“Si potrebbe usare le proprietà chimiche della Cannabis per far star meglio le persone”, così Karl – Anthony Towns, centro dei Timberwolves, si aggiunge, ultimo in ordine di tempo, agli altri atleti dello sport statunitense, che si sono espressi positivamente circa la legalizzazione della Cannabis e della sua applicazione in ambito terapeutico e sportivo.
Sull’argomento si era espresso in maniera favorevole lo scorso settembre anche Adam Silver, commissario NBA in occasione del Basketball Without Borders che si è tenuto in Israele.
Towns nelle sue dichiarazioni, diffuse in Italia da NanoPress, ha raccontato la propria esperienza personale, il nipote della sua fidanzata è autistico ed ha verificato come la cannabis abbia portato benefici importanti nelle cure.
“Ho notato solo benefici per lei – racconta l’atleta di origini dominicane – e sono felice che lei possa stare meglio. E da padre a madre, genitore tu faresti qualsiasi cosa per tuo figlio”.
“Non ho mai fumato. Non mi sono mai sballato. Ma ho a che fare con dei bambini autistici alla Reed Academy nel New Jersey. La mia ragazza ha un nipote autistico e ti rendi conto che la marijuna ha grandi benefici sia per i più piccoli che per gli adulti”.
Negli Stati Uniti la Cannabis per uso terapeutico è stata legalizzata in California, Colorado, Massachusetts, Oregon, Illinois, Michigan, Minnesota, New York, Ohio, Florida, Arizona, Pennsylvania, Toronto e Washington D.C.
Questi Stati ospitano diciannove delle trenta squadre che prendono parte al campionato NBA.
Gli Stati Uniti ed il Canada rappresentano, probabilmente, in questo momento i due Paesi ed il mercato di riferimento per la legalizzazione della Cannabis, sia a livello Terapeutico che ricreativo.
“Non è che perché siamo atleti NBA siamo supereroi – conclude Towns – Alcuni di noi potrebbero usare la marijuna per vivere meglio ogni giorno!”