclusa, prendiamo il composto e lo versiamo in una teglia che inforneremo per circa 35 minuti in un forno preriscaldato a 180 gradi. Passato il tempo indicato, verificate che la torta sia effettivamente pronta prima di servirla. BuonAppetito! Enecta Food, le Ricette - Ricetta semplice da preparare con CBD - Ricetta vegana con Olio di CBD - Come preparare Mousse di Frutta con CBD - Come preparare una Zuppa con CBD semplice e veloce? - Ricetta proteica con CBD Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Quanto vale il mercato dell’Industria della Cannabis? Nel 2016 secondo uno studio condotto dall’American Research Inc., il mercato globale è stato valutato 14,3 miliardi di dollari con una previsione di crescita massima del 21% nel 2024 per un fatturato globale di 63,5 miliardi di dollari. La crescita del mercato della Cannabis è sicuramente supportato dalle scelte politiche adottate dai Paesi del Nord America e da gran parte dell’Europa. Se alle scelte politiche si accompagna una domanda crescente tra gli utenti che la utilizzano con finalità terapeutiche, i dati illustrati trovano una chiave di lettura. Se si considera che le politiche di legalizzazione e di acquisizione di nuove norme che disciplinano la materia non sono state ancora del tutto adottate da molti Paesi europei e del resto del mondo, è facile ipotizzare come il Mercato non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale. Negli Stati Uniti solo in tre Stati la Cannabis è ancora totalmente illegale, si tratta del South Dakita, Kansas e Idaho, mentre nel resto del Paese è stata disciplinata per l’uso Terapeutico e in alcuni Stati anche con finalità ricreative, come testimonia la California dal 1 gennaio 2018. I referendum sono stati lo strumento con cui la Cannabis è stata liberalizzata, con la West Coast protagonista, infatti tra gli Stati pionieri troviamo Washington, l’Oregon, il Colorado e la già citata California. In Italia? Nel Belpaese la situazione è un po' più complessa, negli ultimi anni sono stati compiuti passi importanti tuttavia la strada imboccata è appena all’inizio. Cannabis Terapeutica - In Italia è possibile curarsi con la Cannabis tuttavia c’è il problema dell’approvvigionamento della materia prima. Il Laboratorio Militare di Firenze è stato individuato come il produttore unico della Cannabis da destinare agli utenti, tuttavia la produzione e le conseguenti risorse accantonate non sono affatto sufficienti per soddisfare la domanda.Tanto è che in questo inizio di 2018 sono in migliaia i pazienti senza Cannabis Terapeutica, spesso costretti a rivolgersi al mercato nero. Uso Ricreativo - Il 16 luglio 2015 con un testo bipartisan presentato dall’Intergruppo parlamentare si proponeva la legalizzazione delle droghe leggere per l'uso a scopo ricreativo, inseguito rimandato e poi stralciato ed è rimasta solo la parte relativa all’suo terapeutico. Cosa prevedeva nel dettaglio la proposta di legge? - I maggiorenni potranno detenere una modica quantità di cannabis per uso ricreativo: 15 grammi a casa, 5 grammi fuori casa. Divieto assoluto invece per i minorenni. La marijuana si potrà coltivare a casa (fino a un massimo di 5 piante), ma il raccolto non potrà essere venduto. Nascita dei Cannabis Social Club: agli over 18 residenti in Italia sarà consentita la coltivazione in forma associata in enti senza fini di lucro fino a 50 membri. Dati economici alla mano a cui si accompagna una domanda da parte di investitori e pazienti in crescente aumento fa capire come il Tema Cannabis sia molto importante e il 2018 potrebbe portare in dote interessanti novità! Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Quando parliamo di Cannabis l’attenzione si focalizza sul CBD e il THC, tuttavia nella pianta sono presenti delle molecole dalle funzioni molto importanti, stiamo parlando dei Terpeni; in questo articolo cercheremo di capire di cosa sono e quale funzione svolgono in connessione con la Cannabis. Quando osserviamo una pianta di Cannabis una delle prime cose che ci colpisce è l’odore, e per questo dobbiamo ringraziare i Terpeni, i quali in proporzioni differenti, attribuiscono ad ogni pianta un profumo diverso. Fino a poco tempo fa il mondo della Scienza non si è molto concentrato sul mondo del Terpeni, le attenzioni era rivolte al CBD e al THC, oggi invece c’è grande interesse sul ruolo che i Terpeni svolgono in alcuni effetti prodotti dalla Cannabis. Genetica della pianta e coltivazione I Terpeni si trovano in concentrazione maggiore nelle piante di Cannabis femmina che non sono state impollinate e la quantità e composizione cambia a seconda della genetica della pianta e delle condizioni in cui è stata coltivata. Interazione con il Sisteme endocannabinoide I Terpeni quando vengono assunti interagiscono con il sistema endocannabinoide. agendo in combinazione con i cannabinoidi. Ad esempio il mircene è un terpene che conferisce un odore simile ai chiodi di garofano, ed ha la capacità di aumentare la permeabilità cellulare e quindi un rapido assorbimento dei cannabinoidi. I Terpeni possono agire sui neurotrasmettitori del cervello, influenzando, ad esempio i neurotrasmettitori che regolano il tono dell’umore. Per apprezzare le funzioni dei Terpeni nell’Olio di CBD è molto importate il sistema di lavorazione delle piante di Canapa dove si calcola siano presenti circa 120 Terpeni. Possiamo concludere il nostro primo approccio sui Terpeni affermando che siamo appena all’inizio degli Studi e chissà cosa possa rivelare la Ricerca nel prossimo futuro sulle importanti funzioni in ambito terapeutico. Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!
Enecta Food è il nuovo spazio riservato sul nostro Blog all'utilizzo del CBD e della Canapa in generale in cucina. Oltre alle gustose ricette e cocktail proteici un’attenzione particolare meritano i semi di canapa, che con le sue proprietà si presenta come un vero super food! Cosa contengono i semi di Canapa Proteine nobili, ovvero tutti gli amminoacidi essenziali al corretto funzionamento del corpo umano. Molte vitamine quali A, E, B1, B2, PP, C. Sali minerali come ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo. I grassi sono composti essenzialmente da Omega 3 ed Omega 6 a cui si aggiunge la lecitina, che aiuta il metabolismo dei grassi e numerosi fitonutrienti. I semi di Canapa hanno delle straordinarie proprietà terapeutiche Rinforzano il sistema nervoso Proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti Aiutano a contrastare alcune patologie respiratorie come l’asma, sinusite, tracheite, acne, colesterolo, artrosi e arteriosclerosi. Come utilizzarli in cucina? Se li maciniamo otteniamo la relativa farina di Canapa tuttavia i semi possono essere usati per arricchire un’insalata o nella preparazione di biscotti o salse. C'è chi li utilizza a colazione con uno yogurt, i semi di Canapa sono un prodotto molto versatile in cucina. Potete apprezzare le proprietà dei semi realizzando il famoso latte di Canapa, come? E’ molto semplice, basta avere un frullatore in cui inseriremo i nostri semi e dell’acqua, il rapporto nel dosaggio è di 1 a 3. Dunque non resta che provare i semi di Canapa ed inserirli stabilmente nella nostra alimentazione quotidiana! Ricette con Canapa e CBD Come preparare una Zuppa con CBD semplice e veloce? Ricetta Vegana con Olio di CBD Mousse di Frutta con CBD Ricetta facile e proteica da preparare con CBD Shake proteico con CBD Se hai trovato interessante questo articolo metti Mi piace alla Pagina Facebook Enecta e sarai sempre aggiornato sulle notizie e le novità che riguardano il mondo della Cannabis e del CBD!