Si terrà domani a Firenza, il 1^ Congresso Nazionale Sirca, la Società Italiana Ricerca Cannabis Terapeutica. L’evento si terrà presso l’Istituto Farmaceutico Militare e prenderà il via dalle ore nove per concludersi alle 17.30.
La Cannabis Terapeutica lentamente ma costantemente sta diventando una realtà anche in Italia. Il Ministero della Salute ha avviato un progetto due anni fa che vede oggi con il nuovo anno la possibilità di acquistare in Farmacia, previa ricetta medica, prodotti a base di Cannabis. Anche se le criticità restano.
Attraverso il supporto delle informazioni del Ministero della Salute cerchiamo di illustrare quali sono le principali novità che riguardano la Cannabis Terapeutica in Italia.
Farmacie – Le Farmacie sono ancora poche e la produzione del Laboratorio militare di Firenze è insufficiente tuttavia è stato avviato un processo di non ritorno rispetto all’utilizzo della Cannabis e della sua produzione made in Italy.
Il farmacista acquista la sostanza attiva di origine vegetale a base di Cannabis mediante il modello di buono e ne registra la movimentazione sul registro di entrata uscita degli stupefacenti in farmacia dove vengono realizzate preparazioni magistrali a base di Cannabis che comportino la ripartizione della sostanza attiva in dose e forma di medicamento, secondo la posologia e le modalità di assunzione indicate dal medico che ha prescritto la ricetta.
Secondo il Ministero alla luce delle evidenze scientifiche fino ad ora prodotte sul tema, che dovranno essere aggiornate ogni due anni, si può affermare che “l’uso medico della Cannabis non può essere considerato una terapia propriamente detta, bensì un trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard, quando questi ultimi non hanno prodotto gli effetti desiderati, o hanno provocato effetti secondari non tollerabili, o necessitano di incrementi posologici che potrebbero determinare la comparsa di effetti collaterali".
A seguire pubblica un elenco degli impieghi possibili della Cannabis ad uso medico:
- L’Analgesia in patologie che implicano spasticità associata a dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale) resistente alle terapie convenzionali;
- L’Analgesia nel dolore cronico (con particolare riferimento al dolore neurogeno) in cui il trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rivelato inefficace.
- L’Effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV, che non può essere ottenuto con trattamenti tradizionali.