Un nuovo ostacolo sembra porsi tra il DDL sulla Cannabis Terapeutica ed il suo approdo in Aula atteso nella giornata odierna. Il rischio è che potrebbe bloccarsi in commissione Bilancio a seguito della relazione tecnica depositata lo scorso mercoledì dal Governo secondo la quale ci sarebbe una spesa aggiuntiva di 12 milioni di euro per fare fronte alla maggiore produzione di Cannabis da parte dell'Istituto farmaceutico militare di Firenze con l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno e la domanda che arriva dal Paese.
Questa stima di costi potrebbe portare allo stop da parte della Commissione Bilancio, ma questa ipotesi sarebbe scongiurata con l’aggiunta di una nota tecnica aggiuntiva.
"La relazione tecnica - spiega Mario Marazziti, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera - verrà esaminata dalla Bilancio dopo le votazioni per la legge elettorale, dunque non nei prossimi giorni. Tale relazione si basa su rilievi del ministero della Difesa in cui si evidenzia un impegno aggiuntivo di 12 milioni per la produzione a Firenze, ma una nota tecnica aggiuntiva da parte dello stesso dicastero sarebbe in arrivo e dovrebbe sbloccare la situazione".
Secondo il Presidente della Commissione Affari Sociali "la valutazione della relazione tecnica si riferisce in realtà a scenari futuri e non alle necessità attuali. Nel testo di legge, tali necessità aggiuntive non sono indicate e si stabilisce al contrario la possibilità di aprire la produzione ad altri enti, oltre all'Istituto di Firenze, in caso di maggiori necessità".
Pertanto, ha spiegato, "mi risulta in corso la stesura di una nota tecnica aggiuntiva che chiarisce come il fabbisogno ulteriore stimato non sia indicato ma sia solo una previsione". Questa “note correttiva” dovrebbe “sbloccare l'iter evitando il rischio di uno stop della Bilancio al provvedimento per mancanza di copertura".
Auspica un chiarimento anche la relatrice del provvedimento, Margherita Miotto: "La relazione tecnica - afferma - si basa su un presupposto, e cioè che l'Istituto di Firenze abbia il monopolio della produzione della Cannabis ad uso terapeutico. Ma non è così e la legge dice il contrario: prevede infatti l'apertura alla produzione da parte di altri enti, anche privati, individuati dal ministero della Salute, per fare fronte ad un aumento eventuale della domanda. Uno stop al provvedimento - afferma - sarebbe assurdo e contro tanti persone malate che in Italia attendono questa legge".
fonti citate: aduc.it