Si è tenuto nel weekend ad Atene, presso la Eugenides Foundation, il primo appuntamento di CANNABETA, il progetto di educazione e divulgazione scientifica sulla cannabis terapeutica, promosso da Enecta e nato in collaborazione con Mamaka, organizzazione che dà supporto e informazione ai pazienti e alle loro famiglie, e Cannabis Bureau Greece, associazione che riunisce medici e pazienti.
Una nutrita e interessata platea di medici e farmacisti locali ha assistito all’intero svolgersi del Medical Cannabis Talks, con la presenza di importanti figure della comunità medico-scientifica italiana sul tema.
L’attenzione è stata rivolta agli utilizzi terapeutici della Cannabis, in particolare alla prescrizione medica e alle esperienze cliniche, nonché al punto di vista dei pazienti. Il livello e la provenienza internazionale degli speakers ha permesso un confronto concreto tra le esperienze sul tema della ricerca, delle cure e sui diversi sistemi legislativi che regolamentano la cannabis medica.
Un parterre che ha unito Grecia e Italia e non solo: Aias-Theodoros Papastavrou (Medical Director, Biomed AID-Skopje – FYROM), Georgios Oikonomopoulos, Giorgos Aggelinas, Vittorio Andrea Guardamagna (Medical Director, Division of Palliative Care and Pain Therapy – European Institute of Oncology), Pasquale Striano (Associate Professor, Pediatric Neurology ad Muscular Diseases Unit – Institute “G. Gaslini” and University of Genova), per il fronte medico; Annunziata Lombardi e Ilias Grammatikakis sul ruolo del farmacista; Livio Luongo (Assistant Professor, Department of Experimental Medicine – Division of Pharmacology, University of Campania Luigi Vanvitelli), Massimo Nabissi (Associate Professor – School of Pharmacy, University of Camerino) per quel che riguarda la ricerca; ed infine Giampaolo Grassi (Head Researcher, Council for Agricultural Research and Agricultural Economy Analysis, Italy) attualmente responsabile anche delle genetiche utilizzate per la produzione di FM2, la cannabis terapeutica prodotta presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze per conto dello stato italiano.
Importanti Focus sono stati fatti sulle applicazioni in oncologia, sia per quel che riguarda la ricerca in vitro e in vivo sull’azione dei cannabinoidi in combinazione con farmaci antitumorali, sia per l’utilizzo nelle cure palliative del malato oncologico, con Vittorio Guardamagna.
Sull’efficacia del CBD nel ridurre gli episodi di crisi nei casi di epilessia infantile farmacoresistente, è intervenuto Pasquale Striano, dottore in Neurologia Pediatrica e Malattie Muscolari presso il “G.Gaslini” di Genova.
Un tema balzato nelle ultime settimane nelle cronache internazionali con il caso di Billy Caldwell in UK e reso celebre da Charlotte Web, la bambina statunitense affetta dalla sindrome di Dravet, il cui caso è stato raccontato dal documentario della CNN“Weed”.
Le prospettive del CBD nella cura della sindrome post traumatica sono state invece esposte da Livio Luongo, del Dipartimento di Medicina Sperimentale, Divisione di Farmacologia, dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, che ha illustrato lo studio, tutt’ora in corso, che vede l’utilizzo di una formulazione di olio Enecta al 10% di CBD condotto su un gruppo di topi.
Enecta, alla luce della recente evoluzione normativa che ha legalizzato nel paese l’uso medico della cannabis, ha deciso di portare la propria esperienza in Grecia, sostenendo l’economia locale e investendo nelle prime coltivazioni di piante di cannabis ad alto contenuto di CBD.
“In Grecia siamo già al lavoro da alcuni anni con HempOil e i nostri prodotti al CBD e abbiamo riscosso un grande successo” afferma Jacopo Paolini, co-fondatore e CSO di Enecta “è stato per noi naturale rispondere all’appello del Governo Greco, e abbiamo quindi deciso di investire in quella che crediamo sarà la prima azienda di cannabis terapeutica composta da personale greco e per i pazienti greci”.
L’attenzione per i pazienti greci è dunque centrale come ha sottolineato Marco Cappiello, co-fondatore e CMO di Enecta “Enecta ha posto al centro del proprio progetto il principio secondo cui tutti debbano essere in grado di pagare cure a base di cannabis, assicurando un prodotto di qualità a un prezzo accessibile. E per assicurare ai pazienti cure adeguate è necessaria una sempre maggiore formazione della comunità medico-scientifica- è per questo che abbiamo promosso Cannabeta: siamo al lavoro già per organizzare a ottobre il prossimo appuntamento”.