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Report dai Campi Enecta: quanto manca al raccolto?

Scritto da STAFF ENECTA | 1 agosto 2017

 

Tra meno di un mese ci sarà il raccolto di Canapa dai Campi Enecta in Abruzzo, che darà vita così al primo raccolto di Canapa seminata in Valle Subequana lo scorso aprile.

Sono otto gli ettari di Canapa seminata, primo step di un nuovo percorso per l’agricoltura dell’Abruzzo interno, che torna ad investire su un prodotto, la Canapa, di cui l’Italia nel secondo dopoguerra era uno dei leader nella produzione ed esportazione.

Le piante attualmente sfiorano i due metri di altezza, e stanno crescendo in un contesto ambientale che si sta caratterizzando per temperature molto alte.

La fase di crescita delle piante generalmente cessa di solito con il solstizio di Giugno, quando il periodo di luce diurna comincia a diminuire, con qualche differenza a seconda delle varietà impiegate mentre la fioritura, generalmente, avviene nel mese di Luglio e comunque con temperature sempre superiori ai 20°.

In questo angolo d’Abruzzo ma in generale su tutta la Regione l’estate si sta caratterizzando per temperature bollenti e con un’emergenza siccità che ha messo alla prova il mondo dell’Agricoltura.

Tuttavia nello specifico della Valle Subequana al tramonto le temperature scendono in maniera importante determinando un’escursione termica che creano uno status di “sofferenza” nella pianta” che tenderà quindi a sviluppare più resina, più CBD rispetto ad un clima con temperature più costanti.

In un’intervista uscita sul Blog di Enecta, Jacopo Paolini, uno dei due soci fondatori dell’azienda italo – olandese ha parlato di “educazione” alla coltivazione della Canapa in Italia.

“La Canapa è una pianta dalle proprietà straordinarie, spesso non semplici da capire. Può essere utilizzata per produrre materiale tessile, bioedilizia, olio e farine, o come noi, estratti di Cannabinoidi. Qualunque sia l’obiettivo il punto di partenza deve/dovrebbe essere sempre lo stesso: studiare e conoscere la pianta in relazione all’uso che se ne vuole fare”. (Per leggere l’intervista integrale clicca Qui).