Le proprietà del CBD permetterebbero di rafforzare le difese naturali della pelle. Lo studio realizzato in Gran Bretagna dall’Università di Nottingham e Reading, pubblicato su ‘Journal of Dermatological Science’ dimostra come i cannabinoidi, ed i il CBD, siano in grado di fermare la proliferazione dei cheratinociti, che non sono altro che le cellule presenti in maniera predominante nell’epidermide.
Molti utenti hanno scritto chiedendo se nei casi di psoriasi il CBD possa essere una soluzione.
La Psoriasi è un’infiammazione cronica della pelle, non contagiosa e non infettiva. Solitamente si presenta con un’area di eritema caratterizzata da rossore con squame di colore bianco provocate da anormale ispessimento dello strato corneo. Le zone del corpo generalmente più colpite sono gomiti, ginocchia, mani, coccige, cuoio capelluto, piedi.
Lo studio condotto nel 2010 e pubblicato sul US National Library of Medicine National Institutes of Health cerca di dimostrare l’efficacia del cannbidiolo nella cura della psoriasi.
I ricercatori hanno dimostrato come le sostanze che sono in grado di agire sul recettore CB2 del nostro sistema endocannabinoide possono supportare alcune malattie infiammatorie ed autoimmuni.
Il CBD legandosi al recettore CB2 esercita la propria azione biochimica sulla ‘rete’ su cui sono trasmesse tutte le informazioni relative al nostro sistema immunitario.
Il CBD potrebbe rappresentare una sostanza ideale per le sue proprietà antinfiammatorie e antiproliferative che permettono di agire in maniera efficace contro i sintomi della psoriasi.
Quali sono le cause della psoriasi?
Le cause possono essere di varia natura, ad esempio quelle di tipo genetico, o legate ad altri fattori emotivi, come una eccessiva forma di stress, in certi casi provocata dall’uso di farmaci
Uno stile di vita caratterizzato da fumo, alcol, obesità, stress e alimentazione scorretta sicuramente favorisce la psoriasi. Le persone con elevato indice di massa corporea hanno un maggior rischio di svilupparla.
La testimonianza di Enecta
Salvatore, è un ragazzo di 36 anni, ha raccontato a noi di Enecta la sua esperienza con il CBD, che ha utilizzato a seguito di un infortunio in estate. Vediamo come il cannabidiolo ha contribuito a rafforzare le difese dell’epidermide.
Che tipo di infortunio hai avuto?
Ho riportato, a seguito di un infortunio, la frattura del radio e dell’ulna e ho indossato il gesso per circa 40 giorni.
Perché hai utilizzato il CBD durante la convalescenza?
Il gesso ha provocato uno sfogo allergico e cercavo qualcosa che desse sollievo al conseguente prurito. Un amico mi ha consigliato di provare con il CBD, e ho tentato con Premium Hemp Extract 10%. Ho iniziato ad utilizzare l’Olio dopo aver tolto il gesso!
Quali sono stati i risultati?
Le bolle sono scomparse ed il prurito è diminuito sensibilmente.

Con quale dosaggio ed in quanto tempo hai ottenuto questo risultato?
Ho applicato ogni sera cinque gocce di olio proteggendo il braccio con del cellophane per alimenti. Nel mio caso dopo tre giorni le bolle sono scomparse ed ho trovato sollievo al prurito.
La testimonianza di Salvatore rientra in una categoria di casi in cui il CBD si dimostra efficace.
Proprio per questo abbiamo presentato sul mercato C1000, Olio di Canapa con 1000 mg di CBD per uso topico!
Enecta ha condotto, in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano, dei test dermatologici che hanno dimostrato come C1000 non sia irritante nemmeno nelle pelli più delicate.
