Le ultime settimane portano alle cronache una bella notizia, negli Stati Uniti è stato approvato il primo farmaco realizzato con estratti di Cannabis per curare due gravi forme di epilessia infantile.
E’ un medicinale il cui principio attivo è il CBD (Cannabidiolo) che grazie alle sue caratteristiche di anticonvulsionante, riesce a ridurre le convulsioni e gli spasmi muscolari incontrollati dei piccoli pazienti.
Un risultato molto importante che contribuisce a migliorare sensibilmente la qualità della vita di migliaia di utenti.
La sindrome di Dravet, una delle due forme di Epilessia citate, l’altra è la Sindrome di Lennox – Gastaut, è stata studiata in relazione al Cannabidiolo.
Lo Studio che citiamo è stato condotto da Orrin Devinsky, direttore del New York University Langone Comprehensive Epilepsy Center.
Pubblicata nel 2017, la Ricerca è stata condotta su centoventi pazienti dai 2 ai 18 anni che hanno ricevuto una soluzione orale di CBD ed un gruppo di controllo invece con una soluzione placebo.
I pazienti che hanno assunto il CBD hanno mostrato, in un mese, una riduzione delle crisi epilettiche di circa la metà, al contrario del gruppo placebo che ha mostrato un “declino trascurabile”.
Nello specifico per via di effetti collaterali, quali vomito, febbre, diarrea, otto pazienti si sono ritirati dalla sperimentazione mentre in cinque le convulsioni si sono ridotte addirittura a zero.
Circa la Sindrome di Lennox-Gastaut citiamo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet che ha dimostrato come il CBD possa essere efficace e ben tollerato dai pazienti con crisi epilettiche.
Parliamo di una forma rara e grave di encefalopatia epilettica spesso resistente al trattamento con i farmaci disponibili sul mercato. Il Trial di Studi è stato condotto in 24 centri di sperimentazione negli Stati Uniti, Paesi Bassi e Polonia per valutarne l'efficacia e la sicurezza.
“Il cannabidiolo si sta dimostrando efficace in pazienti farmacoresistenti per alcune forme più gravi di epilessia, con una riduzione della frequenza delle crisi di quasi la metà.
In futuro in Italia potrebbe diventare un'alternativa di cura per decine di migliaia di persone", afferma Marilena Vecchi, neuroepilettologa del Dipartimento della Salute della donna e del bambino dell'azienda ospedaliera di Padova, responsabile del Centro di riferimento nazionale Lice per la diagnosi e cura dell'epilessia infantile.
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