E’ stato presentato ieri presso il Canapa Caffè Roma “La Cannabis fa bene alla politica”, un lavoro che indaga l’evoluzione legislativa in materia di Cannabis in tutto il mondo. Un testo di aggiornamento, la prosecuzione di un lavoro a cura di Barbara Bonvicini e Viola Tofani.
Le politiche in materia di Cannabis sono in evoluzione in tutto il mondo, l’Uruguay e nove Stati USA hanno legalizzato quella ricreativa; il Canada si appresta a farlo, mentre le esperienze europee di Olanda e Portogallo sono note.
In questo contesto internazionale, secondo gli autori, appare evidente che la questione Cannabis non sia più argomento tabù per la politica.
Il libro presenta una rassegna degli ultimi progressi legislativi, politici, parlamentari e di ricerca relativi alla cannabis in Italia. Allo stesso tempo, perché il proibizionismo è un “male” globale, presenta anche una panoramica di cosa si muove sul versante riformatore, principalmente nelle Americhe, con la speranza che le positive esperienze di legalizzazione sia dal punto di vista dei consumi, dei riflessi sociali ed economici, aiutino un processo di presa di coscienza che già attraversa tutte le generazioni.
Dal primo gennaio 2018 la Cannabis per uso ricreativo è a tutti gli effetti legale in California, il più grande Stato degli Usa. In Colorado, Washington e Alaska l’industria della Cannabis ha generato un flusso economico di milioni di dollari utilizzati, ad esempio, per l’edilizia scolastica o nella riduzione del carico fiscale per i cittadini.
Benedetto della Vedova, sottosegretario del passato Governo Gentiloni, alla fine del 2017 ha fatto il punto sul Tema Cannabis in Italia. “Nel corso di questa legislatura abbiamo tentato con l’Intergruppo Parlamentare Cannabis di mettere fine anche in Italia al regime proibizionista che, come sottolineato dalla Direzione Nazionale Antimafia, sottrae uomini e mezzi al contrasto di reati ben più gravi. Siamo riusciti per la prima volta nella storia della Repubblica a portare il Parlamento a discutere questa riforma di civiltà che va nella direzione di assicurare controlli sulle sostanze e di rendere più credibili le politiche di dissuasione dell’uso e di contrasto al consumo minorile, fin qui totalmente fallimentari”:
A testimonianza di ciò Della Vedova cita uno studio del CNR , secondo cui la non legalizzazione della Cannabis ha portato comunque un aumento dell'uso della sostanza tra gli adolescenti. La questione Cannabis riparte da qui!
Qualche passo in avanti in Italia invece è stato fatto per ciò che riguarda la Cannabis Terapeutica.
Quali sono? - Le preparazioni prescritte dal medico per la terapia contro il dolore saranno a carico del Servizio sanitario nazionale. Stanziati altri 2,3 milioni per la sua diffusione. La produzione inoltre viene estesa ad altri enti e imprese, secondo le procedure già previste per lo stabilimento militare di Firenze.
Con l’insediamento del nuovo governo l’auspicio per il 2018 è che l’Industria della Cannabis in Italia continui a crescere in maniera organica, organizzata e rafforzata da un punto di vista legislativo, sviluppando non solo economia, ma conoscenza e opportunità alternative per tutti coloro che utilizzano la Cannabis ed i suoi estratti in modalità terapeutica.