Con la firma presidenziale del 20 dicembre 2018, lo United States farm bill è diventato legge federale. Il nuovo Farm Bill regolerà gli interventi pubblici in agricoltura per i prossimi cinque anni. Il corpo di leggi ha incluso anche l’Hemp Farming Act del 2018, la legge che, per la prima volta in tutta la federazione di stati, stabilisce le regole della produzione e vendita della cannabis, rimuovendola definitivamente dall’elenco del Controlled Substances Act.
Fino a prima dell’entrata in vigore dello United States farm bill 2018, a livello federale era illegale possedere, usare, vendere o coltivare cannabis. Nonostante questo divieto federale, alcuni Stati avevano già adottato da alcuni anni un approccio ben più permissivo nei confronti della cannabis, grazie a leggi che ne hanno, man mano, permesso l’uso e la coltivazione a vari scopi.
Oggi in California la cannabis è consentita sia per uso medico che ricreativo. Lo stato americano è stato uno dei primi a tendere verso una sempre maggiore apertura nei confronti della canapa. Le prime “lotte” per la legalizzazione della cannabis risalgono al 1972, con una prima proposta non approvata, ma già nel 1975 il solo possesso era stato depenalizzato. Una delle pietre miliari del percorso verso la totale legalizzazione della cannabis in California è stato senza dubbio il Compassionate Use Act del 1996, che ha reso legale l’uso medico.
Il Compassionate Use Act era il risultato di un forte desiderio popolare, poi espresso al voto durante il referendum che ha permesso l’attuazione della legge. Da allora i pazienti possono utilizzare, possedere e coltivare cannabis – sotto consiglio medico – per alleviare alcuni disturbi come l’artrite, il dolore cronico, l’emicrania e molti altri. Da allora, grazie anche al supporto della comunità dei green doctors, medici sostenitori dell’utilità della cannabis in medicina, la ricerca scientifica sulla cannabis ha potuto svilupparsi sempre più.
Il 6 novembre 2012 in Colorado e Washington sono stati approvati rispettivamente il Colorado Amendament 64 e la Washington Initiative 502, che hanno reso i due stati i primi in tutta la federazione a legalizzare l’uso ricreativo della cannabis. Entrambi i provvedimenti permettono la coltivazione di sei piante di canapa a persona e la vendita, regolarmente tassata.
Il risultato del 2012 è il frutto di un lungo percorso, intrapreso nel caso del Colorado nel 2000, con l’approvazione dell’Amendement 20 che ha permesso l’uso medico della marijuana per i pazienti in possesso di ricetta. Anche in questo caso, gli anni di ricerca che sono susseguiti hanno portato le evidenze e i risultati scientifici necessari alle successive legiferazioni.
Nel corso degli ultimi dieci anni molti altri Stati hanno permesso l’utilizzo della canapa a vari livelli. Oggi la maggioranza delle realtà che compongono gli Stati Uniti d’America già permettevano l’uso medico della cannabis.
Lo United States farm bill ha finalmente dato un ordine federale alla questione, risolvendo diatribe legali e conflitti tra leggi (locali, nazionali, federali). Grazie al nuovo farm bill si attende un’ulteriore espansione del mercato della cannabis e, di conseguenza, un aumento di iniziative di ricerca col fine di garantire sempre al consumatore un prodotto di qualità.