Molti ignorano o probabilmente non ne sono semplicemente a conoscenza di come l’Italia nel secondo dopoguerra fosse uno dei maggiori produttori di Canapa e condividesse con la Russia la leadership nell’esportazione di questa pianta dalle innumerevoli proprietà.
Un episodio che arriva dalla storia parla dei canapai bolognesi, come i primi a rifornire di Canapa il Regno Unito per la realizzazione delle corde impiegate nelle Navi!
Oggi in Italia si assiste ad un ritorno nella coltivazione della Canapa, molte Aziende stanno investendo e molte altre ancora sono in procinto di decidere come investire e su quale settore specializzarsi considerando che dire ‘Canapa’ significa parlare di estratti, di bioedilizia, agricoltura, benessere e non solo.
Chi volesse investire nella Canapa quali opportunità finanziarie ha messe a disposizione dello Stato o dall’Europa?
Il consiglio che possiamo dare è quello di cominciare innanzitutto dalle Regioni, con cui è possibile creare un collegamento diretto e a seguire citiamo due casi concreti di Fondi a disposizione.
La Regione Puglia ha emanato La Legge regionale che prevede una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro, ripartiti tra il 2017 (100mila euro), 2018 (600mila) e 2019 (800mila), destinato esclusivamente alla cannabis sativa.Tra gli interventi previsti nella proposta di legge ci sono le attività di ricerca, di coltivazione, raccolta, movimentazione, stoccaggio e realizzazione di impianti; l'impiego della canapa nei settori della bioedilizia, alimentare e farmacologico; la coltivazione della canapa a fini depurativi - bonifica dei terreni inquinati.
Chi può beneficiare dei contributi? - Tra i soggetti beneficiari dei contributi ci sono le aziende - cooperative - consorzi ed associazioni di produttori agricoli o d'imprenditori del settore industriale, alimentare ed ambientale, oltre che dipartimenti universitari, istituti scolastici ed altri enti pubblici e privati di istruzione e ricerca.
Trentamila euro l’anno e interazione con il Programma di sviluppo rurale 2014 – 2020, così la Regione Campania vuole rilanciare la coltivazione della Canapa, tornando a recitare un ruolo di protagonista così come già avvenuto in passato. Potranno fare richiesta di questi incentivi tutte le aziende agricole “singole o associate”, i partenariati costituiti da “imprese, enti di ricerca, imprese di trasformazione ed altri soggetti che hanno tra i propri scopi la lavorazione, commercializzazione e promozione della canapa e dei prodotti derivati”.
Le azioni di sostegno riguardano le “prove di confronto varietale” per individuare le varietà più idonee e meglio adatte, inoltre “Sostegno alla ricerca applicata di nuove agrotecniche, e definizione di protocolli tecnici di coltivazione della canapa che abbiano carattere di sostenibilità ambientale ed economica; introduzione di macchine e attrezzature innovative per la meccanizzazione delle fasi di raccolta, movimentazione del prodotto, lavorazione e trasformazione, creazione di una banca del seme regionale a gestione associata per la conservazione delle varietà di canapa. Studi e ricerche su utilizzi industriali, ambientali, ed aziendali innovativi e alternativi della canapa”.
Tutto facile? Sicuramente No! Come ogni attività soprattutto nella fase iniziale è richiesto tanto impegno, sacrificio e passione a cominciare dalla ricerca dei Fondi, quindi bisogna muoversi in Rete, inviare mail contattare aziende per chiedere le proprie esperienze, pianificare incontri, sviluppare strategie, essere ambiziosi e porsi obiettivi da raggiungere. Facendo tutto ciò in maniera costante non ci farà diventare probabilmente ricchi ma ci permetterà sicuramente di sviluppare un progetto solido e duraturo.